[Jisung's pov]
Entrò nel panico, qualcuno aveva fatto cose con lui? Il suo cuore iniziò a impazzire, chi aveva abusato di lui? Si alzò di scatto e cercò i suoi vestiti ma non trovò nulla. Una signora entrò nella stanza. Una... domestica?
La domestica fece un inchino. "Il signore ha chiesto di pulire i suoi vestiti" spiegò lasciando dei vestiti puliti sul tavolo.
Il signore? Che cazzo? Gesù?
La domestica uscì dalla stanza.
Si infilò i vestiti in un battibaleno e cercò di far mente locale.
Non si ricordava niente.
Prese il telefono e entrò nel gruppo Whatsapp con le sue amiche.
*fatine ballerine*
Lalisa: la serata di ieri è stata pazzesca
Rosie: io non ricordo nulla
Jisoo: con chi siete tornati a casa?
Jennie: io e Lisa insieme... ;).... Jisung con Minho
Jisoo: Minho?
ERA A CASA DEL SUO CAPO? ERA POSSIBILE CHE AVESSE FATTO COSE CON IL SUO CAPO? NO MINHO NON POTREBBE MAI! Vero? VERO?
Uscì dalla stanza e corse al piano di sotto, dove Minho lo aspettava con due ciotole di cereali.
"Buongiorno" disse Minho sorridendo.
"Cosa è successo?" Chiese sconvolto Jisung.
[Minho's pov]
La sera prima
"Non mi sento molto bene, frena Minho" ordinò Jisung, tenendo una mano sullo stomaco e facendo l'espressione più dolorante che avesse, come per far tenerezza.
Minho accostò e fece scendere Jisung.
Jisung si piegò e iniziò a vomitare, sporcandosi.
"Cazzo che schifo" si lamentò Minho, coprendosi la bocca disgustato. Jisung si alzò e si guardò la maglietta sporca. Se la tolse.
"Che fai?" Chiese Minho coprendo gli occhi.
"È sporca cosa vuoi che faccia? Cazzo! Non ho le chiavi di casa!".
Minho spostò le mani dagli occhi ai capelli.
"Che disastro che sei" Sì lamentò.
"Grazie" rispose Jisung.
Anche se quel disastro senza maglia non era male agli occhi di Minho, scosse la testa come per far uscire quei pensieri dalla sua testa.
Rientrarono in macchina e arrivarono a casa di Minho, salirono in camera e Minho passò un pigiama a Jisung.
"Poi vai a dormire nella camera degli ospiti" ordinò a Jisung.
"Non mi metto il pigiama fa troppo caldo" disse Jisung, spostando quel pigiama via.
"Jennie ha ragione quando sei ubriaco sei cattivo!".
"Ehi! Non dire il nome della santa Chanel invano!".
"Ti prego mettiti il pigiam-" non potte finire perché Jisung si era già tolto i pantaloni e si era infilato nel letto di Minho.
Minho sbuffò e si tolse la maglia per mettersi il pigiama.
"Hai un bel petto" fu l'ultima cosa che disse Jisung per poi addormentarsi.
Minho si girò a guardarlo, era così divino illuminato dalla luna. Sorrise. Con lui non riusciva ad arrabbiarsi, era come un opera artistica, riusciva a dominarlo.
Minho prese il pigiama e uscì dalla stanza con un pigiama tra le braccia.
"Per favore pulisci i vestiti che trovi nella camera del ragazzo, grazie" disse Minho alla domestica.
"Il ragazzo è il suo fidanzato?" Chiese la domestica.
Quella domanda lo fece rabbrividire, era lei la signora dei messaggi? Poi perché tutti pensavano che fossero fidanzati?
"No! Non faccia domande!" Urlò chiudendosi nella stanza degli ospiti. Perché quella domanda gli dava fastidio così tanto?
[Jisung's pov]
Jisung si portò le mani ai capelli. Sbalordito.
"Sei super gentile, mi dispiace di esser stato così irrispettoso e poco professionale!" Disse Jisung. Non poteva crederci, una persona rispettosa poteva far ciò? Che cavolo! Stupido!
Fecero colazione in fretta.
"Non tolgo altro tempo e non disturbo più! Vado a casa!" Disse jisung, infilando le scarpe in modo goffo.
"Come farai? Hai detto che hai perso le chiavi!" Rispose Minho.
Jisung diventò rosso, ma non si vergognò molto, era come se con Minho potesse dire e fare tutto, come se fosse avvelenato e il veleno era Minho.
"Beh ecco-" jisung sì grattò la testa. "Abito con i miei genitori" spiegò.
"Come mai non ti hanno cercato?" Chiese Minho preoccupato. Perché era preoccupato?
"Beh, gli avevo detto che sarei rimasto da Jennie, tutto qua" spiegò Jisung.
Minho lo accompagnò alla porta.
"Beh, se vuoi trasferirti puoi stare da me un pochino, questa casa è troppo grande per me e i miei gatti" lo invitò Minho.
"Non ti preoccupare hai già fatto troppo" rispose Jisung, per poi uscire di casa salutando il padrone.
"Ah! Ringrazia la domestica!" Urlò facendo la sua voce rimbombare nelle scale.
"Va bene!" Rispose Minho ridendo di gran gusto.
Jisung uscì dall'appartamento e in quel momento gli arrivò una notifica da un numero sconosciuto. Diceva:"troppo tardi". Il suo sangue gelò dalla paura.
Aprì Whatsapp c'erano tre messaggi che dicevano così:
"Vi sto seguendo" (00.40 am),
"Non entrare a casa sua, se lo fai sei morto, lui è mio" (1.30 am),
"Troppo tardi" (11.46 am).
ANGOLO AUTRICE
"Il signore? Che cazzo? Gesù?" praticamente sì.
creiamo un culto su Lee Know per favore.
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BOSS: A MINSUNG STORY
Fiksi Penggemar(Dal nome sembra una cosa cringe ma non l' è giuro!) Minho si ricorda di quello che Jisung fece per lui, perciò decise di assumerlo, questo cambierà entrambi...in un modo positivo