Capitolo 8

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Quelle seguenti furono le due ore più massacranti di tutta la mia vita, mi ero stancata di stare ferma mentre Alice mi stendeva sulla faccia maschere viscide. Però il risultato fu stupendo. Avevo la pelle completamente liscia e uniforme, non sembrava nemmeno la mia faccia. Appena Alice finì il suo capolavoro mi disse di alzarmi e di andarmi a sedere sul suo letto, lei sarebbe tornata con il vestito che avrei dovuto indossare. Pensai a quale mi avrebbe fatto indossare quella volta, la sua cabina arnadio era piena di vestiti stupendi. Appena tornò in camera rimasi estasiata dal vestito che teneva in mano, era marrone chiaro, un po' troppo corto per i miei gusti ma avevo la certezza che mi starebbe stato un incanto. Abbinato aveva preso un cardigan nero sottilissimo e lunghissimo, arrivava fin sotto le ginocchia. Mi si illuminarono gli occhi appena vidi le scarpe, Alice aveva rispettato il mio desiderio, niente tacchi. Erano delle ballerine nere ricamate con un piccolo nastrino marrone. Mi alzai di scatto e indossai il tutto. Alice rimase stupita dal risultato finale, tutto era perfetto. Mi guardai allo specchio, non ero mai stata così bella. I miei lunghi capelli scendevano boccolati fino alla vita ed erano raccolti leggermente sul davanti. Il vestito mi stava a pennello e le scarpe erano comode e stupende. In quel momento qualcuno bussò alla porta e Alice andò ad aprire, alla porta c'erano mia madre e la madre di Alice. Appena mia madre mi vide spuntarono nei suoi occhi delle leggere sfumature rosse, stava piangendo come solo i vampiri possono fare. 

<< Allora, come sto? Penso che Alice ha fatto un ottimo lavoro. >> dissi avvicinandomi a mia madre.

<< Un lavoro eccellente. Sei bellissima Aurora. Non immagini quanto mi dispiaccia non averti vista crescere ma... >>

Bloccai mia madre abbracciandola e le sussurrai: << Non sentirti più in colpa, adesso ci sei.>>

Era tutto pronto, Cris aveva scelto tutta la musica e la madre di Alice aveva preparato del cibo buonissimo, era una bravissima cuoca. All'inizio della festa mancava circa mezz'ora e io e Alice rimanemmo sole nella sua stanza, doveva dirmi qualcosa ma forse non aveva trovato il coraggio o il momento giusto. 

<< Aurora, voglio raccontarti una storia. Però promettimi che ascolterai la storia fino alla fine. Io leggo molto spesso nei tuoi pensieri che non capisci perchè ho deciso di raccontare la mia storia a te e non a Rose. Il tuo pensiero è plausibile, io e Rose siamo amiche da quando sono arrivata in questo paese, quindi un anno e mezzo, e io ho deciso di raccontarlo a te. Non volevo condannarti ad una vita da succhiasangue, ma tu mi hai ricordato una persona molto importante per me. Mia madre prima di incontrare mio padre aveva avuto un ragazzo da cui era rimasta incinta. Ovviamente la bambina che portava in grembo era umana e mio padre aveva accettato di crescerla come figlia sua. Subito dopo che è nata lei mia madre è rimasta incinta di me e mi ha avuto dopo un mese, i semivampiri crescono molto in fretta nella pancia. Comunque io e mia sorella ci toglievamo due mesi. Si chiamava Elisa, come mia nonna. Siamo cresciute insieme, io la guardavo dormire mentre io non potevo farlo. Mia madre non poteva starci vicino perchè avrebbe rischiato di ucciderci, soprattutto mia sorella perchè lei era un'umana a tutti gli effetti mentre il mio sangue emanava meno odore rispetto a quello di mia sorella, ma non voleva rischiare e quindi stava lontano da entrambe. Siamo cresciute assieme, il ricordo più affettuoso che ho di lei è quando giocavamo a scacchi e io prevedevo tutte le sue mosse facendola perdere. Era bellissima, dolce e sincera. Era mia sorella, la volevo bene da morire. Quando avevo diciotto anni e i miei genitori capirono che la trasformazione stava iniziando, decisero che dopo aver finito gli studi avrebbero trasformato anche mia sorella. La data era fissata, ma una settimana prima della trasformazione un bastardo la uccise per strada dopo aver fatto di lei quello che voleva. I miei genitori provarono a trasformarla, ma era troppo tardi, il cuore era troppo danneggiato per mettere in circolo tutto il veleno. Mi manca tantissimo, nonostante litigavamo in continuazione ci volevamo bene. Sembrerà strano ma io nei tuoi occhi vedo i suoi. Tu le assomigli moltissimo, tanto che la prima volta che mia madre ti ha visto attraverso i miei pensieri ne rimase scioccata, rimase chiusa in camera sua per un giorno intero. Adesso sai perchè qui tutti siamo affezionatissimi a te, compreso mio padre anche se lo hai visto di sfuggita. Io voglio chiederti una cosa soltanto, permettimi di farti regali anche molto costosi e permettimi di trattarti come una bambola, permettimi di regalarti vestiti e scarpe e continua a mettere il broncio quando io rispondo alle domande che hai pensato. Continua a chiedermi consigli e contina ad essere felice. Ti prego, fallo per me. Dal primo momento che ti ho vista in accademia ho sentito che avevo un'altra possibilità, che avevo la possibilità di avere una sorella. Non riesco ancora a capire come sia possibile, sei identica nei modi di fare, nel modo di ridere, nel modo di pensare, perfino nel modo di camminare e di ballare. Sei identica anche fisicamente. Ora sai il perchè ho deciso di dirti chi ero nonostante c'era una possibilità molto alta che tu non mi considerassi più o che peggio ti saresti arrabbiata e avresti dato il via ad una caccia contro la mia famiglia, ma dovevo rischiare. Tu sei troppo importante per me. Spero che tu possa capirmi e che non pensi che io voglio bene a te solo perchè assomigli a mia sorella, io ti voglio bene e ti avrei voluto bene comunque. Sei una ragazza speciale. >>

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