Capitolo 10

112 18 11
                                    

Ok, prima di lasciarvi alla lettura di questo capitolo ci terrei a fare qualche precisazione.

1. Vi avviso che mi odierete
2. L'argomento trattato è per certi versi pesante, quindi mi auguro di non offendere nessuno
3. Tutto ciò che è scritto riguardo l'argomento (e capirete leggendo) non è frutto di una mia fantasia, ma seppur in maniera molto approssimativa sono cose che possono accadere.

Detto questo, vi lascio al capitolo per cui spero non mi odierete troppo.

Un bacio e alla prossima
Sil

Mancava ormai poco più di una settimana alla riunione finale per il progetto, io ed Harry avevamo praticamente finito tutto, stavamo solo finendo le ultime cose e stavamo cominciando a preparare la presentazione.

Fortunatamente le cose tra di noi non erano cambiate dall'ultima volta che eravamo stati insieme, era stato sincero nel dire che non mi avrebbe più trattata con indifferenza dopo essere venuto a letto con me, tanto che il giorno dopo averlo fatto si era presentato nel mio ufficio portandomi la colazione.

Aveva detto di avere le idee un po' più chiare, non era stato del tutto esplicito e non sapevo se avesse concluso qualcosa con Allison ed io non mi ero di certo interessata più di tanto, avevo semplicemente lasciato a lui la scelta di parlarmene senza forzare nulla, anche perché non avrei mai voluto rovinare in qualche modo quell'atmosfera molto più leggera e tranquilla che si respirava tra di noi.

Comunque, non era stato difficile notare come negli ultimi giorni non avessi visto Allison passare in ufficio con qualche scusa stupida solo per vedere Harry, così come mi ero ritrovata ad origliare involontariamente una conversazione telefonica tra di loro un paio di sere prima, quando ci eravamo visti a casa di Niall e Brooke e lui le aveva detto di non venire mostrandosi addirittura scocciato quando lei aveva insistito.

Non avevo idea di quali fossero le sue intenzioni, ma ero consapevole del fatto che anche se avesse lasciato Allison, avrei dovuto fare i conti con tante altre cose prima di poter realmente sperare che le cose ritornassero al proprio posto.

In ogni caso, la cosa che occupava di più la mia testa in quel momento era che nel giro di due giorni sarebbe stato il mio compleanno e nonostante avrei compiuto trent'anni, ero sempre eccitata all'idea di festeggiare come se fossi stata una bambina, ancora di più dopo aver saputo che Luke sarebbe venuto a trovarci insieme a quella che sarebbe stata nel giro di qualche mese la sua futura moglie e che anche James ed Anne sarebbero stati a Boston per quel weekend.

Per questo motivo avevo chiesto a Niall di venire a casa mia per aiutarmi ad organizzare qualcosa da fare per quel venerdì sera.

Ovviamente chiesi a lui di chiamare il locale che avevo scelto, avrei compiuto trent'anni, ma ancora mi trovavo in imbarazzo a telefonare per prenotare un posto o ordinarmi del cibo.

Dopo aver organizzato la serata in un nuovo lounge bar che aveva aperto in centro, mi alzai dal divano dove ero stata stravaccata con Niall mentre cercavamo il posto perfetto e mi sgranchii i muscoli intorpiditi stiracchiandomi. Andai in cucina ed iniziai a preparare una veloce cena per me e il mio migliore amico, non che fossi particolarmente brava in cucina, ma era il minimo che potessi fare per poterlo ringraziare di essere venuto a prendermi al lavoro e avermi fatto compagnia.

Per quando mi raggiunse in cucina e si sedette al tavolo osservandomi cucinare, mi accorsi che quella sera avevo fatto di tutto per evitare di parlargli di quello che era successo tra me ed Harry nell'ultimo periodo. Non perché non volessi dirglielo, più che altro perché non sapevo come dirglielo e sapevo che il riccio non gli avesse detto nulla perché mi aveva detto che questa volta avrebbe lasciato che fossi io a farlo se avessi voluto.

Sinners [H.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora