Capitolo 25

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Mi scuso per il ritardo ma sono successe troppe cose. Ho fatto il compleanno e subito dopo c'è stato il primo giorno di scuola. Ma per farmi perdonare l'ho fatto un po' più lungo del solito.

Perciò vi riassumo un po' il capitolo 24, visto che è passato un po' di tempo.

Charlotte è andata nell'edificio e ha incontrato John.  👀 🏢 

Subito dopo Madison viene rapita dal padre e portata nell'edificio.  💅👧 

E john racconta tutta la verità, i fratelli se la prendono con Kyle perché non gliene ha parlato.  🤭 👀 

Se non vi ricordate niente ,vi consiglio di rileggere il capitolo 25.

Pov: Madison

︎Schiude la bocca, per parlarmi, ma viene presa dai capelli da John. L'avvicina a sé e le tira uno schiaffo dritto in faccia. Artur è lì fermo seduto che fissa la scena con la rabbia negli occhi.

A quanto pare glielo ha tirato così forte che Charlotte ha perso l'equilibrio ed è caduta.

Faccio un passo avanti per difenderla ma vengo tirata indietro, di nuovo. Mio padre mi prende dal braccio e mi trascina via.

Lui ancora non sa che ho le mani slegate, ma rimedierò subito. Appena siamo soli e lui allenta la presa mi libero dallo scotch per poterli afferrare le spalle e tenerlo fermo, mentre li tiro una ginocchiata nei gioiellini di famiglia.

Non perdo tempo e gli assesto un pugno nel naso, il quale inizia a sanguinare. Gliene tiro un altro e un altro ancora, fino a fargli perdere i sensi.

Ora che è svenuto ho via libera. Ma non durerà per tanto tempo perciò, per sicurezza, gli sfilò la pistola che ha nella tasca dei jeans.

La punto contro la sua gamba destra e sparo, faccio la stessa cosa con l'altra. Ovviamente non la rimetto a posto, ma la tengo con me.

E pensare che oggi doveva essere una giornata normale, con le mie amiche, a fare shopping. Invece mi ritrovo qui, con mio padre e il suo amichetto psicopatico. A giocare a guardia e ladri.

Metto la pistola in tasca e mi avvio nella stanza di prima. Quella in dove c'erano sia Charlotte che John. Ma una mano si posa sulla mia spalla.

Io sussulto e faccio per tirare fuori la pistola, ma vengo fermata da una voce << Sono qui per aiutarti>> io mi giro e lo vedo, menomale che c'è qualcuno di sano di mente qui dentro!

 Pov: Charlotte

Un giorno Seneca disse: Non tutte le tempeste arrivano per distruggerti la vita altre arrivano per pulire il tuo cammino.

All'inizio non capivo cosa intendesse, ma ora si, ora l'ho capito. L'ho capito perché è quello che sto vivendo ora e che, forse, ho vissuto ma ero troppo ingenua per aprire gli occhi.

Madison è entrata a far parte della mia vita come un uragano, ho sempre pensato che nonostante ci fossimo conosciute da poco, avessimo una sintonia, un legame davvero forte.

E non mi sbagliavo, beh non mi sbagliavo in parte. Da quello che ho capito la conoscevo di già, è la figlia di quell'uomo, se così posso chiamarlo, che veniva sempre a casa nostra per bere e fare quello che d'altronde hanno sempre fatto tutti. Usarmi.

Lei di suo padre non ha proprio niente. Forse gli occhi, ma dentro ci leggo solo odio che prova nei suoi confronti.

Lei era la bambina con cui giocavo, mentre i nostri genitori, tranne sua madre, si drogavano.

Together againDove le storie prendono vita. Scoprilo ora