Capitolo 2

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[Jisung's pov]

Era seduto su una sedia in un corridoio, davanti a lui c'era solo una segretaria, alla fine del corridoio luminoso c'era l'ufficio di Minho. Si passò il pollice sul labbro inferiore pensieroso, a ogni squillo del telefono della segretaria si alzava in piedi, pronto a correre dentro quell'ufficio. Voleva quel posto di lavoro.

[Minho's pov]

Minho finì di sistemare le ultime cose per rendere quel posto presentabile. Il suo ufficio era mezzo vuoto ma pieno in giro di cartacce. Dopo di che disse alla segretaria di far entrare il ragazzo.

Appena vide Jisung entrare quasi non lo riconobbe, era più bello, quasi divino.

"Salve" disse Jisung, facendo un inchino.

"Salve" rispose Minho, facendo anche lui un inchino.

"Prego siediti" aggiunse, indicando una sedia dall altra parte della scrivania, per poi sedersi nella sua sedia d'ufficio.

Jisung si sedette e fece vedere delle sue idee, indicando con la matita i punti più belli.

Hyunjin aveva ragione, le sue idee erano geniali!

Minho guardò jisung, notò come i suoi lineamenti erano belli, come il suo labbro inferiore fosse molto rovinato e come i suoi occhi fossero rimasti bellissimi.

Non seppe cosa fu, ma da quel momento si sentì attratto da lui, come se quel ragazzo fosse una parte di sé che mancasse.

"Le mie idee le piacciono?" Domandò Jisung, passandoci un dito sul labbro inferiore.

"Ti prego dammi del tu, siamo andati nella stessa università" rispose Minho, sorridendo.

"Oh-o-okay, quindi le mie idee ti piacciono?" Chiese quasi balbettando.

"Sì, sono molto geniali, già Hyunjin mi aveva parlato delle tue idee, i tuoi genitori hanno lavorato con lui giusto?". Minho fece quella domanda, perché voleva sapere di più di lui.

"Sì, per la nuova esposizione dei loro design" rispose Jisung, contento che qualcuno avesse detto qualcosa di buono su di lui.

"Ah bene, ecco, sta sera ti scriverò per confermare la tua assunzione, okay? Devo ricevere un altro ragazzo" spiegò Minho, per poi accompagnare Jisung fino alla porta.

[Jisung's pov]

"Sì certo!" Rispose contento Jisung. Non so cosa gli prese, ma sentì come se fosse stato stregato da Minho, come se volesse stare con lui, non aveva mai avuto queste emozioni con qualcun altro, preso da tutte queste emozioni si passò un altro dito sul labbro inferiore.

"Ci vediamo" disse Minho.

"Ci vediamo" rispose Jisung.

Jisung uscì dal ufficio e fuori trovò l'ultima delle persone che dovesse stare lì. Che ci faceva quel pezzo di merda? Dopo aver postato la foto di Minho che baciava un ragazzo e averlo preso in giro, aveva il coraggio di venire qua e far un colloquio? Come osava?

"Ehi!" Disse Jisung, richiamando l'attenzione del ragazzo.

"Ehi! Ciao Jisung" rispose Joseph, facendo un cenno con la testa.

In quel momento fu invaso da una sensazione di rabbia, sentiva il sangue ribollire nelle vene.

"Con che coraggio vieni qua a far un colloquio?" Chiese, passando un dito sul labbro inferiore. Strinse i pugni dalla rabbia.

"Con tutto quello che ho! Sono bravissimo mi prenderà di sicuro!" Rispose Joseph, mettendo una mano sul petto, come per marcare che stesse parlando di lui.

Jisung si mise a ridere. "Ma se hai copiato i compiti da quella poverina di Kim Jisoo per tutti gli anni". Tossì, stava ridendo troppo.

"Lei ora è a capo di una azienda multinazionale e tu vieni qua strisciando da Minho! Sei caduto in basso Joseph!" Aggiunse.

La rabbia ormai se ne era andata, la vita di Joseph per lui era diventata una commedia!

Jisung sospirò e uscì dal corridoio ancora ridacchiando.

[Minho's pov]

Minho aveva sentito tutto, i muri non erano tanto spessi, sentiva tutto e tutti.

Appena sentì la risata di Jisung si mise a ridere arrossendo, la sua risata era così bella e contagiosa.

La sua segretaria bussò alla porta.

"Entri pure" disse Minho.

Lei entrò. "Mi dispiace capo, ma l altro ragazzo se ne è andato, sono finiti i concorrenti" spiegò.

"Oh! Bene! Significa che abbiamo finito di lavorare prima!" Esclamò Minho contento.

"Signore...posso chiederle delle cose?" Chiese timidamente la segretaria.

"Certo signora Kim". Minho era preoccupato, cosa voleva da lui?

"Lei e jisung vi conoscevate giusto?" Chiese, Minho notò un senso di gelosia nella sua voce.

"Sì".

"Sembra affezionato da lui, nessuno la mai difesa lo sa?".

"Si".

"A lei piace il signore Jisung?".

Minho rimase perplesso. Cosa? Ma che voleva la signora Kim da lui? Anche se fosse? La signora Kim non era il suo tipo, era una donna! E lei lo sapeva.

"Basta domande! A casa!" Disse Minho indicando l'uscita. La signora uscì. Non seppe come mai, ma quella domanda gli fece fastidio. A Minho non piace Jisung. No mai. 

ANGOLO AUTRICE

VERAMENTE MINHO?

BOSS: A MINSUNG STORYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora