🧑‍🏫𝑷𝒓𝒐𝒇𝒆𝒔𝒔𝒐𝒓𝒊🧑‍🏫

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Ship: i

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Ship: i. Tedesco (che sarà chiamato Ted. o I.T) x I. Austro-Ungarico (ma siccome l'autrice è troppo pigra lo chiamerà soltanto Austro in quelle poche volte che sarà chiamato)

Gender: Boy x boy

Rating: rosso

POV: 1ª persona Austroungheria

Trama: entrambi sono dei prof. Ma qualche giorno prima di un caposcuola (dove si esauriranno sicuramente) qualcosa forse sboccerà tra loro due, e chi lo sa se sarà amore o no?

Richiesta da: sory_domy 

⚠️ in questa One-shot Austro ci vedrà (perché non sapevo come scriverla se era cieco come nella mia AU) invece Ted. qui ha la testa normale MA come nella mia AU, ha la testa normale ma un foglio con la sua bandiera davanti al viso per nascondere gli occhi, invece con  la sua trasformazione ha la testa rettangolare.⚠️
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Suonò la campanella della ricreazione e tutti corsero fuori dalla classe «e mi raccomando ragazzi, per giovedì studiate da pag 156 a pag 161 che interrogo» sospirai e mi sdraiai sulla sedia sfinito, sentii toccarmi la spalla e quando mi girai vidi Impero Tedesco che a giudicare dalla posizione mi stava guardando «ma ciao, come è andata la tua lezione?» dissi entusiasta, lui sospirò e prese una sedia, sedendosi di fianco a me «ora di buco, te?» mi chiese sospirando nuovamente e sistemandosi sulla sedia «beh ora stressante, parlavano come al solito e quasi nessuno stava seguendo, a nessuno interessa storia» dissi giocando con una penna «tranquillo, sta sera di ricordo che ci sarà una piccola festa con tutti i prof quindi ci rilasseremo, perché poi le nostre classi partiranno per il campo scuola e noi ci esauriremo con loro, e tu lo sai bene» Risi alla sua affermazione e mi sistemai sulla sedia, so che non dovrei dirlo ma ammetto che un pochino lo trovo interessante Impero Tedesco ma di sicuro sarà solo per come spiega o come si veste, sicuramente non sarà nient'altro.
La campanella suonò nuovamente e io mi alzai dalla sedia, sistemai le mie cose dentro una borsa e insieme ci incamminammo verso le nostre rispettive classi parlando del più e del meno quando in corridoio vidi un ragazzo che usava il telefono «HEY!!» dissi arrabbiato, Ted era confuso e all'inizio non capì il motivo delle mie grida ma quando si spostò di poco il foglio e si accorse del ragazzo si arrabbiò più di me e ci avvicinammo minacciosamente «dammi il telefono.» disse Ted. incazzato nero, il ragazzo stava tremando di paura e diede il telefono a Reichtangle senza protestare e  glielo strappò di mano per poi prenderlo per un braccio e trascinarlo di peso dal preside mentre io lo seguivo costantemente, bussammo all'ufficio del preside e quando ci disse "avanti" I. T. spalancò la porta e mise il ragazzo sulla sedia di fronte al preside, lanciandogli il telefono del ragazzo sulla cattedra davanti al preside che, per chi non lo sapesse, era Regno d'Italia: un uomo freddo come il ghiaccio e privo di emozioni. Regno guardò il telefono e poi il ragazzo e senza proferire parola prese il telefono, tirò fuori una cartella e sopra ci scrisse qualcosa e quando finì alzò la testa e disse al ragazzo «tu rimani qui e non ti muovi fino a che non arrivano i tuoi genitori che li farò chiamare dalla bidella, Impero Austroungarico rimanga qua a sorvegliare il ragazzo mentre lei, signor Berlin può andare nella sua classe, avviserò personalmente la classe del signor Vienna che arriverà in ritardo» Regno uscì dalla stanza e lasciò la porta aperta, io e Reichtangle ci salutammo e quando anche lui se ne andò e chiuse la porta cominciai a parlare con Romania «brutta cosa eh? Beh mi dispiace ma ci dovevi pensare prima di usare il telefono, mo chi se li sente tuo padre» dissi ridacchiando verso la fine mentre mi sedevo sulla sedia alla sua destra «mi ha fatto male al braccio» si lamentò il ragazzo, sentii la porta aprirsi e vidi URSS entrare in stanza «mi scusi per l'accaduto» disse URSS, che tra l'altro era pure l'insegnante di educazione fisica di questa scuola, fui congedato con un segno di mano da parte di Regno e io me ne uscii chiudendo la porta della presidenza alle mie spalle e iniziai a correre verso la mia classe e quando entrai posai tutto per terra e dissi «buongiorno ragazzi, scusate il ritardo ma ho avuto un equivoco» i ragazzi sorrisero e lì cominciò la lezione di storia che oggi si sarebbe trattato delle crociate, argomento abbastanza interessante ma mai quanto la prima guerra mondiale (per i miei gusti).

One shot su richiestaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora