Pov Mew
Dopo tanti ripensamenti avevo provato a chiamare Angela, ma avevo ricevuto in risposta soltanto una chiamata persa.
Le parole di quella lettera mi avevano stretto il cuore in una morsa che non lasciava respiro, mi aveva fatto capire che non potevo continuare così, dovevo parlare, dovevo dirle ciò che provavo riconquistandola se necessario.
Ora la luna brilla in alto nel cielo facendo un po' di luce sul letto, quanto basta per permettermi di scrivere qualche pensiero fugace.
Guardo l'orario, sono le 2:00. L'indomani avrei avuto lezione presto, quindi sarebbe stato preferibile dormire, ma il sonno sembra non voler collaborare e la mia testa viaggia oramai spedita come se fosse giorno inoltrato.
Scrivo un'ultima frase su quel quadernino un po' sgualcito prima di lasciare la penna e prendere posto tra le lenzuola del mio letto.
Oggi più che mai sento la sua mancanza, avrei voluto essere rassicurata dai suoi sussurri, dalla sue braccia che mi fanno da anestetico, quando le paranoie non riescono nemmeno a vacillare.
Non sono più riuscita a dormire da quando non c'è lei, non ho più trovato la calma che mi trasmetteva solo lei, nonostante le cose siano sempre state in bilico su una fune fin troppo fragile.
Una fragilità positiva, composta da tante cose: la paura di sbagliare, quella di andare oltre e quella di definire un noi che probabilmente non ci sarà mai.
Non mi sarai mai aspettata di condividere con dei sentimenti l'esperienza di Amici, mai mi sarei aspettata di poter provare qualcosa dopo la mia storia precedente.
Ed eccomi qui a fissare una parete bianca ricolma di ricordi che hanno perso il loro colore, hanno perso il sapore dei suoi baci e l'intensità dei suoi sguardi.
Accendo il telefono e comincio a scorrere la galleria ritrovando le foto fatte nei giorni precedenti e infine le nostre foto.
Anche quelle sembrano aver perso i mille colori che contenevano, le mille sensasioni racchiuse in quei momenti solo nostri.Involontariamente una lacrima silenziosa si perde sul cuscino, ma non è l'unica perché altre lacrime la seguono.
Gli occhi ancora lucidi cominciano a farsi pesanti e mi abbandono al sonno che spero avrebbe portato un sollievo quantomeno temporaneo.
*******
"Vale" mi sussurra qualcuno.
"Vale muoviti è tardi" mi esorta una voce che identifico come quella di Christian.
"Altri 5 minuti" farfuglio nel sonno.
"Vale se non ti alzi te meno" mi intima il ragazzo.
A quelle parole schizzo in piedi, ma il mio equilibro è abbastanza precario a causa della stanchezza, quindi non appena mi alzo rischio di cadere rovinosamente a terra se non fosse per le braccia di Christian pronte a tenermi in piedi.
"Hai fatto di nuovo tardi ieri notte, vero?"
"Forse" ammetto colpevole.
"Ma come te lo devo far capire che se fai tardi poi la mattina sei rincoglionita persa?"
"Lo so, lo so, non farmi la paternale, ti prego" dico stropicciandomi gli occhi
"Dai su muoviti che abbiamo poco tempo mi incita"
Una volta pronta corriamo a fare colazione, pronti per affrontare una nuova settimana di lezioni, ma anche stavolta non sarebbero state le lezioni a pesarmi, ma la lontananza da lei.
STAI LEGGENDO
Seduzione e Mentalità - Lil Jolie
RomanceLe vite di due ragazze si incrociano per caso, due occhi blu frastagliati di ricordi, sapranno fare dei loro sguardi l'anestetico giusto per le ferite del passato?