LILLI

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La mattina dopo ricevetti un brusco risveglio.

Devo ammetterlo, fino all'ultimo sperai di aprire gli occhi e trovarmi all'interno della mia casa, con il profumo del caffè di nonna Jane, ma ero ancora lì, in quell'angusta stanzetta.

A svegliarmi erano stati loro, Jeremy e Peter, facendo rumore e scuotendo il mio letto.

Guardai male entrambi. Loro sembravano parecchio divertiti dalla situazione. Maledetti.

<<Hai fame?>> mi chiese Jeremy.

Io non ero ancora in grado di formulare una frase di senso compiuto.

<<Tieni, ti ho portato del pane!>>

Lo guardai un po' diffidente. Era vero, avevo fame, e avevo anche disperato bisogno di una doccia.

<<Non fare quella faccia, è sicuramente migliore di come pensi.>> Jeremy mi strizzo l'occhio e mi diede un pugnetto sulla spalla. Eravamo già arrivati a quel tipo di confidenza?

Peter guardava la scena a braccia incrociate, silenzioso e interessato.

Partimmo qualche minuto dopo.

All'uscita dell'albero c'era Tom il guardiano. Era basso, con una mantella color pece che lasciava scoperte solo le mani. Un tipo strano, come mi aveva anticipato Jeremy la sera prima.

Con lui non riuscii a parlare molto, sembrava diffidente, freddo e molto distaccato dal resto del gruppo.

Uscita dall'albero, dopo essergli passata accanto, azzardai un saluto, ma lui lo ignorò completamente.

Forse la gentilezza non era d'uso da quelle parti.

Proseguimmo lungo un sentiero di terra rossa, in fila indiana, nel bel mezzo di quella foresta.

Nell'ordine eravamo Peter, Jeremy, Tom e io come chiudi fila, anche perché scoprii presto di essere la più lenta del gruppo.

Ci fermammo davanti a un altro albero, più piccolo di quello dove abitavano loro, ma comunque di una dimensione piuttosto notevole.

Peter bussò sulla corteccia, subito una porticina si aprì.

Una figura femminile sbucò fuori e iniziò a scrutare tutti con aria interrogativa.

Devo ammettere che rimasi incantata da quella ragazza. Piccola, minuta, con dei lunghi capelli biondi che nella mia città avrebbero letteralmente fatto carte false per avere.

Lei non sembrava particolarmente felice di vederci.

<<Da quanto tempo>> esordì Peter, portando le mani alla cintura in pelle che gli circondava la vita.

Lei non sembrò particolarmente contenta di vederlo. <<Cosa vuoi?>>chiese in tono freddo e nervoso.

"Voglio che ci porti fino all'isola del teschio" disse chiaramente Peter, scandendo bene ogni parola.

Ci fu un momento di silenzio che sembrò un'eternità, un'imbarazzante eternità. L'aria si stava facendo tesa. Guardai Jeremy per vedere la sua espressione. Sembrava tranquillo.

Peter riprese la parola. <<Lo sai che non puoi rifiutare>> continuò, mettendole la mano sulla spalla.

Lei abbassò lo sguardo, e questa volta l'espressione nervosa lasciò spazio ad una profondamente addolorata e triste.

<<Bentornata fra noi, Lilli.>>

E rifece quel sorriso malizioso.

Lilli non si oppose, non disse niente. Era lì, con lo sguardo perso e arreso.

Mi fece male vedere quella scena. 

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