Capitolo piccante scrivo per adulti non dimenticatelo... Se non vi va non siete obbligati a continuare.
Mi sveglio verso le 6 del mattino la camera è fredda, mi sciolgo dall'abbraccio di Jimin toccandogli prima la fronte. Sembra stare meglio, quando sarà sveglio gli farò fare uno dei test, dovrei averne ancora un paio, ho preso il covid ormai otto mesi fa non credo siano scaduti.
Scendo con l'idea di farmi un caffè per fortuna il fornello della cucina si accende Nora la cuoca odia i fornelli ad induzione e ci ha obbligati a mantenere quelli a gas metano, quando diventeranno obbligatori quelli elettrici qui sarà una tragedia.
Mi metto su un caffè e scaldo l'acqua per il thè ne preparo un thermos da portare su per Jimin con un vassoio insieme a dei biscotti, non ha mangiato niente a pranzo ed è già così magro, portarlo in spalla ieri è stato facilissimo.
Risalgo quando tutto è pronto. Quando entro in camera mi accorgo che è sveglio.
È in piedi e sta guardando fuori dalla vetrata della mia stanza.
Il suo caldo respiro appanna leggermente il vetro.
-torna a letto prenderai freddo non mi risponde continuando a guardare fuori attaccato al vetro.
-è scioccante hai visto?
Dice riferendosi ai disastri del mal tempo.
-si ci vorranno almeno due o tre giorni prima che quest'area sia agibile. Pare sia crollato anche il ponte di collegamento a questa zona... Vedi laggiù non si vedono più i piloni di metallo di sostegno... Vuol dire che hanno ceduto.
-e tutti gli altri li hai sentiti?
Chiede con voce allarmata.
-si poco prima che arrivassi in casa andavano tutti dai genitori di Tae abitano sull'altra sponda a Swan... là di sicuro non è successo tutto questo, il resto della città è devastata l'ho visto con i miei occhi.
-siamo bloccati qui?
-si finché tutto non torna alla normalità. Sperando che oggi non piova ancora, ma a giudicare quel grigiore laggiù che sta arrivando temo che non sarà così.
-il personale di servizio c'è?
Chiede allarmato.
-no siamo soli.
Si gira a guardarmi preoccupato.
-non pensiamoci, vieni qui bevi un po' di the caldo mangia i biscotti poi riprendi una compressa.
Questo è un test fallo prima di fare questa colazione, io ti cerco uno spazzolino da denti nuovo.
-ho il covid. Sono uscite due barrette mi dispiace.
Afferma quando esco dal bagno porgendogli lo spazzolino.
-l'ho avuto otto mesi fa non è detto che lo riprenda.
-Jk scusa per averti messo in questa situazione, se Lynn non avesse insistito affinché tu mi accompagnassi saresti con lei adesso...
-e chi si sarebbe occupato di te?È andata meglio così credimi.
Come ti senti?
-meglio di ieri, era già da qualche giorno che mi sentivo strano avevo sempre mal di testa.
-Torna a letto fa freddo purtroppo il riscaldamento è a piastre elettriche quindi non funzionano.
-forse hai un cambio da darmi vorrei lavarmi.
Gli dò tutto quello che serve. Per fortuna l'acqua c'è abbiamo un sistema di raccolta e depurazione di acqua piovana e i pannelli solari per riscaldarla, mio padre crede in tutte queste stronzate ecologiche. Ho già controllato gli scarichi del bagno sono perfettamente funzionanti, almeno non abbiamo questo disagio.
Guardo fuori purtroppo ha ripreso a piovere.
Accendo altre candele le altre si sono spente, l'ambiente è già scuro, prendo un libro e mi infilo a letto penso che non possiamo fare nulla tanto vale stare al caldo sotto le coperte.
Jimin esce dal bagno si è lavato indossa i miei vestiti che gli stanno enormi.
Resta fermo in mezzo alla stanza
-hai un plaid? Mi metto su quella chaise longue.
-non se ne parla vieni qui sotto il piumone fa freddo.
Tergiversa un po'
-Jimin... Non sono io che sono innamorato di te quindi ti assicuro che non rischi niente.
Dico ritornando al mio solito tono acido con lui.
Non dice nulla avanza e si infila nel letto.
-stronzo.
Sento che lo dice sottovoce.
Allora mollo il mio libro sulle coperte e con un tono più alto gli dico....
-che cosa hai detto?
-niente
Dice girandomi le spalle
Lo prendo e lo giro verso di me bruscamente...
-ripetilo...
Dico minaccioso
E lui è tremendo.
-stronzo.. Ho detto stronzo.
Ha la solita faccia impertinente.
-Jimin... Non dovresti provocarmi in una situazione come questa.
Dico con voce volutamente roca per impaurirlo.
- e che situazione sarebbe... Un gay nello stesso letto con un etero convinto? Non credo di rischiare nulla. E poi come hai detto tu... Sono io quello innamorato di te...
Dice a voce bassa girando il volto dall'altra parte.
Guardo la mia mano cingere il suo polso e mi rendo conto di essere di nuovo eccitato.
Gli giro il volto per dirgli la mia solita cattiveria...
"sto per dirgli non ti toccherei neanche con un dito"
Ma appena si volta incontro la profondità dei suoi occhi quella che avevo notato sin dai primi giorni e quella bocca carnosa leggermente socchiusa.
-cosa sei? Io ti odio...
Dico convulsamente prima di raggiungere quella bocca che ormai è un richiamo irresistibile.
Non capisco più niente se non che voglio...no! Non voglio pensare a cosa voglio...solo soddisfare quella sete... Quel desiderio che mi opprime da tanto.
Non è come baciare Lynn senza nessun trasporto qualcosa di meccanico per i miei fini... Qui la cosa è grave la mia eccitazione preme per essere soddisfatta il cuore mi batte forte e devo trattenere la mente e le mani per non farle vagare sul suo esile corpo che ormai desidero spasmodicamente.
È un bacio violento in cui lui dapprima mi respinge per il modo in cui lo prendo ma poi le sue mani raggiungono il mio collo...il mio viso, si stringe a me ed è così delicato e voglioso, sembra fatto per stare fra le mie braccia... faccio un'estrema fatica a distogliermene... Perché è la ragione che prevale in me... Questo non può essere... Non è naturale non è giusto e allora perché mi piace da morire?
-basta...
Dico ritraendomi.
Inizia a piangere vedendosi respinto raggomitolandosi su sé stesso voltandosi verso la parete.
-questo non era niente... Le tue provocazioni non funzionano..
Rispondo cercando una giustificazione al mio comportamento.
Sento che tira su il naso.
-Funzionano... Funzionano eccome... Ma tu freni tutto quanto perché ti hanno imbottito la mente sul fatto che questo è sbagliato...hai solo paura. Lo capisco e poi non voglio insistere c'è Lynn ed è mia sorella... Ti giuro non ti provochero' più.
Ricomincio con la mia solita cattiveria.
-Lynn è mille volte meglio di te che sei una cosetta da nulla...qualcosa di indegno... io sono uomo se provocato il mio corpo reagisce.. ma ciò non vuol dire che mi importi qualcosa di te.
-questa cosetta da nulla te l'ha fatto venire duro...hai paura di cosa sei realmente e accusi me di essere sporco e indegno...ma i miei sentimenti sono veri puri... Non serve a niente denigrarmi... cosa vuoi ancora che mi scusi per quello che provo per te? Che mi prostri davanti al grande maschio Jeon?
Non ci vedo più dalla rabbia e mi parte uno schiaffo su quella guancia morbida arrossandola... Lui reagisce prendendomi per i capelli ed è così che inizia la nostra guerra dei sensi... gli strappo i vestiti di dosso riappropriandomi della sua bocca chiudendogliela con la mia perché non parli più e non mi sputi addosso tutta la mia insicurezza.
Le mie mani vagano padrone.
Bacio la sua pelle morbida adoro immediatamente il suo odore che mi eccita fino al midollo.
Raggiungo con le labbra i suoi capezzoli piccoli e rosa non mi accorgo neanche che non sono seni rotondi... Quelli a quali sono abituato... Sono molto di più... Lo mordo su un fianco...perché è colpa sua se provo tutto questo se non posso farne a meno. Provocandogli un gemito di dolore.
Affronto quella parte uguale alla mia... Le sue dimensioni sono ridotte lo lecco appena non credo di potercela fare ancora a far altro così lo masturbo per poi continuare a baciarlo.
Anche Jimin mi tocca... Le sue mani vagano sul mio viso, sul mio petto fino alla mia intimità che lavora così bene con mani e bocca...lui si che ci riesce. Sono finito non capisco più nulla se non che me lo voglio fare... Se qualche minicellula di razionalità reagisce la respingo con tutte le mie forze è il mio corpo che comanda.
Allungo una mano in un cassetto per prendere del lubrificante ne metto in abbondanza su di me e dentro di lui giocando con le dita nella sua apertura per prepararlo.
-voltati...
Gli dico ad un tratto, perché la verità non gliela voglio leggere negli occhi. Ma lui si rifiuta.
-no... Voglio vederti in viso chissà quando mi ricapita...
Mi dice con un volto sfigurato dal piacere.
Entro in lui con un colpo secco è così stretto e sono senza preservativo lo sento così tanto che non posso non continuare a farmelo con intensità.
Lo bacio ancora ma ormai i nostri baci sono umidi e convulsi un misto di saliva ed emozione.
Jimin è coinvolto da me si farebbe fare tutto... Ed io lo desidero talmente che se si tirasse indietro non risponderei di me stesso.
Me lo dice pure durante l'amplesso.
-si... Oddio si... L'ho sognato sai che mi prendevi... Volevo che mia facessi tutto...
-taci...
Dico io con paura che la ragione torni e mi impedisca di finire... Perché desidero arrivare con lui a quel momento... E così vengo... accade anche a lui contro il mio addome...
Ma non sento solo quello... Sento le sue parole che mi trafiggono il cervello.
-io ti amo Jk
Lo dice piano... Forse pensa che sono talmente fatto dal non sentirlo ma ormai la mia parte razionale è tornata.
-io no.
Rispondo secco.
Questa volta so di aver vinto... Con la mia risposta... Perché mi sento così allora...?
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La resa
FanfictionSeul è in fermento ricorre il periodo in cui le giovani di buona famiglia fanno il loro ingresso in società per trovare un buon partito come marito. Lynn è una di queste, figlia di un magnate americano. Con la sorella Erin e il fratello Jimin partec...