~Capitolo 24~

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Jisung pov:

Appena entrai in casa notai subito le scarpe di Changbin all'entrata, segno che era arrivato prima di me.
Andai al piano di sopra trovandolo appunto nella sua stanza che guardava il telefono seduto sul letto, con però ancora il giubbotto addosso.

"Devi uscire?" gli chiesi.

"Oh si sono tornato a casa solo per prendere una cosa e mettere giù lo zaino" rispose lui continuando a guardare il telefono.

Non volevo aspettare tutto il giorno per fargli quelle benedette domande, quindi andai diritto al punto "senti...come mai conosci Lee Minho?"

A quella frase alzò finalmente la testa, guardandomi "eravamo vecchi amici, poi lui si è trasferito e non ci siamo più sentiti...tutto qui"

Tutto qui? Sul serio? A me non sembrava. Minho era stato troppo strano quella mattina e Changbin mi aveva risposto con così tanta sicurezza...avevo bisogno di più informazioni.

"E come vi siete conosciuti?"

"Hei perché tutte queste domande?"

"Nulla solo per curiosità"

"Cosa sei, geloso?" disse con un ghigno sul viso.

No, non ero geloso, volevo solo sapere perché una persona così tranquilla come Minho conoscesse un casinista come Changbin, inoltre, conoscendo il passato di mio cugino, e la gente che frequentava.....
Quando quel pensiero mi passò per la mente mi congelai. E se loro due si conoscessero perché anche Minho faceva parte di quella sottospecie di 'gang'? No....impossibile, insomma....Minho? Colui con la faccia da angelo sceso in terra, sempre gentile e tranquillo? Però se si conoscono non ci sono molte altre alternative.
In questo caso mi resi conto che io Minho lo conoscevo molto poco, insomma....sapevo alcune cose su di lui e l'unica cosa sua che conosco, personale, è il rapporto che ha avuto con il padre o in generale della sua famiglia, ma non mi ha mai detto nulla a proposito della sua vita privata passata.

"Ei sei vivo?" mi chiese Changbin, dato che ero rimasto bloccato come un idiota lì davanti a lui per minuti.

"Comunque" disse alzandosi "ora vado, ci vediamo stasera"

Mormorai un ciao per poi chiudermi nella mia stanza...dovevo assolutamente chiamare Felix.

Minho pov:

Mi stavo avviando verso scuola, dove io e Changbin ci eravamo dati appuntamento quella mattina. Ero molto contento di rivederlo, solo noi due, dopo tanto tempo.
Appena arrivai davanti al cancello, lo vidi già lì seduto in un angolo per terra con la sigaretta alla bocca.

"Non hai ancora smesso eh" dissi sedendomi accanto a lui.

"Queste sono normali sigarette, e poi ne fumo poche"

Risi. Mi mancava il suo menefreghismo. Così calmo e tranquillo, così figo solo stando lì seduto con la sigaretta in bocca, con i suoi capelli ricci che si muovo appena col vento...

"Vuoi?" mi chiese offrendomi la sigaretta.

"Nah...ho smesso, poi non vorrei ricominciare se riprovo ora. Non richio grazie"

"Dai è solo un tiro, cosa vuoi che faccia"

E così feci, è sempre riuscito a convincermi molto facilmente, poi mi mancava un po quel gusto dolce della nicotina, che ti fa rilassare i nervi e la lingua.

Feci un tiro, un altro, e un altro ancora...e alla fine finii la sigaretta.

"Cazzo...ne voglio già un'altra"

"Vuoi un pacchetto?"

"Non provarci nemmeno, una basta e avanza...sai l'ultima cosa che voglio e ricominciare con quella roba"

Lui annuì soltanto, guardando gli alberi che si muovevano grazie al rilassante e fresco venticello di inizio aprile.
Anche se era appena iniziata da poco la primavera, il caldo si faceva già sentire se non eri all'ombra.

"Senti ma...non ti ho mai chiesto, perché ti sei trasferito da solo così giovane?" chiesi dopo un po che stavamo parlando.

Non rispose subito, era come se ci stesse pensando ma con sempre un'espressione calma in volto.

"Problemi in famiglia" rispose solo, dopo un po.

Non chiesi altro, si vedeva che non voleva parlarne.

Ci fu un momento di silenzio, quando poi, dal mio telefono,  arrivò una notifica. Lo accesi per vedere chi era notando che fosse Jisung, andai quindi nella sua chat, lasciandomi un po perplesso da quello che mi aveva mandato.

🐿Jisung🐿

Hyung dobbiamo parlare

a look | minsung Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora