In scena

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Le luci dei riflettori si fanno più intense mentre cammino verso il palco, finalmente ci sono, finalmente è realtà e non soltanto immagini attraverso uno schermo.

Sento il cuore in gola, le mani sudare.

Ci sono tantissimi ragazzi che come me attendono ansiosi di entrare in quello studio.

C'è qualcuno però che tra tutti sembra più agitato/a, noto soltanto una chioma bionda che continua saltellare su e giù senza sosta.

Presa dalla curiosità cerco di avvicinarmi facendomi spazio tra i ragazzi.

"Cazzo che ansia" sento dire ad alta voce da quella che identifico la voce di una ragazza.

Poggio una mano sulla sua spalla, finalmente mi rivolge lo sguardo, si ferma e mi fermo anche io.

Per un attimo mi sembra tutto ovattato.

Cazzo che occhi

Mi risveglio finalmente da quello stato ti trance e cerco di dirle qualcosa per tranquillizzarla, ma anche io come lei sono tutto furchè tranquilla.

"Eiii, dai cerca di stare calma, anche io ho l'ansia, ma saltellare ovunque non penso ti sia d'aiuto" dico con un mezzo sorriso.

"Hai ragione" bofonchia.

Dopo un po' mi porge la mano per presentarsi.

"Piacere Valentina, in arte Mew" dice sorridendo.

"Angela, in arte Lil Jolie" le stringo la mano.

Il mio sguardo si posa nuovamente su di lei, sarebbe impossibile non farlo, ha una bellezza di una particolarità disarmante e i suoi tatuaggi la rendono ancora più particolare.

Lascio la sua mano, dopo essermi accorta di avergliela stretta forse per troppo tempo e l'imbarazzo piomba su di noi, facendo calare il silenzio e nonostante fossimo avvolte da mille voci diverse le nostre sembravano bloccate da un imbarazzo quasi adolescenziale.

"in bocca al lupo" pronuncia sbloccando quel momento così strano.

"Anche a te" le dico abbracciandola.

Non so perché l'ho fatto, ma in quel momento mi è sembrato il gesto più sincero che potessi fare nei suoi confronti in quel momento di difficoltà.

La puntata è finita e ancora incredula stringo la mia maglia tra le mani per cercare un contatto con le realtà che sembra essermi sfuggita.

Con la coda dell'occhio vedo Valentina correre verso di me come una furia, facendomi sgranare gli occhi per la sua irruenza.
Le sue braccia sono intorno alla mia vita, mentre stringe forte con una mano la sua tanto agoniata felpa azzurra.

"Ce l'abbiamo fatta" Urla mettendosi faccia a faccia con me.

"Si, ce l'abbiamo fatta" La rassicuro guardandola negli occhi, cercando di non perdermi ancora.

Entriamo in casetta e non faccio in tempo a guardarmi in torno e posare le valigie che la produzione ci chiama per mostrarci come saranno composte le camere.

Spero di capitare con Vale,

penso, posando lo sguardo su di lei.

Tiene nervosamente un'unghia tra i denti, mentre aspetta di scoprire con chi condividerà la camera.

Leggo sul monitor il nome che fortunatamente speravo, insieme a quello di Marisol, balleria con la quale avevo parlato poco, ma che stranamente sembrava starmi simpatica.

Raduno le mie cose vicino al letto e vedo le mie compagne di stanza entrare contemporaneamente.
Entrambe adocchiano il letto vicino al mio, ma nessuna delle due accenna a muoversi fin quando Marisol alza il braccio in direzione del letto prescelto, lasciando intendere a Valentina di poter passare per occuparlo.

Vale fa un cenno di approvazione e si avvicina al letto lasciatole da Marisol.

Sento il suo sguardo bruciarmi addosso.

Perché mi fa sentire così?

mi chiedo internamente, senza sapermi dare una risposta.


Seduzione e Mentalità  -  Lil JolieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora