Capitolo 12

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 ciao nuvolette, fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo e lasciate una stellina. 🌟
Buona lettura 🤍 🤍

Nella mia vita di momenti belli me ne ricordo davvero pochi. Non sono mai stata realmente felice e fiera di me.

Non dopo che mi sono fidata di persone che pensavo fossero i miei genitori.

Il fatto è che quando ho letto quelle lettere non mi sono accorta della gravità della situazione.

Ho solo pensato a una cosa, dolore. Mi bruciava il petto, mi sentivo come ai vecchi tempi.

Debole

Non so come spiegare ai miei fratelli che uscire da una dipendenza è difficile.

Potresti avere delle ricadute come potrebbe andare tutto liscio.

Ora mi sento come incolpa, li sto facendo preoccupare per una cosa che ho deciso di fare io.

È vero che è stata la conseguenza di tutti gli abusi che ho ricevuto. Ma potevo affrontarlo diversamente.

Invece no.

Io ho avuto una ricaduta, l'ho rifatto . Mi sento sbagliata, mi disgusto da sola.
Ieri era un continuo fare incubi.

Dopo essermi addormentata nel petto di Alexander mi sono svegliata col fiato e tutta sudata.

Erano tutti troppo stanchi per sentire qualcosa, e io volevo lasciarli riposare.

Mi sono alzata e sono andata in bagno. Mentre mi guardavo allo specchio mi facevo ribrezzo.

Non riuscivo a guardarmi, ero pallida con le labbra sul blu. La fronte era tutta sudata e i capelli in disordine.

Ero un disastro.

Perciò mi sono rilegata i capelli dal caldo e mi sono sciacquata il viso.

Non riuscivo a smettere di non pensare alle parole di quella lettera.

Mi rimbombavano ed era asfissiante, e io non potevo fare nient'altro che attuirlo autodistrungendomi.

Facendomi del male fisico attuivo quello mentale. Mi concentrato su quello e non pensavo a nulla.

Solo dolore, pensavo solo a quello a nient'altro. Non pensavo a tutta la miriade di problemi che avevo.

Pensavo solo se era abbastanza o se dovevo continuare. E ovviamente ho continuato fino all'estremo.

Ho esagerato ma era quello di cui avevo bisogno. Non sapevo ancora fin quanto potevo resistere così.

Stavo male, troppo male. Ma se lo avessi detto ai miei fratelli starebbero male anche loro.

Ho bisogno di papà, lui da quando sono arrivata cercava sempre di farmi ridere.

Ma so che il lavoro è più importante di me. Tutto lo è , non ci vuole tanto.
Mi sento come se piano piano stessi spronfondando.

Non mi sento più viva, mi sento spenta. Mi sento male perché sono rotta. Mi hanno usata fino a consumarmi, tutti.

Fino all'estremo, fino a non farmi più funzionare. E ora ho una banda su tutte e due le braccia.

Mi aspetto che i miei fratelli mi sgridino e mi colpiscano.
Sono un fottuto disastro ed li capirei pure.

Loro non si meritano questo. Io non mi merito loro. Loro sono così buoni e gentili e io sono così........ vuota.

Pov: Alexander

Oggi ho dormito davvero bene. Senza pensare al lavoro, solo alla mia sorellina. Ieri hanno esagerato con lei, ma li posso capire. Soprattutto i gemelli.

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