6. 𝑡ℎ𝑒 𝑏𝑒𝑔𝑖𝑛𝑛𝑖𝑛𝑔 𝑜𝑓 𝑎 𝑛𝑖𝑔ℎ𝑡𝑚𝑎𝑟𝑒

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Un accordo? Ma è fuori di testa?

- E che tipo di accordo sarebbe?- Chiedo.

- Se stai zitta te lo dico.- Dice sbuffando.

Lo guardo male per poi incitarlo a continuare. - Resteremo vicini sempre così nel caso Ivan o uno dei suoi uomini si avvicinasse ci sono io a impedirlo.-

Ok si è impazzito.

La mia faccia in questo momento è indescrivibile. - È già tanto che io ora sia qua a parlarti e secondo te riuscirei a sopportarti 24h su 24?-

- Tranquilla la cosa è reciproca ma è per il tuo bene che ti sto offrendo questo accordo, non perché mi frega qualcosa.-

- E se io accettassi tu cosa ci guadagni se non te ne frega un cazzo?-

- Lo faccio anche perché se Ivan ti prende perdiamo tutto e ciò non deve accadere perché siamo a pochi passi per trovare il capo di cui ha parlato nella lettera, e magari cercando prove per tua madre riesco a trovare qualcosa che riguarda mia madre dato che è sparita subito dopo la morte di Laura.-

Come al solito sentire il suo nome mi causa un leggero dolore al petto mentre continuo a pensare a ciò che ha appena detto il ragazzo davanti a me.

- Non lo so...- Dico pensando.

- Ascolta ragazzina non ti sto chiedendo di sposarmi, ripeto è per il tuo bene che lo sto facendo e nel frattempo possiamo collaborare per trovare più informazioni, ma non insisterò sicuramente. Posso farlo anche da solo.- Dice girandosi alla fine per uscire dalla palestra ma riesco a fermarlo in tempo.

Sono sicura che me ne pentirò.

- Va bene accetto.. però a una condizione.-

- Cosa vuoi di più oltre a salvarti il culo?-

Sbuffo roteando gli occhi. - Nessuno deve sapere di questo accordo neanche Leo, e che solo quando esco o vado a casa puoi accompagnarmi. A casa posso stare anche da sola, non mi serve la guardia del corpo.-

- Queste sono due condizioni.- Dice ghiniando. - Ah e casa tua per il momento scordatela.-

- Cosa?- Ho sentito male sicuramente.

- Hai sentito bene, almeno finché quel coglione non sarà sotto terra tu stai da noi, è pericoloso passare da una casa al altra e poi lì sei completamente sola possono anche entrarti in casa.-

- Non sono sola, l'hai detto tu prima che mio padre è pieno di uomini.-

- Si ma qua è più sicuro. Tu starai da noi fine della storia.-

- Ma chi cazzo ti credi di essere per darmi dei ordini poi c'è anche mio padre a casa non sono sola.-

- Uno ti ricordo che ora abbiamo un accordo e quest'ultimo dice che devi starmi sempre accanto e due sai pure tu che tuo padre passa più tempo a casa nostra che a casa sua.-

- Si ma a casa non serve che mi controlli, cos'è farai pure la doccia con me?-

- Sai che non sarebbe male come idea, non ci avevo pensato.- Dice avvicinandosi lentamente finché non sfiora il mio naso con il suo.

Ok è troppo vicino. Fa caldo o sbaglio?

- Smettila coglione.- Dico spingendolo dopo un po'.

Lui ghigna per poi darmi le spalle. - Preparati che dopo ti accompagno a prendere la tua roba a casa tua.-
Dice uscendo non dandomi neanche il tempo di obiettare.

Di cosa ti lamenti che vedrai questo dio greco tutti i giorni.

Stai zitta coscienza del cazzo.

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