~Capitolo 3~

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Jisung pov:

Stavo correndo come un matto per le strade di Gimpo, dato che, come al solito, ero in ritardo.

"Che tu sia maledetto Lee Felix!!!" Già la colpa del mio ritardo stavolta era proprio di Lee Felix. Mi aveva detto che veniva a casa mia per svegliarmi e andare a scuola insieme, invece quando mi sveglio mi trovo un suo messaggio con scritto 'scusa alla fine non vengo a scuola non mi sento molto bene'.

Non ho neanche mangiato il muffin che aveva preparato mia madre il giorno prima. Non volevo arrivare in ritardo proprio oggi perché alla prima ora avevo l'interrogazione di storia dell'arte. Mi sono preparato al meglio e l'ultima cosa che volevo era saltarla.

Non ero neanche a metà strada che sentì suonare le campane di inizio scuola. Mi arresi e decisi di entrare alla seconda ora, ormai non aveva più senso entrare.

Pulcino bagnato🐥

scusa alla fine non vengo a scuola non mi sento molto bene.

che tu sia maledetto Lee Felix!

Perché?

potevi almeno chiamare al posto di lasciare un semplice messaggio così sarei arrivato anche in orario

scusa non ci ho pensato è che sto veramente di merda

per stavolta ti perdono perché ti voglio troppo bene, ma non succederà una seconda volta.
comunque riprenditi, con chi parlo se no durante le lezioni:(?

sei troppo buono per farmi qualcosa.
ma se vai d'accordo anche con il muro tra un po', impossibile che tu rimanga da solo.

beh si è vero lego con tutti ma ciò non significa che non devi venire a scuola.
comunque ora vado, riprenditii

ciaoo

Rido e metto in tasca il telefono. Mancava poco alle 9 ormai. Ero davanti le strisce pedonali che collegano il passaggio per andare nella mia scuola.

Mentre aspetto che il semaforo diventi verde, cosa che impiega minimo 5/6 minuti buoni, noto un ragazzo con uno zaino nero in spalla, con un cappellino del medesimo colore in testa e un grosso tubo in mano. Continuo a guardarlo finché non si posiziona di fianco a me. Li avrei voluto scappare.

Io sono una persona molto sociale e che cerca di fare amicizia con tutti, ma in quel momento avrei solo voluto andarmene. Era lo stesso ragazzo della sera prima.

Visto ancora da più vicino sembrava un dio greco in persona. Aveva un profumo delicato ma si poteva sentire anche da lontano.

Assorto nei miei pensieri non mi accorsi che lo stavo ancora fissando. Così si girò anche lui e finimmo faccia a faccia, il mio cuore poteva esplodere da un momento all'altro e le mie guance diventarono di un leggero rosso ciliegia.

"Serve qualcosa?" mi chiese dopo pochi secondi che ci stavamo fissando.

Era un tono calmo e tranquillo, e i suoi occhi non esprimevano alcuna emozione. Mi girai di scatto senza dire niente. Lo sentì fare una piccolissima risata questi impercettibile.

Dopo poco scattò il verde e senza esitare andai avanti per entrare nel cancello della mia scuola. Ciò che mi scioccò di più è stato vedere quel ragazzo entrare nel giardino della mia stessa scuola insieme a me.

"Aspetta ma studi qui?" chiesi senza esitazione "Cosa? si perché?" chiese girandosi verso di me.

"M-ma sei nuovo? ti sei appena trasferito?" non riuscivo a crederci.

Fece un piccolo sorriso "In realtà frequento questa scuola da più tempo di di te quindi no, non sono nuovo" disse guardandomi dritto degli occhi.

Avrei voluto sprofondare. Questa divinità era nella mia stessa scuola e io non me ne sono mai accorto?!

"Perché questa domanda?" mi chiese con ancora un piccolo sorriso sul volto.

"O-oh niente tranquillo è che non ti avevo mai visto scusami" dissi imbarazzato abbassando la testa.

"tranquillo in fondo uno come te non potrebbe mai conoscere uno come me" disse sorridendo leggermente per poi girarsi e andare via.

Rimasi totalmente paralizzato. Come ho potuto dopo tutti questi anni non accorgermi di una tale bellezza nella mia scuola. In più non sembrava neanche una persona antipatica. Parlava tranquillamente e aveva sempre quel mezzo sorriso in volto. Non riuscivo a capire il senso dell'ultima frase da lui detta ma di sicuro ci rincontreremo. Costi quel che costi.

detto ciò mi avviai verso la mia classe.
Inutile dire che le lezioni sono tutte passate in secondo piano. L'unica cosa che avevo in testa era quel magnifico e, purtroppo ancora, misterioso ragazzo, dal volto delicato e quasi scolpito.

a look | minsung Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora