Capitolo 12

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*Delia

La mattina è passata troppo velocemente e la voglia di rimandare il mio incontro con Damian è aumentata.

Dopo ieri l'unica cosa che vorrei è stare un po' per conto mio, lo so di avergli detto di parlare oggi ma da quando mi sono svegliata il mio umore, non ne vuole proprio sapere di confronti.

Questa è decisamente la classica domenica che da romana definirei "Non ciò voglia de fà niente".

Speravo che oziare stamattina avrebbe prolungato la giornata ma non è così.

Mi preparo per uscire indossando le prime cose che mi capitano davanti agli occhi, un jeans blu scuro e una maglietta nera.

Questo look rispecchia alla perfezione il mio umore.

Ai piedi infilo un paio di sneaker bianche, prendo la borsa con tutto il necessario ed esco.

Sono le quattro del pomeriggio, Damian e io dobbiamo incontrarci all'Echo Park Lake.

Per essere Ottobre il tempo è abbastanza soleggiato e tutto sommato si sta piuttosto bene.

Ci siamo dati appuntamento nel punto dove ci siamo visti l'ultima volta che eravamo qui.

Mentre cammino l'ansia inizia ad insinuarsi nella mia mente e riconosco che non va affatto bene.

La testa viene travolta dai pensieri, da quello che è accaduto ieri, i mille interrogativi, dalle possibili cose che possono succedere oggi parlando con
Damian e purtroppo le cose non sono positive, anzi, sono tutte scene negative e colme di brutti finali.

Questo non aiuta, vorrei fare marcia indietro e tornare a casa, il respiro aumenta la sua velocità e come sempre mi ritrovo con quei maledetti sintomi che mi fanno venir voglia di vomitare.

Sono quasi arrivata al parco e ho due scelte, rimandare il nostro incontro sperando che la prossima volta vada bene o vederci adesso.

Non voglio farmi vedere da lui così, non ora, non ho intenzione di dirgli perché sto così.
Soprattutto perché mi sento una stupida ad agitarmi per queste situazioni.
Cavolo è lui che ha sbagliato e sono io quella a stare così per paura di perderlo.

Ho paura di essere giudicata, non solo da lui ma anche dalle persone che mi circondano e potrebbero vedermi.

Ci tengo a Damian e tutte le immagini nella mia testa che mi mostrano noi due che litighiamo o noi che non ci parliamo più, mi fanno stare peggio.

In questo momento vorrei essere a casa o trovarmi chiusa in un bagno per fare in modo che nessuno mi veda.

Sono gli unici posti che mi fanno sentire al sicuro in queste situazioni.

Oltretutto è domenica e c'è decisamente troppa gente oggi qui, questo mi agita ancora di più.

Ho una mano sulla bocca per evitare di vomitare, chiudo gli occhi per provare a pensare a qualcosa di tranquillo.

Va tutto bene è solo nella mia testa, sei tu ad avere il controllo.

Provo a convincermi, a cercare di ricompormi ma sembra inutile.
Quando mi succede "questo" ho come l'impressione che le mie parole siano vane, che sto mentendo a me stessa.

Ti prego smettila. Finiscila. Non ce la faccio più a sentirmi così. Io non sono questo.

Mi sembra di vivere tutto ciò da un'eternità, guardo l'ora sul telefono e noto che in realtà sono passati solo pochi minuti.

Faccio un passo avanti e la gamba pesa più di quanto dovrebbe essere.
Ne faccio un altro e questo mi provoca un po' di dolore, capisco che è dovuto all'intorpedimento dei muscoli.
Mi forzo a farne altri pensando che in questo modo tra poco passerà il fastidio.

Con lo sguardo cerco di trovare qualcosa che possa distrarmi, che mi aiuti ad indirizzare la mente su altro.

Cinque colori... Uhm vediamo... Alberi, verde, cielo, azzurro, nuvole, bianco, fiori, giallo, panchina, rosso.

È una panchina libera non molto lontana da me, è posizionata in un posto poco visibile e di conseguenza per fortuna non c'è anima viva nei dintorni.
Mi ci fiondo e con uno sprazzo di lucidità, decido di inviare a Damian un messaggio scrivendo la posizione in cui mi trovo e se può raggiungermi quì.

La sua risposta non tarda ad arrivare.

- Arrivo subito.

Ciao Luccioleeee! È da molto che non ci vediamo!
Sono passati mesi dall'ultimo capitolo, spero possiate perdonarmi.
Non ho scusanti a riguardo e mi dispiace essere tornata con un capitolo così corto ma ho voluto concentrarmi solo sulla situazione che sta vivendo Delia in questo momento e spero di essere riuscita anche solo un pochino a farvi immedesimare. Più di tutto però farvi capire cosa passa e quali sono i pensieri di una persona che ha l'ansia.
Detto questo se vi è piaciuto il capitolo lasciatemi una stellina, mi aiutate a capire se vi piace la storia e se ne vale la pena continuarla

Ci vediamo presto, Hana❤️😘

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