Progetto gola di drago

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Al cimitero era l'alba e lo staff di Erik aveva concluso definitivamente i lavori.

Poi i ragazzi del gruppo avevano già portato via tutta l'attrezzatura sgomberando completamente l'area non lasciando nulla.

A un certo punto da alcuni loculi si ruppero alcune delle coperture.

E subito all'improvviso sbalzarono fuori dei cadaveri, da uno scatto dello stesso stile di una cavalletta.

Poi caddero a terra elettrizzati con anche dei spasmi, i corpi erano tutti tremolanti e agitavano ovunque mani e gambe.

Dal modo che deliravano, sembrava avessero ricevuto come una grande scarica di corrente.

Alla scena sembrava di assistere a delle bestie avvelenate moribonde.

Erik urlò: "ma merda!, anche questa ci mancava!".

Poi disse subito a tutto il gruppo: "prendeteli e rimetteteli nei loculi !, poi con la colla speciale super potente, che abbiamo in elicottero fissate le coperture in modo tale che non escano più! Ora!".

I suoi uomini non appena afferrarono i corpi per poi procedere a rinchiuderli nuovamente nei loculi, essi con un altro sbalzo improvviso, si aggrapparono a loro come volessero aggredirli.

E subito dopo a terra i tizi iniziarono a urlare terrorizzati.

E bene i cadaveri meno decomposti di conseguenza avendo ancora alcuni nervi freschi e attivi", su qualche parte intatta del corpo, essi subendo la reazione dei gas, e i liquidi mixati, causò loro una reazione nei nervi rendendoli talmente tesi che bastava semplicemente sfiorarli per fare delirare tutto il corpo.

Alcuni dagli spasmi facevano anche dei versi rauchi simili a dei rantoli come se parlassero.

In realtà si trattava di un loro sfogo d'aria, mischiato al del gas, che fuoriuscì dalla loro bocca.

E questa reazione per prima cosa agitò i polmoni, tal punto da portarli a funzionare per dei minuti, simulando una respirazione paragonabile a un tizio che soffriva di tachipnea.

Successivamente la funzione fu la stessa di uno strumento a fiato, nel momento in cui chiudendo a metà un foro per formulare una nota, ugualmente nello stesso sistema fuoriuscirono dalla bocca semi chiusa e rovinata dei "versi", attraverso l'esalazione dell'aria e del gas.

Erik alla scena urlò: "lo sapevo!, il totale del mix dei composti alterando i nervi dei defunti li rende simili a degli zombie!".

Erik poi continuò il discorso e disse: "La differenza è che questi corpi non camminano ma si dimenano da tutte le parti a terra !".

"Possono anche in questo caso, sia mordere che graffiare ma senza nessuna contaminazione da virus super terribili e fatali come nei film, racconti o leggende".

"Al massimo ci si prende brutte malattie come la peste o il colera !, in pratica per definirli meglio sono come dei classici sacchi delle patate, immaginandoli al loro interno zeppi di diversi petardi, che essi scoppiando simulerebbero il movimento del sacco.

"Questi rispetto a Giusy sono morti da tempo, mentre lei nel suo caso era ancora viva ma subendo la stessa anomalia".

Ebbene gli uomini di Erik non riuscirono a staccarsi di dosso i cadaveri quindi come soluzione altri del gruppo presero una pala, poi fracassarono sia la testa, che gli arti dei defunti legati e attorcigliati attorno a i loro compagni.

Ma ciò non bastò, sebbene poi i corpi rimasero senza testa o arti, comunque quello che rimaneva delle loro parti del corpo continuava a muoversi spostandosi di qua e di la nel suolo.

La Saponetta II - Life after death Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora