Cap 14

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"Mi dispiace interrompervi volevo chiedervi se potevo andare cinque minuti al parco"- Chiesi sperando che mi dessero il consenso. Era quasi ora di cena quindi Andrea era un po' riluttante ma Jackson subito accettò.

Jackson: Mi raccomando Harry tra dieci minuti a casa che fra un po' si cena

Harry abbracciò Jackson tutto felice,gli sorride e gli rispose

Harry: Non la deluderò signore ve lo prometto

Jackson: E Smettila con questa formalità Harry sei della famiglia,ora su coraggio vai prima che cambi idea

Harry tutto felice andò al parco,appena arrivato iniziò a girarsi in torno. Il parco era vuoto ed egli aveva un po' paura,sapeva che qui a Parigi era al sicuro. Ma non si sarebbe mai dimenticato che le persone comuni, i babbani potessero rivelarsi molto più malvagi dei seguaci di Voldemort.

Camminava e camminava,sembra che sia arrivato a destinazione. Trovò una scia di rose rosse sparse per terra,con sotto un biglietto. Harry incuriosito lo prese e lo iniziò a leggere.

Se hai trovato questo biglietto allora mi hai dato retta,sono contento non me l'aspettavo. Sono desolato ma non posso ancora rivelarmi ma ben presto lo farò,sono triste perché non sarò di certo la persona che sta nelle tue aspettative ma almeno ci sto provando. Sto provando a cambiare Harry,te lo sto giurando,sto dicendo la verità. Ci rivedremo molto presto ne sono certo. Cordiali saluti anonimo.

Harry: Di nuovo lui,sento il cuore battere forte. Chi sei tu davvero?,voglio così tanto scoprirlo

*5 minuti dopo*

Harry pov

Devo andare,per quanto riguarda la persona anonima ci penserò un'altro giorno. Non voglio che i mei nuovi genitori pensino che io sia sconsiderato quindi meglio sbrigarmi.

*Dopo che Harry arrivò a casa*

Andrea: Wow tesoro sono colpita non sono nemmeno passati dieci minuti,sono orgogliosa di te

Jackson: Ben fatto campione ora vatti a lavare le mani che è tutto pronto

Fu una serata tranquilla,dopo cena la famigliola si mise a fare il karaoke. Mamma mia che spasso, Harry si diverti tantissimo. Dopo Harry andò in camera e si mise nel letto. Prima di addormentarsi fece un bel respiro con aria confusa disse, "Chi sei tu davvero?".

*Dopo qualche minuto*

Andrea aprì la porta è trovò suo figlio adottivo che viaggiava nel mondo dei sogni, lentamente ella si avvicinò e gli diede un bacio sulla fronte. Sorridente se ne andò, chiudendo lentamente la porta non prima di aver pronunciato.

Andrea: Buona notte figlio mio

Almeno stavolta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora