⛓️🖤Capitolo 4🖤⛓️

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Pov:Mercoledì
<E questo è quanto>
Io sono sconvolta.
Ha vissuto un anno di Inferno, e poi è venuto da me...
<Perché sei venuto proprio da me? Non pensavi che avrei potuto mandarti via?>
Gli chiedo avvicinandomi a lui.
<Sì, in realtà ero certo che tu mi avresti mandato via. Ma io volevi vederti, volevo sapere se almeno tu stessi bene.
Volevo parlarti. > continua a sorridermi come solo lui sa fare. Se continuo così finirò di nuovo in quel mucchio di emozioni... Ma sapete cosa? Non me ne frega niente. In questo momento lui cerca conforto, ed è venuto da me, non posso trattarlo di merda.

Gli ho fatto una camomilla, mentre raccontava vedevo che stava tremando.
Lo lascio un attimo tranquillo e poi ricomincio con le domande.
<E invece com'è sta storia che ti stacchi dall Hyde?> gli chiedo curiosa.
<Dopo la morte di Laurel, ho preso il suo libro sugli Hyde.
Ho letto che io posso staccarmi da lui e comandarlo. In più, a seconda del carattere, potrebbe anche essere amichevole e giocoso quando non c'è da combattere. Mi interessava staccarmi da lui, per capire chi sono io veramente >
Il fatto che neanche lui sa chi è veramente è triste. Non glielo dirò mai, ma secondo me, in questo momento lui è Tyler, non Hyde.
Comunque, adesso sarebbe interessante capire come possa fare a staccarsi, però mi converrebbe stare zitta, a furia di fare domande potrebbe spazientirsi,
d'altronde è sempre un Hyde.

Sono le 16 di pomeriggio, ho finito quei minchia di compiti e Tyler gioca con il sapone... Aspetta cosa? <Cosa cazzo fai?>
esclamo saltando dalla sedia e correndo verso il letto.
(Tratto da una storia vera: mio fratello che alle 5 di mattina gioca con le saponette)
<Eh nanetta calmati. Mi piace giocare con le saponette, non ne vedo una da un bel po'>
<Sei strano tu>
<Ah sì, io sono strano. E tu che prima mi dici di andarmene e adesso ridi e scherzi con me? > mi domanda ridendo.
Effettivamente non ci avevo pensato.
Mi limito a sbuffare e sedermi nuovamente sulla mia sedia.
Lo tratto bene solo per pena. Nient'altro.

<Se mai venisse qualcuno devi metterti da qualche parte, non dovresti stare qui>
dico pensierosa. Adesso che ho accettato di farlo stare qua, devo trovare il modo di non rimandarlo in carcere e non farmi espellere.
<Ho i miei metodi> mi risponde mentre si scrocchia le dita.
<Scusa come-> E bussano. MA CAZZO.
Mi alzo e vado verso la porta: Tyler non c'è già più. Bho, facciamo finta che mi fido.
E ovviamente indovinate chi è che viene a scassare? Xavier Thorpe!
<Complimenti Xavier, hai vinto il primato per rottura di palle avanzata. Mi hai già mandato una marea di messaggi. Cosa vuoi? > gli domando fredda, sperando che dopo ciò che ho detto se ne vada.
<Ciao anche a te Mercoledì, volevo chiederti se una sera sei libera. Magari facciamo una passeggiata, vorrei parlare con te di quello che è successo l anno scorso... E rafforzare la nostra amicizia>
Bleah. Ora vomito.
<Mh, ma hai visto chi hai davanti? Sono Mercoledì Addams, non faccio le passeggiatine serali per parlare di cose che non mi interessano. Ora avrei altro da fare, vattene> gli chiudo la porta in faccia e lo sento sbuffare, poi i suoi passi:è andato via.

Mi giro verso la finestra e vedo Tyler in piedi su un albero che mi saluta. Per poco non rido. Per poco, quindi non ho riso. Atterra sul terrazzo con un salto disumano e rientra nella stanza <Cosa voleva? > domanda serio.
<Niente che ti riguardi>. Non voglio che sappia ogni cosa sulla mia vita. Ho già passato troppo tempo a preoccuparmi per lui e ora devo riprendere il caso di cui mi stavo occupando.
<Posso almeno sapere perché gli hai chiuso la porta in faccia? > mi domanda iniziando ad avvicinarsi.
<Ti ho detto che non ti interessa >
<Oh, sì che mi interessa. Dovrei forse ricordarti il nostro bacio? >.
No. Perché me lo ha ricordato.
Non ci cascherò di nuovo.
Non questa volta.
Il passato è passato e non deve ritornare a galla.
<Ti ho per caso messa a tacere, Mercoledì?> ormai è vicinissimo al mio viso.
<Non mi metterai mai a tacere Tyler>
<Vogliamo scommettere?> sussurra facendo sfiorare i nostri nasi.
Dopodiché si allontana e ricomincia parlare come se niente fosse
<Ma senti, quel computer non lo hai più usato, ti devo aiutare ad accenderlo di nuovo? >
COSA?! Cioè prima era lì che... È bipolare altro che Hyde. Ma ce lo rimetto io nella prigione per pazzi.
<Sì, effettivamente, dovresti riaccendere quel coso>
E così fa. Sembra quasi che quello che è successo prima non lo tocchi minimamente. O forse è solo bravo a nasconderlo. Non come me che sto ancora tremando praticamente.

Ormai sono le 21 e provo a mettermi a cercare quei maledetti messaggi.
Ho un solo problema: io non so neanche come andare su quel coso che chiamano "Google", figuriamoci se riesco a rintracciare dei messaggi.

È ufficialmente un ora che sto smanettando con sto robo, e non ho fatto assolutamente nulla. Sto continuando a perdere tempo.
<Hai bisogno di aiuto?>

Nota Autrice

Ma buon pomeriggio guys
Lo so che speravate in un bacio, ma quello più avanti.
Comunque, noi ci vediamo domani con il capitolo 5!!
~Charlotte 🖤

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