Capitolo 4

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[Jisung's pov]

"Sei troppo ubriaco" sbuffò Jennie.

Sì Jisung lo era, troppo, così tanto da non camminare, ma tanto era venuto a festeggiare doveva dare il meglio di sé in pista!

"Ti accompagno a casa" disse Lisa, sistemandosi la frangia.

"No!No!Non sono ubriaco!" Urlò Jisung, liberandosi dalla presa di Jennie.

"Come facciamo? Quando è ubriaco diventa cattivo!" Sì lamentò Jennie.

"Faccio io" disse Minho, intromettendosi nella conversazione.

"Salve" dissero in coro le ragazze, facendo un inchino.

"Oh-oh il mio boss!" Rise Jisung. "Pensate che divertente farsi vedere dal proprio capo così!" Continuò.

[Minho's pov]

Minho sorrise, non era arrabbiato con lui, non sarebbe mai stato in grado di arrabbiarsi con qualcuno come lui, aveva una faccia troppo tenera, ma perché stava pensando alla faccia tenere di Jisung?

Prese Jisung sotto braccio.

"Tranquille lo porto io a casa, dove abita?" Chiese.

"Distretto nord" rispose Lisa.

Abitavano nello stesso posto? Ma non lo aveva mai visto, come mai?

Salutò le ragazze e entrò in macchina, facendo sedere Jisung nel sedile del passeggero.

Sì allungo per allacciare la cintura a Jisung ma in quel momento Jisung si mosse, avevano la bocca molto vicina, riuscivano a percepire il respiro dell'altro, bastava avvicinarsi di mezzo centimetro per baciarsi.

Entrambi furono ammaliati dall'altro, si volevano ma uno era troppo ubriaco per capirlo e l'altro troppo duro con sé stesso per ammetterlo.

Tutto ciò fu interrotto da una notifica del telefono. Minho prese il suo telefono e controllò

*numero sconosciuto*

Se ti fidanzi con lui lo ammazzo e mi uccido

 (00.30 am)

Sei mio

(00.30 am)

Ti amo dal università

(00.31)

Mio solo mio

(00.33)

Ma cosa voleva? Chi era? Il suo ex? Chi? Potevano essere 3 persone così pazze:Joseph, Kim jisoo e il suo ex maniaco.

"Che cazzo" disse fra sé e sé per poi spegnere il telefono e bloccare il numero.

"Che cosa è successo?" Chiese Jisung, era molto ubriaco, Minho pregò che non vomitasse.

"Niente, allacciati la cintura ti porto a casa, ma come mai ti sei ridotto così?" Ridacchiò Minho. Tamponò la fronte di Jisung, provando a togliere il sudore.

Jisung si allacciò la cintura e appoggiò la testa sulla spalla di Minho. Minho di scatto tolse la mano dalla fronte di Jisung, non si aspettava tutto ciò.

"Dovevo festeggiare! Odiavo stare a casa mia ma ora ho un lavoro! Lavorerò duro promesso! E grazie di essere così gentile con me!" Spiegò Jisung per poi strofinare la sua testa contro la spalla di Minho, facendo una carezza alla guancia di Minho con i capelli.

Minho trovò tutto ciò adorabile gli piaceva la situazione in cui si era messo.

Spostò la testa di Jisung e iniziò a guidare.

"Le stelle!" Urlò Jisung, "amo le stelle!".

Minho rise. "Anche io amo le stelle".

Rimasero in silenzio ma felici.

Non sapevano cosa gli attraesse l'uno all'altro, il fato? Le novità? Beh loro in quel momento speravano le stelle.

[Jisung's pov]

Jisung si svegliò in una casa non sua, in un letto non suo e solo in mutande.

"CHE CAZZO?" Urlò impaurito. 

ANGOLO AUTRICE 

Chissà cosa è successo...

BOSS: A MINSUNG STORYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora