XII

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Era sabato. Passai la notte a pensare, era arrivato il giorno in cui Alex sarebbe dovuto venire da me. Non sapevo come sentirmi a riguardo. Ivan solitamente stava fuori tutto il pomeriggio, sapevo ormai a memoria i suoi orari. Erano le 6:30 circa, guardai fuori dalla finestra e vidi dei leggeri raggi di sole che iniziavano pian piano ad illuminare la stanza. Il sole stava per sorgere ed io non me ne ero nemmeno accorto.
Ivan stava accanto a me, dopo quella sera sembrava diverso. Era sempre il solito scontroso ma... Lo era di meno. Stavo davvero iniziando a pensare che forse avrei potuto cambiarlo e portarlo sulla giusta strada. Forse dopo un anno mi avrebbe finalmente amato. Continuai a pensare quando il ragazzo accanto a me si svegliò. Mi aspettavo che come sempre si alzasse senza salutare, ma invece... Ivan, ancora assonnato, mi strinse a sè e mi baciò. Non sapevo cosa gli passava nella mente in quel momento. Passò qualche secondo e si staccò. Mi guardò bene in viso e poi disse: <<Gio' tutt'ok? Hai delle occhiaie che fanno paura.. Hai dormito?>> Si stava veramente preoccupando?
<<Si... Cioè... No...>> Ivan mi guardò e... Mi sorrise.
<<Prova a dormire un poʼ, io sto uscendo.>> Annuii, stavo per mettergli una mano in fronte per vedere se avesse la febbre o meno ma mi volli contere, avevo sempre paura.
<<Comunque non ci sono a pranzo, dovrei tornare sta sera molto tardi.>> Mi spiegò poi. Ero sempre più convinto che quello davanti a me fosse un qualche tipo di alieno che somigliava al mio ragazzo, perché se no non si spiegava il suo comportamento.
Ivan si alzò, andò in bagno e poi tornò poco dopo pronto per uscire. Mi diede un altro bacio a stampò e poi uscì. Io invece mi misi sotto le coperte prendendo sonno qualche secondo dopo.
Mi svegliai, accesi il telefono e vidi una notifica.

Alex
hey Gio' :)

hey

sono in stazione... sto qua fino alle 17, riesci a raggiungermi?

si

DAVVERO?

si Alex

PORCA TROIA TI ASPETTO

Spensi il telefono e sorrisi. Corsi in bagno a prepararmi, mi ci volle un quarto d'ora ma finalmente fui pronto e corsi verso la stazione.
Arrivato lì iniziai a cercarlo tra quel casino, quando...
<<GIORGIO.>> Sentii qualcuno urlare il mio nome dietro di me, mi girai ed era lui. Senza neanche fiatare mi fiondai su di lui e lo strinsi. Sentii una sensazione meravigliosa dentro di me. Poco dopo mi staccai e lo guardai. Nella mia mente si formò l'immagine dell'Alex che avevo visto qualche anno prima, aveva 17 anni, era un ragazzo magrolino, i capelli molto corti, biondi e ricciolini. Poi vidi l'Alex che avevo davanti e sentii pian piano le guancie avvampare. Era più "grosso"? Cioè non so se si può dire così eh, aveva tipo... Gli addominali ecco. (non so come spiegarlo SCUSATEMI) I capelli sempre ricci e biondi ma giusto un poʼ più lunghi, con dei ciuffetti che gli ricadevano sugli occhi color nocciola. Era bellissimo.
<<Hey Gio'... Ti vedo strano, tutt'ok?>> Io annuii velocemente, e poco dopo abbassai lo sguardo sentendo il suo su di me. Mi stava fissando, lui era irriconoscibile dall'ultima volta, mentre io ero sempre lo stesso ragazzino basso e magro con i capelli ricci e castani e gli occhi del medesimo colore.
<<Non porti più gli occhiali?>> Mi chiese.
<<Oh.. uhm.. Li ha... Beh si.. Si sono rotti... Ed adesso porto le lenti...>>
<<Peccato... Eri bellissimo con gli occhiali.>> Lo guardai un attimo in faccia, mi stava ancora guardando quindi tornai con gli occhi verso il basso. Ero sicuro di averlo visto arrossire un minimo.
<<Cioè.. Lo sei ancora eh.>> A quelle parole non seppi più che emozioni provare. Io mi vedevo brutto, anzi orrendo. E quelle parole, soprattutto da parte di Alex mi fecero entrare in tilt.

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Angolo autore
non so descrivere i personaggi aiuto. PERÒ, Alex immaginatevelo come quel gran bonazzo di Vinnie Hacker, Giorgio invece come Daniel Millar, se non sapete chi sono cercate su Instagram che li trovate subito (ne varrà la pena ve lo assicuro🤭🤭)

Please don't leave me ~Thebadnauts~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora