NICCOLÒ

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Ho sempre amato il mare.
Il mare é grandezza, spazio e coraggio.
É una voragine infinita di bellezza e stupore ed ha quella capacità immortale di risvegliare ogni tipo di pensiero e rendere affascinanti anche i più tristi e malinconici.

Mi é capitato spesso di andarci anche da solo, in momenti bui e difficili mi lasciavo trasportare dal rumore delle onde nell'attesa che l'alba esplodesse davanti ai miei occhi. Una delle magie più belle esistenti, il momento che preferisco in assoluto della giornata.

Questa volta, quando arriviamo in spiaggia il sole é però sorto da un bel po' e picchia forte sul nostro piccolo gruppetto che si dirige pigro verso il punto più isolato possibile dove poterci fermare e piantare l'ombrellone.
Il mare é molto calmo, noto mentre mi tolgo la maglietta cercando di trovare un po' di refrigerio dal caldo asfissiante.
Una volta sistemati io, Adriano e Gavin, che durante il viaggio ho avuto modo di conoscere meglio, ci dirigiamo in acqua lasciando le ragazze a mettersi i vari strati di crema solare.
"Perché voi due siete già così abbronzati mentre io sembro una mozzarella?" Si lamenta Adriano calciando via dei sassolini dalla riva.
"Perché stai sempre chiuso in casa." Replico ridacchiando.

La realtà é che vorrei trovare il modo di far aprire il mio migliore amico riguardo alle ultime cose successe con Giulia. Non ne so molto, ma dalle loro facce ho dedotto che deve essere accaduto qualcosa di brutto tra loro e io vorrei poterlo aiutare, ma come suo solito Adriano ha deciso di chiudersi a riccio.
"Ci tuffiamo insieme?" Sento chiedere improvvisamente da qualcuno alle mie spalle.
Sorrido e volto lentamente la testa incontrando gli occhi azzurro cielo di Elisa.
Mi perdo per un attimo ad osservare il suo fisico perfetto e abbronzato coperto appena da un bikini viola e deglutisco.
"Mi rendi le cose molto difficili così lo sai?" Le bisbiglio all'orecchio facendola sussultare.
"Perché mai?" Risponde lei fingendosi indifferente e avvicinandosi ancora un po' alla mia schiena.

"Stai vincendo persino contro il mare Elisa Cassio, sei talmente bella che davanti a te tutto questo mi appare maledettamente insignificante." Dico sfiorandole lo zigomo con le dita mentre con l'altra mano indico l'infinita distesa d'acqua intorno a noi.
"Ti amo Niccolò Moriconi." Risponde semplicemente lei per poi baciarmi con foga.
Rispondo al bacio sorridendole.

Ho sempre amato le cose semplici, esattamente come lo é sempre stata la mia vita. Odio gli eccessi e le esagerazioni, disprezzo chi ostenta e ho sempre creduto di poter continuare a vivere pienamente soddisfatto dentro la mia bolla fatta dei soliti amici, di mamma e papà, dei miei fratelli e di San Basilio.
Ora é cambiato tutto.
Ora che ho sfiorato la sua pelle,
ora che ho assaggiato le sue labbra e sentito il suo sapore mescolarsi con il mio,
ora che ho tenuto tra le dita i suoi capelli scuri,
ora che ho deciso, di mia iniziativa, di annegare in quegli occhi tanto azzurri da annebbiarmi il cervello.

Ora che ho aperto totalmente il mio cuore ad Elisa e lei ha fatto lo stesso con me non riuscirei mai più ad immaginarmi in qualsiasi altra vita e in nessun altro mondo senza lei accanto.

É come se questo amore che per troppo tempo ho tentato di soffocare, ora che é sbocciato, avesse scoppiato quella bolla dandomi modo di vedere il mondo fuori più lucidamente.

Ed é magnifico.

"Ragazzi andateci piano, lo stomaco e tutto il resto degli organi del mio corpo si devono ancora abituare alle vostre effusioni!" Borbotta Adriano fissandoci torvo mentre prendo la mano di Elisa e mi tuffo insieme a lei.
Ed é come se il mondo intorno a noi scomparisse improvvisamente: ci siamo solo io, lei e il mare.

La faccio salire sopra alle mie spalle per poi lasciarla cadere in acqua e, quando riemerge, mi perdo ad osservare le goccioline che scendono sul suo viso perfetto illuminate dai raggi del sole.
Sto per sfiorarle con le dita, quando noto che il suo sguardo si fa strano, terrorizzato.
Le labbra carnose diventano di colpo livide, talmente scure da creare un contrasto inquietante con la sua pelle.
Inizia ad annaspare e tenta di aggrapparsi alle mie spalle con le mani, ma invano.
Prima che io possa avere il tempo anche solo di concepire un pensiero logico, Elisa sprofonda in acqua sparendo dalla mia visuale.

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