100 modi per uccidere

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"Quando mio figlio era criaturo, io 'o purtavo sempe a vede' 'e scigne, e isso me diceva: "Papà, ma comm'è possibile che degli animali accussì sciem, vogliono fare quello che fanno i cristiani?" 'E scigne so' belle quando fanno quello che dice il padrone, pecché se vogliono comandare da sole, diventano pericolose, s'anna abbattere!"

Maria Rita Pov:
Le giornate scorrevano in fretta, tra continui convegni e continue riunioni.
La sua vita ritornò come prima, ma sentiva dentro di lei che le mancava qualcosa... o magari qualcuno.

"Maria Rí... Si pront?"
Urlò Pietro, bussando ripetutamente contro la sua porta.
La bruna aprì la porta, dopo aver legato i suoi capelli in una coda di cavallo e aver indossato uno dei suoi soliti completi di Versace.
Pietro le accarezzò delicatamente la guancia, per poi prenderla a braccetto, accompagnandola fino alla loro auto.

"Che tien? Nun si cuntenta?"
Domandò lui, mettendo in moto il veicolo.
"Sto bene."
Mormorò la bruna, accendendo una sigaretta.

Il ragazzo alzò un sopracciglio, per poi sbuffare. Iniziò a guidare fino a Forcella, luogo in cui avrebbero festeggiato il diciottesimo di un loro carissimo amico.
Non appena entrarono all'interno del locale, attirarono ben presto l'attenzione di tutti i presenti, che si affrettarono a dare agio a pettegolezzi e giudizi inopportuni.

"Sto cess 'e locale... È semp 'o stess."
Ammise la bruna, aspirando un tiro dalla sua Winston.

Il suo amico d'infanzia la afferrò da un braccio, fulminandola con lo sguardo, non doveva assolutamente perderla di vista.
"Ti vuoi sfregiare quel bel visino che tieni?"
Domandò lui, spingendola contro la sedia.

"Nun t'aggitá Savastá, sta semp incazzat?"
Domandò un ragazzo, che la bruna riconobbe immediatamente; Ciro Ricci.
Strinse immediatamente la pistola che aveva posizionanto nell'elastico del suo completo, per poi guardarlo dritto negli occhi.
Non era cambiato affatto in quelle settimane, a dirla tutta la pareva più bello... Più attraente.

"Te veco cchiù selvaggia,
cchiù leonessa... Eh ciú ciú."
Continuò il ragazzo, accarezzando la guancia della bruna, ghignandole maliziosamente.

"Lassame."
Disse a denti stretti, guardandolo negli occhi.
Si alzò dal tavolo, dirigendosi frettolosamente nei bagni, posizionando le mani contro il lavandino.
Il ragazzo non ci pensò due volte, così la seguì immediatamente, raggiungendo ben presto i bagni.

Non appena vide Ciro dinanzi a lei, perse il controllo. Si precipitò sulle sue labbra morbide, rendendo il loro bacio sempre più passionale.
Lui le palpò il sedere e infine il seno, stringendo la sua carne vellutata fra le sue grosse mani.
La afferrò dai fianchi, posizionando il suo esile corpo sul lavandino, sfilandole immediatamente il reggiseno.
Si staccò poco dopo da lei, ammirando il suo viso completamente rilassato e le sue labbra gonfie.
"Dimmi che mi desideri, ciú ciú..."
Mormorò lui, continuando
a toccarla e a baciarla.

"Vasame... Nun t fermá."
Bisbigliò lei, tra un bacio e l'altro.

Furono immediatamente interrotti dall'arrivo di Pietro Savastano e Don Salvatore, che sgranarono gli occhi alla vista di quella scena, rimanendo privi di parole.
La bruna deglutì da imbarazzata, afferrando l'uomo dalla mano, sgattaiolando via dal bagno.
"Andiamocene..."
Mormorò lei, accomodandosi su uno dei motorini parcheggiati la fuori, mettendolo poco dopo in moto utilizzando i cavi al suo interno.
Guidò fino a Scampia, raggiungendo il suo appartamento.

"Mio padre non c'è... Si trova in Bulgaria."
Ammise, prima che il ragazzo potesse riempirla di domande.

"Ij te voglio bene, Maria Rí... T voglio spusá."
Il giovane la afferrò dalle mani, guardandola dritto negli occhi.

"Tu si pazz.. Ij 'e te nun putimm stá assieme."
Lei le accarezzò il viso, per poi sobbalzare non appena udí dei colpi di pistola, contro la porta d'ingresso.

Pietro entrò all'interno dell'abitazione, con una pistola impugnata nella mano sinistra.
Lanciò ai piedi della bruna, il contratto che suo padre aveva firmato, affinché i due si sarebbero sposati. Era stato firmato più di vent'anni fa, ancor prima del loro concepimento.
"Tu m fa schif..."
Mormorò lei, guardandolo da disgustata.

"Ij t'agg salvat... Nun è stat iss!"
Urlò Pietro, per poi sparare contro Ciro, facendolo immediatamente accasciare a terra.

La bruna alla vista di quella scena, si inginocchiò a terra da preoccupata, cercando di tamponare la ferita con la sua maglietta.
Sfilò dai jeans della vittima una calibro, uccidendo pochi istanti dopo Pietro.

"Ciú ciú tu si pazz..."
Le sorrise, baciandole delicatamente le mani.

Lo aiutò a reggersi in piedi, per portalo nella sua camera da letto, medicandoli la ferita.
Aveva estratto molti proiettili dalla pelle dei loro uomini, saturando perfettamente la ferita, così fece lo stesso con il ragazzo.

"Va meglio?"
Domandò lei con aria seria, sfilando gli abiti dell'uomo ormai colmi di sangue, pulendolo con cura.

"Vien ccá."
Mormorò, per poi stringere la giovane fra le sue braccia, baciandole la fronte.

Blessed / Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora