Capitolo 5

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Ok lo so che mi odiate e avete ragione, vi ho fatto aspettare tantissimo per quello che è praticamente il capitolo più importante di questa storia...
Scusate, cercherò di essere più costante, lo prometto!

Detto questo, vi lascio al capitolo, spero che vi piaccia, ormai la storia sta entrando completamente nel vivo.

Grazie come sempre a chiunque abbia letto/votato/commentato.

Fatemi sapere cosa ne pensate.

Un bacio e alla prossima
Sil



Non ero sicura del perché avessi sul serio chiesto ad Harry di salire a casa mia. Davvero gli avevo comprato un regalo e avevo preferito non portarlo al pub solo per non darglielo davanti agli altri, la mia idea iniziale era realmente quella di portarglielo in ufficio, darglielo in un luogo neutrale dove non avrei avuto bisogno di dargli nessuna spiegazione, glielo avrei solo consegnato e sarei potuta tornare nel mio ufficio senza sentire lo sguardo di Niall e Brooke addosso o senza sentirmi in colpa per averlo fatto davanti alla sua ragazza, anche se di fatto non c'era nulla di male nel fargli un regalo di compleanno.

Comunque, era ormai troppo tardi per ripensarci. Lo vedevo nervoso mentre picchiettava il piede a terra in ascensore e di certo nemmeno io ero molto tranquilla, tanto che dovetti cercare più del dovuto le chiavi nella borsa e queste mi caddero a terra prima ancora che potessi infilarle nella toppa, tanto mi tremavano le mani.

Riuscii poi finalmente ad aprire la porta e, dopo aver acceso la luce, lo invitai ad entrare e a togliersi la giacca.
Lo vidi subito guardarsi intorno ed una strana sensazione si fece spazio dentro di me quando la prima cosa che catturò la sua attenzione fu la grande libreria posta contro una parete del soggiorno.
Non avrebbe dovuto stupirmi, comunque, ero certa che quella sarebbe stata la sua prima meta, così come ero sicura che lui ne avesse una praticamente uguale alla mia come sempre era stato.

Lo lasciai a curiosare tra gli scaffali mentre mi dirigevo nel mio studio per recuperare il pacchetto che avevo lasciato sulla mia scrivania quello stesso pomeriggio.
Tornai in salotto, ma non feci nulla per distrarlo da ciò che stava facendo. Le sue dita scorrevano delicate sui dischi e sui CD posti in maniera ordinata, un ordine che lui non aveva mai compreso e che ci aveva portato a battibeccare diverse volte quando vivevamo insieme.
Ne tirò fuori un paio prima di rimetterli a posto e continuare a vagare per il salotto.
La sua attenzione fu subito attirata dalle foto poggiate su alcune mensole e riservò a quelle cornici lo stesso trattamento che aveva precedentemente adottato con i miei CD.

Le sfiorò delicatamente fino a quando non ne prese una in mano sorridendo appena nell'osservare quel ricordo ormai impresso per sempre in una fotografia.
Quasi tutte le fotografie che avevo con lui erano chiuse e conservate in uno scatolone, un paio di quelle che ci ritraevano con i nostri amici e la nostra famiglia, però, non me l'ero sentita di toglierle ed in mano aveva quella di un Natale di qualche anno prima.

Lo avevamo festeggiato a casa di sua madre. Lei e James si erano sposati solo da qualche mese ed avevano insistito per fare una fotografia tutti insieme, era partita come una cosa seria, ma alla fine nessuno di noi era veramente in posa.

Brooke e Luke avevano deciso di replicare una posa di una foto che avevano già fatto da bambini, io ero saltata sulle spalle di Harry che era quasi cascato per terra, il nonno mi guardava con aria di rimprovero mentre Eve, la sorella di Niall, cercava di sistemare David che non voleva proprio saperne di stare composto. Niall stava dando un bacio a mia nonna e gli unici veramente in posa erano James ed Anne che sorridevano all'obiettivo.

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