~Capitolo 8~

84 12 0
                                    

Jisung pov:

Il fatidico giorno era arrivato. Questa era la prima cosa che pensai non appena aprì gli occhi. Dovevo prendere tutto il mio coraggio e andare a chiarire con Minho. Almeno capire cosa ho fatto di sbagliato qualche sera fa, se dopo non mi avrebbe più parlato non avrei più insistito.

Era passato così poco dall'ultima volta che lo avevi visto, eppure mi sembrava un'eternità.
Con questi pensieri mi alzai dal letto andando in bagno.

Quella mattina non ero in ritardo, evento da segnare sul calendario, quindi feci colazione con calma per una volta. Una volta mangiato e sistemato uscì dalla porta trovando il mio migliore amico ad aspettarmi fuori, come la maggior parte delle mattine.

"Sei pronto?" mi chiese lui.
"Un po' ansioso ma si, sono pronto. Devo assolutamente farlo, devo parlargli" dissi convinto.

Continuammo a parlare per il resto del tragitto, e una volta entrati in classe iniziammo a seguire la lezione di matematica (per me estremamente inutile dato che non mi interessava per il futuro che avrei tanto voluto).

Dopo 3 stancanti ore di lezione suonò la campanella di inizio ricreazione. Guardai Felix e lui annuì capendo subito cosa intendevo, così mi alzai e mi incamminai verso la classe di Minho. Per fortuna gli avevo chiesto che classe faceva. Pensai mentre camminavo per i corridoi.

Solitamente mi fermo spesso a parlare con le persone che incontro, ma stavolta avevo una certa fretta. Almeno stava spesso in classe durante la ricreazione, o almeno così mi aveva detto lui.

Una volta arrivato davanti la sua classe esitai un istante ma poi guardai subito al suo interno. Non c'era nessuno. Così mi affacciai di più, entrando del tutto in classe ma era completamente vuota. Sbuffai decidendo di tornare indietro, ma appena mi voltai cacciai un piccolo urlo per lo spavento non aspettandomi di trovarmi qualcuno alle spalle.

Era lui.

"Che vuoi?" mi chiese con tono acido.

Era una voce completamente diversa da tutte le altre volte che l'avevo sentita. Era fredda e faceva male. Lo sguardo non era da meno.

"E-ecco....sono qui per chiederti se va tutto bene" dissi in imbarazzo.

"Si, tutto ok. Ora puoi andare" mi spinse per entrare nella sua classe (io ero ancora davanti la porta).

"Scusa ma a me non sembra che vada tutto ok. N-non ti conosco ancora bene ma non mi sembri stare 'ok'. Volevo solo parlare con te..."

"Tsk" fece una piccola risata.
"Volevi parlare con me solo perché sono bello eh? Certo, come tutti dopo tutto" disse voltandosi per guardarmi dritto negli occhi.

Ero abbastanza confuso. Ok, ammetto di essermi accorto di lui per la sua bellezza, ma diavolo...non era di certo solo quello il motivo!

"Cosa stai dicendo? Pensi che solo perché tu sia bello io voglia parlare con te?" esclamai arrabbiato.
"Minho non pensare che tutto sia basato sulla tua bellezza. Se ho iniziato a parlarti era perché mi interessavi come persona. Ammetto che sei molto bello, ma la prima volta che ti ho visto ho notato qualcosa in te di davvero interessante. Pensa che...mi è bastato uno sguardo per essere interessato nei tuoi confronti. E ribadisco...non è solo per il tuo aspetto" dissi guardandolo male per poi girarmi con l'intento di andarmene.

Ma lui fu più veloce e mi prese il polso portandomi in classe e sbattendomi al muro. Arrossì per il gesto improvviso e per la troppa vicinanza.

"Ascoltami bene, tu chi saresti per dirmi queste cose eh?! Pensi che sia tutto rosa e fiori e che fidarsi delle persone sia un gioco da ragazzi?!" sbuffò distogliendo lo sguardo, ma dubito dopo mi puntò nuovamente i suoi occhi felini addosso.

"Io...io volevo solo conoscerti ed esserti amico. Volevo almeno tentare, ma sembra che tu me lo stia impedendo. Sono venuto qui per lo scopo di capire perché l'altra sera te ne sei andato in quel modo e vedere se era tutto ok, per chiarire se ti avevo detto o fatto qualcosa di male. Mi ero promesso che se tu non mi avessi perdonato dopo esserci chiariti, io me ne sarei andato e ti avrei lasciato in pace. E mi sembra di capire che tu voglia questo...ma non so ancora il motivo del perché tu ti sia arrabbiato con me, e questo non lo accetto mi dispiace" dissi senza mai staccare i miei occhi dai suoi.


a look | minsung Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora