10 capitolo - appuntamento

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dopo aver visto la lizzie gelosa e dopo che mi ha quasi baciata senza un reale motivo, sono tornata a casa. forse voleva marchiare il territorio? voleva farmi capire che le appartengo? mentre mi interrogavo, mi stavo vestendo per il mio appuntamento, ero eccitata ma non troppo.

non ho organizzato niente per stasera poiché non conosco i gusti della ragazza e le sue passioni, letteralmente non conosco niente di lei.

finisco di vestirmi, avevo optato per un outfit non troppo formale e neanche informale tipo un jeans e una maglia, avevo un pantalone di un completo e una camicia semplice con i primi 3 bottini aperti lasciando intravedere la mia pelle nuda.

avevo preso la macchina e stavo guidando all'indirizzo che mi aveva mandato, fino a ritrovarmi davanti a una piccola villa, una di quelle antiche, un po' vecchio stile, il suo esterno era grandioso, tutto intorno c'era un giardino e delle siepi con dei fiori. le pareti erano di un colore chiaro un giallo senape molto chiaro, con dei dettagli in legno, e un tetto in mattoni rossi quasi violacei e un cancello in ferro nero che divideva il lusso di questa casa con l'esterno.

scendo dalla macchina e mi dirigo verso la porta, superando il cancello già aperto. arrivo in prossimità della porta e suono il campanello, dopo poco arriva una donna ad aprirmi.

"buonasera, lei è?" mi chiede con un sopracciglio alzato

"sono t/n! sono qui per evelyn" dico e lei annuisce con uno sguardo indispettito "abbiamo un appuntamento"

"certo, si accomodi pure" dice annuendo con il capo

si presenta come la madre di evelyn e mi offre da bere ma rifiuto l'offerta continuando ad aspettare la ragazza mentre la madre mi fa accomodare.

chiedo informazioni sulla casa, poiché mi sembrava strano che una ragazza che ha questa villa, lavori in una caffetteria. la madre mi dice che loro sono proprietari di una catena di caffetterie e che si sono trasferiti qui da qualche anno e che hanno acquistato questa casa dai vecchi proprietari a un prezzo ribassato e quindi non sono ricchi come si possa pensare dall'esterno.

dopo poco scende evelyn con un vestito corto mozzafiato che le arrivava quasi a metà coscia, color blu notte con dei tacchi sempre blu ma più chiari con dei brillantini che fanno risaltare ancora di più la scarpa.

ero rimasta a bocca aperta e quando scende le scale e arriva in prossimità della mia persona non posso non dirle che è stupenda

"s-sei stupenda" dico e lei mi fa un sorriso, sembravamo due studenti che stavano andando al ballo della scuola.

"grazie" mi dice e io le continuo a sorridere "spero mia madre non ti abbia annoiata" afferma e io le faccio un segno con la testa di no.

lei saluta sua madre e così faccio anch'io, usciamo di casa e la conduco verso la mia macchina, le apro la portiera e la faccio accomodare

"allora, sinceramente non ho organizzato niente perché non so cosa ti piace, perciò ci scopriremo" ridacchio un po' nervosa, non sapendo se ho fatto la cosa giusta o avrei dovuto organizzare qualcosa per farmi vedere interessata ad uscire con lei. sinceramente volevo uscire con lei ma non riuscivo a togliermi dalla testa una donna dai capelli biondi e gli occhi verdi, questa uscita era per dimenticarla o almeno provarci ma tutto della donna al mio fianco mi ricordo l'altra lei.

"va bene, nessun problema"

inizio a guidare verso un ristorante che mi era venuto in mente, in questo posto facevano letteralmente tutto, qualsiasi cibo tu desiderassi al momento. guido verso il ristorante mettendo la mia playlist

"se vuoi collegare il tuo telefono per mettere la tua playlist, a me va bene" chiedo avendo un déjà-vu, ricordando quando l'ho chiesto a lizzie, sorrido al ricordo e vedo che lei accetta l'offerta, scollegando il mio telefono dal display della macchina e collegando il suo telefono, vedo che non abbiamo gli stessi gusti ma dovrò accontentarmi per stasera.

lost in professor || Elizabeth OlsenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora