🪩𝑰𝒍 𝒃𝒂𝒍𝒍𝒐🪩

379 8 12
                                    

Ship: I. Russo (top) x Prussia (Bottom)

Gender: boy x boy

Rating: Rosso

Pov: 1ª persona Prussia

Trama: Impero Russo organizza una festa per aristocratici e tra questi invita pure Prussia

Richiesta da: pinsciling

Ero a metà strada per arrivare da Impero Russo, Impero Russo (il mio ragazzo) oggi aveva organizzato una festa per aristocratici e mi aveva invitato, aveva detto che se volevo potevo pure portare Reich quindi senza esitare passai da Impero Tedesco e oltre a una bella litigata con lui presi Reich e insieme stavamo andando da Impero, Reich era super eccitato all'idea di vedere URSS e suo padre mentre io ero entusiasta di vedere Impero, è da quasi un anno che non ci vediamo a causa della guerra e cose così.

Arrivammo al palazzo e suonai il campanello, ad aprirci furono due guardie e con un inchino e un saluto entrammo, iniziai a vagare tra la folla per cercare impero e come lo trovai mi avvicinai a lui con Reich attaccato al mio braccio per paura di perdersi (e anche perché ha paura delle persone però shhh)

Reich: nonno!!!

Prussia: scusa ma è la verità

Reich: si però sono cose private!!!

VABBÈ CHE RIPRENDA LA STORIA

Reich: vabbè un cazzo

Dio ca- *rapisce il gabbibo*

Reich: ok-
Lui era girato di spalle e stava bevendo un bicchiere di vodka, così decisi di rallentare il passo è quando era abbastanza vicino gli saltai addosso «BU» lui saltò dalla paura e si girò verso di me, come mi vide sorrise «sei tu, pensavo fossi qualcun altro» lui ridacchiò e io come lui, Impero si abbassò e guardò Reich «piccolo se cerchi URSS sta su al piano di sopra, vieni ti ci porto io» lo prese per mano e lo accompagnò al piano di sopra, Reich mi abbracciò e poi prese per mano I.R e insieme andarono al piano di sopra, lasciandomi solo come una testa di minchia.

In due minuti Impero tornò giù e mi si avvicinò «come stai piccolo?» io intanto davo un sorso al mio bicchiere di birra «bene grazie, te?» iniziammo a parlare del più e del meno, di come andavano i nostri rapporti tra padre-figlio/ nonno-nipote «ultimamente URSS si dimostra più aggressivo bei miei confronti, vuole allargare suoi spazi personali, dice che come governo faccio schifo perché i poveri lavorano solo per arricchire i ricchi e cose così...» Impero sospirò «tranquillo, sarà solo la sua fase di adolescenza che lo rende così non c'è bisogno che ti preoccupi» lo rassicurai, lui mi sorrise e mi abbracciò «tu riesci sempre a consolare le persone e cambiargli umore, mi chiedo come fai...» io ridacchiai «perché sono Dio» prima che lui potesse ribattere partì una musica romantica, impero si girò dandomi le spalle e prese una rosa dal vaso, se la mise in bocca e si girò porgendomi la mano «vuoi ballare?» mi chiese sorridendo, alzò pure le sopracciglia per farmi ridacchiare, io presi la sua mano e lui mi tirò a se e cominciammo a ballare, tutta la sala aveva gli occhi solo su di noi credo perché Impero Russo stava ballando con un'uomo, ovvero me. Continuammo a ballare indisturbati fino a quando la canzone finì e io e lui conclusimo con un casche e ci baciammo, la stanza si era riempì di applausi e segni di delusione ma sinceramente non mi fregava niente di cosa pensava la gente su di noi.

Ci staccammo e io riaprii gli occhi, tutta la sala si calmò però si sentiva qualcuno che continuava ad applaudire «bravi, bravi, veramente bravi» riconobbi quella voce e quando mi girai vidi Impero Tedesco «cosa ci fai qui?»  chiesi infastidito «beh, volevo solo vedere cosa combinava mio padre e vedo che sei davvero un bravo esibizionista» io lo guardai male  e potevo dire che la sua presenza mi irrita abbastanza «sarò pure un esibizionista ma almeno non sono uno che si scopa un'altro ragazzo alle spalle del suo solo perché è cieco» ribattei, Impero Austro sbucò da dietro di lui «c-che...?» Secondo Reich sbiancò «n-no i-io non lo faccio» austro ci rimase malissimo e alcune lacrime bagnarono le bende sugli occhi «traditore» austro sparì tra la folla e Impero Tedesco lo seguì, la festa riprese normalmente con chi ballava, chi beveva e chi parlava tranquillamente con altri.

Passarono due ore e la festa finì, andai da Impero Russo e lo trovai a bersi la 5ª bottiglia di vodka «amore?» lo chiamai, lui si girò, era palesemente ubriaco, aveva le guance arrossate dall'alcol e faceva fatica a stare in piedi, lui mi si avvicinò barcollando «AAAAAmöörrrrrrrrrēė~» crollò su di me e io per poco non caddi a terra per quanto era alto e vista la sua altezza pesava pure tanto «tesoro sei ubriaco, dai andiamo a letto» lui mugugnò però senza opporre resistenza si lasciò portare a letto, lo aiutai a sedersi sul materasso però non lo feci sdraiare, almeno il pigiama dai, «teso il pigiama» lo presi da sotto il cuscino e glielo passai, lui guardava un punto impreciso della stanza, era incantato o stava dormendo ad occhi aperti? Nemmeno io so rispondere però almeno se non si vuole mettere il pigiama che si tolga i vestiti.

Iniziai a slacciargli la camicia fino a lasciarlo a petto nudo, lui mi prese per i fianchi e mi fece sedere sulle sue gambe, diventai nero come la pece però continuai a spogliarlo, gli misi la maglietta del pigiama e successivamente mi alzai da lui poi iniziai a slacciargli i jeans e glieli tolsi, non trovavo i suoi pantaloni del pigiama e iniziai a guardarmi intorno però poi mi mostrò che li teneva in mano, li allontanò da me e io cercai di prenderli «dai dammeli» dissi mettendomi a quattro zampe sul letto cercando di prenderli però lui invece di darmeli lì lanciò più lontani ma prima che potessi fare qualcosa mi sbatté sul letto e mi alzò il sedere, mi slacciò i pantaloni e li lanciò da qualche parte per la stanza e poi successivamente mi tolse i boxer, sentii una pressione nella mia entrata e iniziai a gemere, lui iniziò a muoversi mentre io stavo stringendi le lenzuola sotto di me e mi mordevo il labbro inferiore, pregavo che finisse subito però allo stesso tempo non volevo che finisse, era una dolce tortura che anche se ti faceva male era piacevole. Lui aumentò la velocità e io iniziai a piangere, senza dire niente si abbassò e cominciò a baciarmi il collo, successivamente mi prese il membro e iniziò a stuzzicarmelo facendomelo diventare eretto.
In dieci minuti venni sul letto e sporcai le lenzuola ma lui continuò fregandosene, ogni momento che passava era un momento speciale per me, adoro passare del mio tempo con lui.

Il tempo passò e non mi preoccupai della condizione delle lenzuola perché ero venuto altre 4 volte mentre lui solo una, mi diede un colpo molto forte e io urlai ma alla fine venni per la sesta volta mentre lui emise solo un leggero ringhio e venne per la seconda, ci sdraiammo sul letto sfiniti e io mi accoccolai ad Impero che manco toccò il cuscino che già dormiva, gli diedi un bacio sulla fronte e poi mi addormentai pure io.

-Eclissi🌑🌄

1208 parole

One shot su richiestaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora