Nuovo giorno, sempre stessa storia. La mia vita era ormai diventata monotona, mi svegliavo, andavo a scuola, tornavo a casa e venivo abusato. A volte scrivevo ad Alex, altre volte invece scrivevo il mio diario, studiavo e poi di nuovo daccapo. Sempre stessa storia, giorno dopo giorno.
Ero lì con la penna in mano ed il mio diario davanti. Non avevo che scrivere in realtà, le pagine precedenti dicevano sempre lo stesso: "sto in una situazione di merda" "mi manca Alex" "Ivan è stronzo" e robe varie. Non volevo scrivere per l'ennesima volta le stesse cose, chiusi il diario e rimasi lì, ad osservare il nulla. E poi, una notifica. Quella benedetta notifica, mi salvò la vita.
Alex
hey Gio
hey Alex :)
seenti ho una cosa da dirti
dimmi tutto
settimana prossima vengo da te
EH?
si... diciamo che ho delle cose da fare e quindi ne approfitto per vederti...
Rimasi fermo immobile, sul mio volto si stampò un'enorme sorriso, uno di quelli che non facevo da tempo e che solo Alex riusciva a stamparmi in viso. Però... Avevo paura che potesse giudicarmi o che potesse preoccuparsi di più se mi avesse visto in quelle condizioni spente, non volevo essere un problema per lui. Avevo anche paura che Ivan ne venisse a conoscenza. Non volevo immaginare cosa avrebbe potuto farmi. Feci un sospiro e ripresi in mano il telefono.
non so sinceramente che dirti Alex...
Giorgio so che sei in una situazione di merda ma voglio accertarmi che tu stia bene
Non gli risposi, rimasi lì fermo ad osservare quel messaggio. Ad Alex importava il mio bene? Non ci credevo, avevo paura di venire ancora illuso.
