Capitolo 6

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[Jisung's pov]

Non ci pensò due volte.

Chiamò Jisoo.

"Jisoo non puoi capire!".

"Quel bastardo di Minho ti ha fatto qualcosa?".

"Cosa-no-ma che? Vabbè, ho bisogno dei tuoi avvocati guarda" spiegò Minho, mandando lo screenshot della chat.

"Ho capito, non ti preoccupare".

"Grazie Unnie".

"Prego piccolo quokka" rispose Jisoo spegnendo il telefono.

[Minho's pov]

Il giorno dopo tornò a lavoro con poca voglia, doveva preparare una mostra e non era una passeggiata.

Oltrepassò il corridoio e entrò nel suo ufficio. Trovando una sorpresa non tanto positiva.

"Jisoo? Jisung? Cosa succede?" Chiese Minho preoccupato.

"Il mio avvocato vorrebbe controllare il tuo telefono, sembra che qualcuno ce l'abbia con voi" spiegò Jisoo. Minho si sbatte la mano sulla fronte, da bravo coglione aveva bloccato quel numero strano.

"Non posso, quel numero lo bloccato e si è automaticamente cancellato" spiegò Minho.

Jisoo sbuffò.

"Utile come al solito! Andiamo Mir. Kim" disse uscendo dall ufficio.

Minho ci rimase di stucco. Lei entra nel suo ufficio poi lo tratta così.

"Ma che maleducata!" Sbuffò Minho. Poi posò gli occhi su Jisung e la sua rabbia svanì.

Non sa cosa ma Jisung lo calmava.

Jisung sbadigliò rumorosamente. Poi fece un inchino e passò una cartella a Minho.

"Il ragazzo prima di me aveva sbagliato dei calcolo per l'esposizione, aveva fatto delle scelte di design non molto coerenti con il tema della mostra" sbadigliò, "Quindi lo rifatto, dentro ci sono anche nuove idee richieste da lei-te" spiegò.

Minho prese la cartella.

"Grazie Jisung, buon lavoro!" Disse sorridendo.

Poi si avvicinò a Jisung. "Hai dormito?" Chiese, spostando una ciocca ribelle dei capelli di Jisung dalla fronte.

"Non tanto" ammise sorridendo.

"Ti do il permesso di prendere una pausa, prendi il tuo tempo e vai a prendere un bel caffè" disse Minho, indicandogli la via d'uscita.

Jisung sorrise e lo abbracciò.

[Jisung's pov]

Non seppe cosa fu, forse la stanchezza, forse l'attrazione che sentiva, forse la parola "pausa" ma gli venne istantaneo abbracciarlo.

Minho ricambiò stringendo forte Jisung.

Si sentì in paradiso, Jisung si sentì come se fosse appena tornato nella sua vera casa.

Si staccò.

"Grazie" disse, grazie per l'abbraccio o la pausa? Entrambi.

Uscì quasi saltellando e sbadigliando molto.

Si sedette al tavolo del bar e sorseggiò un buon cappuccino. Ma i pensieri non lo lasciarono in pace.

Come mai si sentiva così con lui? Si era innamorato poche volte e poche volte aveva baciato qualcuno.

Ma non sapeva cosa sentiva, come mai bramava Minho così tanto, si sentiva uno stupido, non poteva cadere così in basso per qualcuno solo perché lo trattava bene.

Si mise a pensare di Minho, era attraente, troppo, belle spalle, bel viso, bella bocca, bei occhi. Passò una mano nei capelli per cancellarsi i pensieri, diede colpa al caffè di farlo diventare pensieroso.

Gli arrivò una notifica, quasi saltò dalla sedia.

Era riuscito a prendere i biglietti!!

Avrebbe potuto partecipare all'incontro con Chanbing il suo youtuber preferito! Se ancora era in forma era grazie a lui! Pazzesco!

[Minho's pov]

Uscì dall'ufficio diretto a una macchinetta, passò in mezzo alle mille scrivanie, salutando tutti. Si fermò davanti alla macchinetta e prese le sue solite merendine.

"No ma te lo giuro!" Disse una voce femminile dall fondo del corridoio.

"Guarda ho pure le foto!"

"Chi te le ha mandate?"

"Soo-yun!"

"Quindi Minho sta con il nuovo arrivato?".

Quasi si strozzò con la merendina, chi era? Era quella del numero? E poi non stava con Jisung! Non si erano neanche mai sfiorati!

Le ragazze entrano nel corridoio e con un inchino salutarono Minho per poi correre via ridacchiando.

Una notifica del telefono lo risvegliò.

*Chanbing*

Chanbing: oi posso chiedere una cosa?

Minho:sì certo

Chanbing: vuoi venire con me all incontro di domenica? È il primo che faccio e da solo non mi va di andare!

Deve accettare?


ANGOLO AUTRICE 

Scusate se è corto ma è un capitolo di "passaggio". 

BOSS: A MINSUNG STORYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora