21. non ci resta che andare avanti

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ci svegliammo la mattina dopo

<buongiorno amore>
dissi io a bill che sembrava molto assonnato

<anche a te amore>

<alla fine che vuoi fare per la cosa della band?>
chiesi io a lui appoggiandomi sul suo petto disegnando piccoli cerchi immaginari sulla pelle.

<gustav era molto entusiasta, come tutti noi, penso proprio che dirò di sì>

<sono davvero fiera di te!>
mi guardò un attimo prima di darmi un leggero bacio per poi andare giù in cucina dagli altri.

*

<ciao gus, tom? come mai già sveglio?>
chiese riferendosi a suo fratello

<diversamente dal solito, voleva aiutarmi a cucinare, è andata a fuoco la colazione>
ribatté gustav

<direi che non sono molto portato in cucina, mi sono svegliato non avevo molto sonno>
ridemmo tutti.

<se volete vado io a chiamare gli altri nelle stanze dato che vanno sempre bill e nicole>
disse tom

<va bene>

*

dopo aver fatto colazione, bill venne in camera con me

<vado dai ragazzi a dire che chiamerò quell'uomo di ieri per dirgli che accettiamo>
ero così fiera e felice per lui.

non risposi, mi alzai in piedi prima che uscì dalla porta e lo abbracciai

<sono fierissima di te amore, quanto ti amo>

<anche io più di quanto dimostro>
poi andò dai ragazzi ad informarli

*pov:bill*

ero arrivato in camera di gustav

<gus vieni in giardino, ora chiamo anche te e georg, devo dirvi una cosa>

<ok>
ricambiò

-

<georg, in giardino>

<sisi>

<tom, vieni fuori>
<arrivo!>

eravamo tutti insieme ora.

<ecco, volevo chiamare davanti a tutti voi quell' uomo che ci aveva chiesto se volevamo fondare una band..>
erano tutti felicissimi, lo chiamai subito

<si pronto, chi parla?>
disse l' uomo

<sono il ragazzo, quello a cui ha chiesto se volevamo fondare una band>
ribattei io

<aaah ok, perfetto come si chiama la vostra band?>

<in teoria devilish, ma pensavamo di cambiarlo>

<vi andrebbe di fare un intervista? magari oggi pomeriggio..>

<si certo, va benissimo>

<perfetto ci vediamo alle quattro in punto, in via**>

<va bene, la ringrazio>
chiusi la chiamata.

<bill, ma vuoi cambiare il nome?>
disse tom con aria strana

<si, magari ci starebbe meglio qualcosa di più carino>
dissi subito io

<mh, si è vero magari tipo qualcosa con qualche città>
disse gustav

Sforzati finché riesci - Bill Kaulitz.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora