"Lei :misteriosa,implacabile,vendicativa; e bellissima ."
- Leonardo Sciascia .AARON
Dopo circa dieci minuti arriviamo in un bar abbastanza isolato fuori Miami.
Parcheggiamo le moto ed entriamo, ci sediamo al bancone e ordiniamo.
«cosa vi porto?»ci chiede il cameriere
«tequila» rispondiamo contemporaneamente e ci guardiamo negli occhi , lui annuisce sorridendo e prepara i bicchierini con il bordo pieno di sale e una fetta di limone, poi versa la bevanda alcolica.Ce li porge e Victoria subito lecca via tutto il sale, poi beve tutto ad un fiato la tequila e infine mangia il limone.
Questa vista mi eccita da morire e ne da prova l'erezione che sta man man crescendo nei miei jeans.
Faccio lo stesso procedimento sotto il suo sguardo incantato.Richiediamo il secondo giro, poi il terzo, il quarto,
il quinto finché non ci riduciamo come delle pezze.«Anche tu vedi due televisoni?!»chiede Victoria ad un certo punto io alzo la testa dal bancone e controllo
«quale televisione?» rispondo provocandole una grande risata seguita dalla mia
«siamo completamente andati»dice appoggiando il mento sulla sua mano
«già»dico imitandola e guardandola negli occhi, anche così, completamente ubriaca, non riesco a cogliere nulla nei suoi occhi, nessun emozione.
«come torniamo a casa ora?»dice parlando lentamente
«hanno delle camere, di sopra» dico alzando la mano e chiamando il cameriere mentre Victoria abbassa di nuovo la testa sul bancone.
Lui si avvicina
«cosa posso fare per voi?» chiede cortese
«avete due camere?» dico cercando di essere serio
«controllo subito» dice andando verso il pc
dopo circa cinque minuti torna da noi
«siamo spiacenti, è rimasta una sola camera matrimoniale» dice
Io guardo Victoria che si è addormentata sul bancone
«va bene, mi dia la chiave» dico iniziando a recuperare tutte le nostre cose.Il cameriere mi passa la chiave e io la prendo mettendola in tasca, dopodiché prendo Victoria in braccio, il suo profumo mi invade le narici e ne rimango assuefatto. È molto leggera, forse troppo.
Salgo le scale fino al secondo piano e entro nella camera.
Poggio Victoria sul letto e le tolgo la giacca lasciandola in tuta e io faccio lo stesso, ma tolgo anche i pantaloni rimanendo in maglia e boxer.
Mi sdraio a letto e copro i nostri corpi con le coperte.
Prendo ad ammirare la ragazza al mio fianco, è bellissima, una bellezza naturale e unica.Si porta tutti i suoi demoni dentro, non vuole avere la pietà di nessuno.
Lei non mostra le sue emozioni perché ha paura di quello che potrebbe succedere se lo facesse.Le sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio e le accarezzo la guancia,
cosa mi sta succedendo?Mi sdraio e le cingo un fianco con un braccio attirandola a me e provo a dormire.
VICTORIA
Un conato mi sveglia dal mio sonno profondo.
Corro in bagno e mi accascio davanti al water rigettando tutto.Una mano prende ad accarezzarmi la schiena mentre un'altra mi tiene i capelli.
Alzo la testa credendo di aver finito, ma un altro conato mi fa riabbassare sul water.Quando ho finito mi siedo appoggiando la schiena alle piastrelle del bagno.
Davanti a me c'è Aaron che mi guarda
«stai meglio?» mi chiede e io nego
con la testa
«aspettami qui» dice uscendo dal bagno.
Io non mi muovo, anche se volessi non ci riuscirei.Dopo circa dieci minuti torna Aaron con in mano un bicchiere in mano e una pillola.
«tieni, ti farà stare meglio» dice porgendomi la pillola che metto in bocca, Aaron mi avvicina il bicchiere alle labbra facendomi bere una lunga sorsata d'acqua.
Mi aiuta ad alzarmi e io mi avvicino al lavandino per sciacquarmi la faccia e la bocca.
«Esci, devo fare una doccia» dico guardando Aaron e massaggiandomi la testa.
Dio che male...
«quasi quasi rimango qua» dice appoggiandosi allo stipite della porta.
Lo trucido con lo sguardo
«Non ci metto nulla a spararti Davis» dico iniziando ad arrabbiarmi, lui sorride e alza le mani in segno di resa uscendo.
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The Dynasty Of Devils
ChickLit"𝒜 𝒸𝒽𝒾 𝓃𝑜𝓃 𝒸𝓇𝑒𝒹𝑒 𝓅𝒾ù 𝓃𝑒𝓁𝓁'𝒶𝓂𝑜𝓇𝑒 𝓂𝒶 𝒶𝓃𝒸𝑜𝓇𝒶 𝓈𝓅𝑒𝓇𝒶 𝒹𝒾 𝑒𝓈𝓈𝑒𝓇𝑒 𝓈𝒶𝓁𝓋𝒶𝓉𝑜" Victoria reed ha ventitré anni ed è spietata,perfida e pericolosa, capo della dinastia dei diavoli. Dopo l'abbandono della madre e...