Mio fratello mi osserva confuso, i capelli disordinati gli coprono parte del volto, ma riesco comunque a capire che le sue condizioni sono a dir poco pessime.
Fortunatamente la mia sbornia pare essere svanita dopo gli avvenimenti in camera mia, quindi ora sono abbastanza lucida per rendermi conto della piega assurda che ha preso questa giornata.
"Forse deve vomitare..." La voce di Giulia mi raggiunge flebile, ma per quanto potrebbe aver ragione non mi volto nemmeno a guardarla.
Farlo adesso significherebbe far scoppiare una discussione che non ancora voglia di affrontare, e soprattutto costringermi a guardarla negli occhi e sputarle addosso l'enorme delusione che provo per lei.Mai nella mia vita mi sarei aspettata di vederla comportarsi come ha fatto prima, avrebbe tranquillamente pomiciato Niccolò davanti a me se non me ne fossi andata interrompendoli, per non parlare del suo sguardo visibilmente eccitato mentre lui la provocava, solo il ricordo mi fa salire un conato di vomito che riesco per fortuna a soffocare in tempo.
"Nic vai a prendere un secchio per favore." Dico in direzione del moro occupato a scattare una serie di foto al suo migliore amico.
"Ma ti pare il momento di fargli un book?" Lo rimprovero infatti guadagnandomi una smorfia divertita in risposta.
"Qualcuno deve pur immortalare un momento tanto epico!" Ridacchia per poi riporre il cellulare nella tasca dei jeans e andare a prendere quello che gli ho chiesto.Sospiro rassegnata e sto tornando a tentare di far alzare in piedi Adriano, quando noto Giulia uscire dal salotto e seguire Niccolò in corridoio.
Senza rifletterci mi alzo in piedi e cerco di sbirciare oltre la porta.
"Ti prego Dio fa che sta andando in bagno..."
Prego mentalmente a voce bassa.
"É come pensi tu." La voce di Adriano mi giunge rauca, ma ferma costringendomi a voltarmi per dargli ascolto anche se, dentro di me, qualcosa mi sta urlando a squarcia gola di non farlo.
"Che intendi?" Balbetto scrutandolo intensamente.
"Giulia. Sta andando da lui, da Niccolò."
Continua a dire per poi alzarsi finalmente in piedi continuando però a reggersi al muro con una mano.
"Tu che ne sai?" Sbotto stringendomi con forza le braccia al petto.
"Sono successe tante cose mentre eri via Eli..."Chiudo gli occhi e tiro su con il naso mentre la verità mi entra dentro come aria tossica irrespirabile poi, istintivamente, mi porto una mano al petto.
So che Adriano mi sta fissando, ma non riesco più a trattenermi e lascio che una lacrima mi percorra lenta il viso.
"Io ti avevo avvertita su di lui! Tu credi di conoscerlo, ma il Niccolò di cui ti sei innamorata cinque anni fa non esiste più!" Esclama battendo con forza un pugno sulla parete.
Mi pulisco in fretta le lacrime con la mano poi respiro forte.
"Non penso proprio niente di lui, non mi sono fatta alcuna aspettativa e, soprattutto, me ne frego di chi si portava a letto!" Rispondo fredda per poi uscire dalla stanza.Rifugiarmi tra le braccia di Adriano, proprio come quando ero piccola é la cosa che più vorrei in questo momento, ma allo stesso tempo l'idea di leggere quella costante preoccupazione nei suoi occhi mi fa sentire debole ed é esattamente l'ultima cosa che voglio.
Così con il cuore che ha preso a battermi decisamente troppo veloce cerco di raggiungere camera mia il più in fretta possibile, ma vengo raggiunta dalle loro voci.
Volevo evitarlo a tutti i costi ma sembra che Dio se la stia prendendo con me oggi.
Mi appoggio alla parete consapevole che da qui non possono vedermi e resto in ascolto, peggio di così non potrebbe comunque andare, mi ripeto soffocando un altro singhiozzo."Non credevo di interessarti ancora sinceramente, eravamo d'accordo che fosse solo sesso no?" Sento dire a Niccolò.
"Assolutamente, ma ecco non voglio che Elisa lo venga a sapere e se tu fai... quelle cose con me davanti a lei, potrebbe capirlo." Balbetta Giulia.
Percepisco quanto sia nervosa e questo mi fa salire una rabbia quasi accecante che mi costringe a stringere i pugni fino a farmi male per non raggiungerla e prenderla a schiaffi.
"Sbaglio o non ti sei tirata indietro però?" La stuzzica lui.
"Non é vero e lo sai bene!"
"Eppure so per certo che se non mi fossi fermato mi avresti baciato!" Continua lui deciso.
"Ma era per il gioco, lo sai bene non fare lo stronzo!" Sbotta Giulia con una nota disperata nella voce.
STAI LEGGENDO
UNTOUCHABLE
FanfictionNiccolò ama incredibilmente le cose semplici: semplice é la sua famiglia, semplici sono i suoi amici e semplice é tutta la sua vita. Ogni piccolo dettaglio racchiuso nelle sue giornate lo rende felice, persino quell'odore di gelsomino che si sente n...