Sono ancora in piedi,
nessuno mi farà più cadere.«lo odio!»
«no, non credo proprio che lo odi.»
«sì! Lo odio! Lo odio tantissimo!»
«no Nora, lo ami»
Affondai la faccia sul cuscino, facendo uscire dalla seta della fodera qualche piuma. Sapevo benissimo che Clara aveva ragione, ma io odiavo essere in torto.
«lo so che non mi darai mai ragione: ma è così, che ti piaccia oppure no. Non comandi chi amare, è il cuore che sceglie per te, lui saprà guidarti nella giusta direzione, nulla su questa situazione è nelle tue mani.»
Urlai contro il cuscino, facendo spaventare Clara. Alzai la faccia dal cuscino e mi alzai dal letto. Chiamai la mia cameriera. -Non ero ricca, ma neanche povera, ero una nobile che si poteva permettersi una sola cameriera-
«padroncina, cosa posso fare per lei?» mi chiese quando mi vide con la sottoveste in cima alle scale. «mi andresti a prendere i vestiti?» lei fece un inchino, annuendo, poi sparì e io tornai in camera.
«ho chiesto alla cameriera di portarci i vestiti, poi usciamo.» le dissi. «suona strano sentirlo dire da te, molto strano» gli alzai gli occhi al cielo.
«beh, cosa faremo una volta uscite?» sorrisi. «strage di cuori. Mi sembra il minimo.» lei sogghignò, e alzò le mani in segno di arresa. «credo che questa sia l'idea più giusta da fare in questo momento» ironizzò
Poco dopo arrivarono i nostri vestiti. Uno per me e per Clara.
Il mio, cucito appositamente per me, era bianco con delle rifiniture di un blu davvero molto particolari, sembrava di illuminare la notte, ricordavano molto dei fiori molto rari di cui quasi nessuno sapeva il nome ma tutti ne sapevano dell'esistenza. Il corpetto blu era ben allacciato, ma mi faceva comunque respirare.
Quello di Clara, invece era completamente verde, d'altronde, era il suo colore preferito. Anche se era a tinta unita, riusciva a dare un incantevole aspetto a Clara. Anche lei aveva il corpetto ben allacciato.
«scusatemi padroncina..» fummo interrotte dalla cameriera, e io mi girai verso di lei «vostro padre desidera che vi allacciate questo.» aveva tra le mani una stoffa ripiegata su se stessa per ricoprire uno stiletto. Me lo porse. «ringrazia mio padre da parte mia.» la signora uscì annuendo.
Lo stiletto aveva delle decorazioni del fiore che avevo citato prima e una scritta incisa, non ne capivo il significato, non all'ora.
Con l'aiuto di un cinturino, fatto appositamente per le gambe, me lo assicurai alla gamba destra.
Prima di uscire dalla casa, Clara si sistemò i capelli in uno chignon scompigliato, e i miei erano troppo corti per colpa dei ricci che mi erano stati tramandati da mia madre, o almeno, dalla mia vera madre.
Passeggiammo fino alla piazza centrale, e Clara mi indicò dei bambini sulle altalene. Sorrisi al pensiero di quei tre bambini erano come io, Clara e lui.
Chissà cosa stava facendo nel mentre stavo andando a fare la strage di cuori.
«dai Nora! Abbiamo una strage di cuori da fare, non ci possiamo fermare!» Clara aveva proseguito mentre i continuavo a guardare le altalene, la raggiunsi subito.
***
La sensazione di avere tutti gli occhi addosso non era mai stata così bella fino a quel momento: ogni ragazzo che passava posava gli occhi su di noi, gli infedeli venivano puniti con uno schiaffo risonante per tutta la piazza, i poveracci pendevano dai nostri passi eleganti e qualche volta si ritrovavano anche qualche Braah in più nel cappello o di meno, per i distratti.
«oh, Dei lodati!»
Lo sentivamo spesso al nostro passaggio.
«che strage di cuori, signore!»
Persi un battito. Quella voce, santi i Dei immortali, era fottutamente bella. Mi girai, sapendo che lui era dietro di me. Sorrisi, i miei occhi si illuminarono di gioia nel vederlo.
«ciao Nora, Clara»
Fece per togliersi un cappello immaginario.
«Axel, ciao, ti va di venire a prendere del thè al pub qui vicino?» chiese Clara, per poi portare il suo sguardo su di me.
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Il Fiore Che Ci Unisce
عشوائيUn regno. Un fiore. Un cuore spezzato di un amore cessato. Un amore proibito, ma che fa sentire alleggerito. Lei passa e ogni tocco lui diventa più sciocco. Colei che l'ha incantato riuscirà a capire da chi è amato? Oppure rimarrà sepolto come un...