14. cambieremo insieme, io per voi, voi per me

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beh..ecco..io"
                                           ...

<cosa, cosa? cazzo parla!>
sbraitai ancora, non riuscivo a controllarmi.

<qualche mese fa, prima che andassimo a vivere insieme ai ragazzi, ho avuto un'imprevisto..>
...
<ma di che cazzo di imprevisto parli? qui si parla o di vita o di morte cazzo!>
mi diressi verso la porta spalancata rendendo tutti i nostri sgolati urli udibili a tutti

<ho rischiato..>

sono sempre stata così assente da non rendermi conto che la mia migliore amica aveva rischiato di morire

<belly, chi lo sa?>

<nessuno.. nikki, nessuno>

scappai chiudendomi in camera.

come cazzo ho potuto non esseremene resa conto..?

ora sapevo cosa fare,

basta stronzate, basta sbagli, basta imprevisti e basta combattimenti,

avrei fatto di tutto per permettere ai miei amici una vita normale..
c'è la dovevo fare.

*

<ragazzi tutti in salotto! forza!>
urlai scendendo velocemente le scale sbattendo i piedi sui gradini

<eccoci!>
risposero in coro

<cazzo è? riunione di famiglia?>
scherzò tom

<stai zitto svitato, è una cosa seria>
risposi parlando talmente tanto veloce da poter comprendere solo io le mie parole

<basta ragazzi!>
aggiunsi

<basta?>
mi chiesero

mi feci strada verso il vasto mobile in legno dipinto di bianco attaccato alla TV e tirai fuori bustine piene di droga e pasticche.

<basta a questa merda!>
dissi ora dirigendomi verso la cucina buttando tutto ciò che avevo in mano

<cazzo nicole, ci ho messo settimane a trovare tutta quella roba!>
urlò georg scioccato dalla mia mossa

<fatemi spiegare>

...

<non voglio più vivere così, che ne dite? un'intero mese o un'intera vita puliti, senza combattere, senza fumo, alcool e quant'altro..>

<tu sei folle..>
mi guardò tom negli occhi

<senti, per me potete pure continuare questa merda ma non rendetemi partecipe>
mi diressi verso la porta mimando il tentativo di andarmene di casa

<aspetta, ferma!>
mi urlarono in coro

<vedete, avete bisogno di me!>
feci una faccia orgogliosa,
tutti risero.

<dai, che ne dite?>
domandai allora

<ok ma.. che faremo..?>
chiese giustamente gustav

<beh.. cose mai fatte prima..>

<tipo..?>
chiese elisa guardandomi storto

<sorpresa!>

<dai ora andate a prendere tutte le cose che nascondete in stanza.. armi comprese>

<va bene mamma!>
esclamarono tutti salendo le scale.

odiavo questi ragazzi, o almeno,
questo era quello che dicevo sempre.

senza loro però.. senza di loro non sarei quello che sono ora, non mi sentirei completa.

Sforzati finché riesci - Bill Kaulitz.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora