Capitolo 19

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Lauren's Pov
La dottoressa passa per un paio di volte il macchinario sulla mia pancia, e dopo qualche secondo ci dice:
Dottoressa:Congratulazioni è una bella femminuccia.
Porca puttana, no! Non fraintendetemi sono felice si, ma quando crescerà non potrà decidere di chi innamorarsi, con chi fidanzarsi e mi odierà, ci odierà.
Manuel:Grazie mille, dottoressa.
Insieme usciamo dallo studio e saliamo sulla macchina.
Io:Cazzo!
Inizio a piangere disperatamente.
Manuel:Amore non fare così, possiamo trovare una soluzione.
Io:No! Non che non possiamo trovarla, siamo fottuti.
Lui sapendo che ho ragione l'unica cosa che fa è stare in silenzio e guidare. Arriviamo a casa e il primo ad attendermi davanti alla porta è mio padre con il tizio che gli ha proposto quell'affare.
Papà:Allora cos'è?
Io:F-Femmina...
Mio padre e il suo socio si guardano e sorridono.
Papà:Perfetto, quale nome gradisci per la futura moglie di tuo nipote?
Chiede al suo socio.
Io:Ma che cazzo dici? La bambina è mia e di Manuel, il nome spetta a noi due deciderlo! E lo abbiamo già fatto, la chiameremo Alice.
Detto questo mi congedo andando in camera mia a piangere. Piccola mia, voglio che tu sappia che io ero non ero d'accordo a tutto ciò.
Clara's Pov
Mi sveglio sentendo il baby monitor che suona e vedo mio figlio che piange. Mi alzo di scatto e mi dirigo a passi svelti verso la sua stanza. Apro la porta e lo vedo nella culla che si dimena.
Io:Eccomi amore mio, sono qui, sono qui.
Lo prendo in braccio e lo faccio attaccare al mio seno. Questo bambino è uno spettacolo e non lo dico perché è mio figlio ma perché è la verità.
Jordan:Amore tutto ok?
Io:Si amore tranquillo, aveva solo fame questo birichino.
Mio marito viene vicino a me e mi fa sedere in braccio a lui.
Jordan:È bellissimo...
Io:Tutto suo padre.
Gli dico facendolo ridere. Stacco mio figlio dal seno e lo rimetto nella culla, subito subito si addormenta.
Arina:Emh disturbo?
Chiede parlando in sotto voce.
Io:Assolutamente, ha il sonno pesante. Dimmi.
Arina:Domani è il compleanno di Dimitri, fa 28 anni e fa una festa dove vuole presentarmi ma... non ho un vestito da mettere. Mi puoi fare compagnia a fare shopping?
Mi chiede sull'orlo di una crisi di panico.
Mi giro verso mio marito che sorride e annuisce.
Jordan:Va pure, ci penserò io a Ryan.
Diana:Vuoi dire noi, voglio il mio nipotino.
Si intromette mia suocera posizionandosi davanti la culla e guardando con amore mio figlio, è una brava donna.
Io:Va bene, mi do una cambiata e andiamo.
Arina's Pov
Dimitri vuole presentarmi come sua ragazza al suo compleanno e io sono in panico, non sono mai stata al centro dell'attenzione e ora lo sarò.
Clara:Guarda questo viola, con il tuo viso ci sta d'incanto.
Io:Mh... non mi convince.
E già il quarto vestito che boccio, tra un pò mi uccide questa ragazza; ansi non mostra segni di seccatura, è molto gentile.
Clara:Facciamo così, cerca un vestito che ti piace.
Inizio a cercare per tutto il negozio e alla fine trovo un vestito molto bello.

Inizio a cercare per tutto il negozio e alla fine trovo un vestito molto bello

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Lo porto davanti a Clara e lei sorride.
Clara:È bellissimo, questo secondo te?
Dice mostrandomi un vestitino verde.

Clara:È bellissimo, questo secondo te? Dice mostrandomi un vestitino verde

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Io:È bellissimo, prendilo.
Andiamo alla cassa e paghiamo i vestitini. Sono molto emozionata, e soprattutto agitata. Arriviamo a casa e subito ad accogliermi c'è Dimitri.
Dimitri:Ciao bambolina, allora hai comprato il vestito?
Annuisco timidamente.
Jordan:Tranquilla non ti mangia mica, quella che verrà mangiato sarà mia moglie.
Dice andando a passi svelti verso Clara e caricandosela sulle spalle; andando poi via.
Dimitri:Se lo facessi con te mi moriresti di paura vero?
Dice facendomi capire che lo farà. Cerco di scappare ma è più veloce e mi carica in spalla, dandomi una pacca sul culo.
Io:Ahia!
Ridacchia. Arriviamo nella stanza e mi lancia sul letto.
Dimitri:Il viagetto non è gratuito.
Dice ridendo.
Io:Emh... vuoi un bacio?
Ride e scuote la testa.
Io:Un abbraccio?
Scuote nuovamente la testa.
Dimitri:Allarga le gambe, te lo mostro.

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