Obbiettivo rimandato

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Finalmente Rob e Daisy erano entrati nel cimitero, esso era proprio di grandi proporzioni e c'erano tombe e statue sparse ovunque.

La prima metà del cimitero era degradata le lapidi avevano diverse crepe in più dalle foto dei defunti che erano sbiadite dalle intemperie, addirittura certe tombe erano sprofondate nella terra.

Altre erano scoperchiate dove al loro interno si notavano le vecchie bare messe male e piene di buchi causati dal marcire del legno per via della pioggia, in più con milioni di fori dovuti dalle tarme.

Su una cassa in particolare da una fessura spuntava uno straccio bianco che notando bene si trattava di un rimasuglio del vestito di una defunta.

Quella parte del cimitero era completamente nel decadimento, a tal punto pericolosa anche per il rischio di malattie.

Mentre l'altra area invece era tutta messa a nuovo in ordine senza avarie, e solamente con alcuni loculi da qualche semplice riparazione da eseguire.

Fra la parte decaduta e quella messa a punto come divisorio ebbero installato diverse transenne di ferro con tanto di strisce bianche e rosse, munite anche di cartelli con l'indicazione di pericolo, e di lavori in corso.

Era giustamente una sicurezza per tenere lontane le persone, evitando loro nel caso d'imbattersi in qualche brutto incidente.

Probabilmente chi si occupava delle sistemazioni aveva lasciato il lavoro a metà essendo la differenza che c'era da una parte e l'altra del cimitero.

I ragazzi iniziarono la perlustrazione proprio dal lato scomposto del cimitero.

Per iniziare si inoltrarono a l'interno di un enorme corridoio, e nell'interno di esso alla sinistra si notavano tutti i diversi loculi.

Nella parte destra erano distribuite ogni quattro metri delle grandi finestre colorate larghe un metro e mezzo, mentre altre erano della grandezza di tre metri, e alcune ovviamente avevano qualche vetro rotto.

Questo corridoio era una struttura lunga trenta metri, dove al termine si collegava a una piccola chiesa che faceva da uscita dal il lato opposto.

A un tratto Rob nel proseguire si fermò di colpo e con lo sguardo verso l'alto fissò uno dei loculi.

Lui aveva un occhio formidabile per gli oggetti di valore e bene gli bastava solamente dare un'occhiata di sfuggita in un qualsiasi punto e subito capiva se c'era qualcosa di prezioso o meno.

Aveva un intuito e una vista paragonabile alle persone che vanno a raccolta di funghi mimetizzati fra le foglie nei boschi sapendoli riconoscere.

Daisy disse: "che hai visto?, io non noto niente di particolare, ma solamente un piccolo loculo che sicuramente avrà al suo interno una piccola cassetta delle ceneri."

"E non escludo che abbia anche delle lettere arrugginite, con lumini sporchi di polvere!".

Rob si voltò verso di lei e non dicendo nulla gli fece un sorriso.

Successivamente prese una scaletta di ferro che fortunatamente si trovava li vicino, e la appoggiò sulla parete.

Poi salì fino in cima e dalla tasca dei pantaloni tirò fuori due oggetti ovvero un grimaldello, e una chiavetta poligonale che essa poi se la mise momentaneamente in bocca.

Iniziò subito a scassinare la copertura del loculo e in ben che non si dica lo tolse gettandolo poi a terra.

Un attimo dopo tirò fuori la cassetta delle ceneri, ed essa la posò su una sporgenza in un muro che si trovava li vicino, poi con la chiave che teneva nella bocca ne fece uso per svitare due bulloni al suo interno, e levò un'altra placca arrugginita che ugualmente poi anch'essa gettò a terra.

La Saponetta II - Life after death Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora