Draco si avvicinò ad Harry e prese a sbottonagli la camicia fradicia con maestria, come se i bottoni fossero allentati. Gli allentò la cravatta. Harry afferrò con passione la nuca di Malfoy e la tirò a sè, vicino al suo volto. Le loro labbra erano così vicine da toccarsi. Potevano sentire il loro respiro caldo l'uno sulla pelle dell'altro. Harry imitò il gesto di Draco. I loro petti erano nudi e ancora bagnati dalla pioggia. Draco passò una mano fra i capelli ricci e corvini di Harry e si sentì stranito. Gli diede una carezza sulla guancia e lasciò cadere il suo braccio lungo il suo corpo appoggiato al muro.Harry rimase immobile. Confuso.
<<Scusa, Harry. Io, io non ci riesco.>> disse Draco chinando il capo verso il basso. D'un tratto ritenne molto più interessante il pavimento dello spogliatoio del volto di Harry. Volto che lo aveva sempre attratto.
<<Ho fatto qualcosa? È per prima?>> chiese Harry con ammissione di colpe.
<<No. Non è per te. Sono io... e non è una frase fatta. Ho qualcosa che non va.>> continuò Draco.
<<Che succede?>> Harry afferrò le mani di Draco e le strinse amorevolmente.
<<Lì sotto, Harry. Non succede niente. La tua eccitazione oltre che percettibile al tatto, è anche visibile. Io... bè, come puoi vedere...>>.
<<Ah, è questo che ti preoccupa? Draco, è normale. Questo non vuol dire che abbia smesso di funzionare o che io non... perché io ti piaccio, vero?>>
<<Certo che mi piaci, idiota!>> esclamò Draco allontanando Harry. Si mise le mani prima in faccia, come se volesse nascondersi e poi si sistemò i capelli gocciolanti.
<<Magari hai solo freddo o non hai voglia. O magari lo desideravi tanto da ottenere la reazione opposta.>> cercò di consolarlo Harry. Lo vedeva affranto e non sapeva cosa dire. Si sentiva in imbarazzo, ma sapeva che solo lui avrebbe potuto e dovuto coccolarlo con parole compresive.
<<Harry, io sono eccitato. Tantissimo. Sento che il cuore potrebbe esplodermi da un momento all'altro. E certo che ne ho voglia e no, non credo di averti mai immaginato con me, quindi... senti non lo so, va bene?>>. Draco cominciava a perdere la calma, trasformando l'eccitazione di un rapporto sessuale in una cosa brutta. Molto brutta. In odio. Draco odiava sè stesso più di quanto potesse odiare chiunque, più di suo padre che lo aveva abbandonato, più di sua madre che decise di estrometterlo dalla sua vita, più di Voldemort che aveva rivoluzionato ogni singolo istante dal loro incontro.
<<Draco? Ascolta. Facciamo una cosa.>> disse pacato Harry. <<Io mi siedo qui, su questa poltroncina e facciamo in modo di starci comodi anche in due. Non so tu, ma io ho freddo e a me farebbe piacere se tu venissi a farmi compagnia accoccolato all'asciugamano. È grande abbastanza per coprire entrambi. Guarda!>>. Le parole di Harry si strinsero nel cuore di Draco. Gli occhi gli si inumidirono di nuovo, ma non pianse questa volta. Era solo commosso. Guardò Harry seduto sulla poltrona e lo raggiunse.
<<Penso una cosa.>> disse poi guardandolo.
<<Penso che teniamo addosso ancora un po' questi vestiti, il malanno ce lo prendiamo sul serio, se lo abbiamo evitato per un soffio.>> continuò Draco con sguardo profondo. Sembrava stesse pensando a qualcosa. Harry non lo intuì e gli diede ragione, motivo per cui si alzò e tolse le scarpe, i calzini... fino a restare completamente nudo. Gli dava le spalle.
<<Non mi vedrai fino a quando non ti sentirai pronto.>> disse. Mise entrambe le mani davanti al fallo e andò a cercare un asciugamano che gli coprisse la zona intima. Draco fece lo stesso e si sedette per primo sulla poltrona.
<<Voglio che sia tu a stare in braccio a me.>>
<<Draco, sei molto gentile, ma sai com'è... vedi, come posso essere garbato? Sei più esile, ecco. io ti schiaccerei come una formica.>> Harry mimò con le dita la grandezza del piccolo insettino laborioso.
<<Vero, ma io sono più alto, non mi va di stare in braccio a un nano da giardino.>> disse malevolo Draco. Harry sorrise e accettò.Entrambi accoccolati l'uno all'altro, sotto la stessa coperta di asciugamani. Harry poggiò la sua testa sul petto di Draco e in cambio egli cominciò ad accarezzargli i capelli.
<<Harry?>>
<<Mh?>>
<<Vorrei chiederti una cosa.>>
<<Dimmi.>>
<<Se il mio amico avesse funzionato, l'avresti voluto fare?>>
<<Sì. Perché me lo chiedi?>>
<<Perché, ecco... vorrei dirti che... anch'io avrei voluto. Tantissimo. Però forse era troppo presto>>
<<Quindi è questo il problema?>>
<<Però forse tu eri pronto, vero?
<<Draco, sono mesi che cerco di farti capire che mi piaci, che voglio stare con te. Non credi che... lascia perdere...>>
<<Harry, mi dispiace. Sto cercando una spiegazione... io non so perché non abbia voluto mettersi in piedi.>>
<<Non è colpa tua.>>
<<Ho un'idea, se mi lasci fare.>> Harry annuì.
Draco con delicatezza portò il mento di Harry verso di sè e comimciò a baciargli lentamente le labbra. Con la stessa mano iniziò ad accarezzargli il petto e tra un bacio e l'altro Draco mordicchiava le labbra di Harry che aumentava la frequenza del suo respiro. Harry spostò la testa interrompendo il ritmo che le loro lingue avevano intimato. Ripresero fiato. Draco continuava ad accarezzare il suo torso nudo e gli venne in mente di accarezzare accidentalmente i capezzoli di Harry, che sussultò al tocco.
<<Draco, non so cosa tu voglia fare>> sussurrò << ma ti consiglio di smetterla, perché se tu puoi trattenere la bestiolina a cuccia, io no.>>
<<Io non voglio che stia a cuccia.>> disse eroticamente Draco. Harry sussultò ancora. Draco con la mano scendeva sempre più in basso. Harry lo lasciò fare.
Draco si sentiva eccitato. Poteva percepire il proprio sangue scorrere in tutto il corpo. Draco con delicatezza toccò la forte erezione di Harry e rimase quasi stupito di quanto eccitato fosse. Potter cominciò, con passione ardente, a baciare e palpare il petto di Malfoy, anche lui giocando accidentalmente con i suoi capezzoli. Il loro respiro divenne d'un ritmo incalzante, quasi a non poterlo sostenere. I loro cuori galoppavano come un maratoneta. Harry orgasmò e mentre lui trattenne il fiato e urlò di piacere in silenzio, non si potè dire altrettanto della "bestiolina", che imbrattò l'asciugamano con il quale aveva deciso di coprirsi e la mano di Draco.
<<Scusa, avrei...>>. Draco zittì Harry e gli disse che non doveva preoccuparsi.
<<Sono stato io a volerlo, semmai, io mi dovrei scusare con te. Però, sai che ti dico Potter, che la seconda volta è quella buona. Se tu non lo senti, io lo sento benissimo però.>> disse Malfoy con dolce perversione. Harry comprese subito che non si era spostato l'asciugamano, che non si era arrotolato nel contorcersi dal piacere, ma Draco.
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Another Chance
FanficLa forza di volontà è tutto per Draco. Ci sono ancora tante sfide che il nostro finto buono deve affrontare, soprattutto quella di vedersi innamorato e scoprirsi diverso da come era sempre stato. Anche Harry è diverso da come lo ricordavamo, anche l...