Il sole splendeva alto in quel giorno di metà Giugno, i suoi raggi delicati penetravano silenziosi oltre le persiane della camera da letto di Adriano andandosi a posare sul poster attaccato alla parete che ritraeva gli Avengers in posizione di attacco.
La scuola era finita ormai da una settimana e lui aveva tutta l'intenzione di riaprire i libri solo a fine Agosto. Si stiracchiò nervosamente poi alzarsi a sedere sul letto, faceva caldissimo e nonostante avesse promesso precedentemente di raggiungere Niccolò e Gabriele al parcheggio, iniziò a pensare di rimandare la cosa a più tardi.
L'estate a Roma era sempre una tortura.Afferrò nervosamente il cellulare abbandonato sul comodino in mezzo a varie cartacce di patatine e ne osservò lo schermo, poi mandò un sms a Niccolò per dirgli che avrebbe tardato cercando di non pensare al fatto di aver appena buttato gli ultimi centesimi di credito rimasti.
E stava per rimettersi a sonnecchiare beatamente quando la porta di camera sua si spalancò andando a sbattere con forza sulla parete facendo così tanto rumore da farlo sobbalzare sul materasso.
"Adriano ti prego vienimi ad aiutare, Giulia ha sbattuto la testa!" Urlò tra le lacrime sua sorella.Il ragazzo la osservò per un attimo stupito poi balzò in piedi e raggiunse di corsa la camera di Elisa dove, notò con orrore, si trovava la sua migliore amica seduta per terra con quello che pareva essere a tutti gli effetti uno sgarro sanguinante sulla tempia destra.
"Oddio santo Giulia!" Imprecò lui buttandosi in ginocchio di fronte a lei.
Gli sembrava già di sentire le urla di sua madre quando sarebbe rientrata a casa e avrebbe visto con i suoi occhi che lui non aveva affatto controllato le due bambine come effettivamente le aveva promesso di fare.
"Ma come cavolo é successo si può sapere?" Sbottò dopo qualche minuto passato ad esaminare la ferita.
Elisa gli si affiancò con gli occhi umidi e il labbro inferiore visibilmente tremolante e tirò su con il naso, molto esageratamente, per due volte di seguito."Giocavamo alle winx e lei é scivolata! Singhiozzò la bambina prendendo la mano dell'amica e stringendola forte.
"Giulia stai tranquilla ok? Ci penso io a te, mettiamo un po' di disinfettate e vedrai che passa tutto." Disse con calma Adriano fissando intensamente la bambina dai capelli biondi davanti a lui.
Deve aver pianto prima che lui arrivasse, pensò osservando gli occhi scuri colmi di lacrime, ma ora lo fissava senza spiccicare parola singhiozzando solo di tanto in tanto.
Giulia annuì lentamente e dopo aver preso e stretto la mano del fratello di Elisa, lo seguì in corridoio fino al bagno.
Adriano la fece sedere sul water poi, molto lentamente le pulì la ferita aiutandosi con l'ovatta e l'acqua ossigenata. Per fortuna era meno profonda di quello che credeva ed fu abbastanza sicuro non ci fosse bisogno di portarla in ospedale.
Aveva solo dodici anni e già era tanto che riusciva a constatare che il sangue avesse smesso di uscire, comunque.Giulia non si lamentò mai e non permise più nemmeno ad una lacrima di uscire, strinse i denti ogni volta che il ragazzino di fronte a lei premeva sul taglio, ma non cedette mai.
Si sarebbe vergognata troppo di piangergli davanti comunque, lui era il principe azzurro delle fiabe che sua madre le aveva sempre letto prima di andare a dormire e sapeva che non si sarebbe mai potuto innamorare di lei se l'avesse vista frignare come una neonata.Quando finalmente applicò anche un cerotto, ben coperto da i capelli, Adriano si premurò di portare entrambe le bambine in salotto così che potessero giocare sotto la sua attenta supervisione e dove, con molta calma, chiese gentilmente ad entrambe di non raccontare mai niente a nessuno di quello che era successo.
"Tu in cambio mi fai uscire con te e Niccolò ogni pomeriggio per tutta l'estate!" Disse convinta Elisa dopo aver ascoltato con attenzione la richiesta del fratello.
"Hai dieci anni, ti annoieresti con noi!" Borbottò lui stringendo le braccia risentito.
"Niccolò mi vuole bene ed é contento quando ci sono!"
Adriano sollevò gli occhi al cielo chiedendosi, in effetti, cosa ci trovasse di tanto dolce e carino il suo migliore amico in questa streghetta malefica.
Alla fine comunque fu costretto ad accettare l'accordo, non aveva proprio voglia di finire in punizione per tutta l'estate.
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UNTOUCHABLE
FanfictionNiccolò ama incredibilmente le cose semplici: semplice é la sua famiglia, semplici sono i suoi amici e semplice é tutta la sua vita. Ogni piccolo dettaglio racchiuso nelle sue giornate lo rende felice, persino quell'odore di gelsomino che si sente n...