Finalmente siamo arrivati a kattegat è sera e nessuno sa del nostro ritorno anche perché dormivano tutti la mia ferita già era in condizioni migliori rispetto a prima sono scesa dalla barca grazie l'aiuto di bjorn perché ivar se ne stava fregando altamente non mi ha parlato per tutto il tempo che la nave ha messo per tornare a kattegat e ne ero infastidita ma non gli ho detto nulla non ero è non sono nelle condizioni di litigare o tanto meno da farmi sgridare siamo entrati al palazzo silenziosamente tutti andavano nelle loro camere a riposarsi per il lungo viaggio mentre io seguivo ivar che con passo lento e strisciante è arrivato in camera sua dove si è seduto e io mi sono messa vicino a lui per sciogliere i nodi di quegli aggeggi che non levato da quando ci eravamo partiti-"ferma faccio solo"-deglutisco perché doveva farlo solo perché non potevo aiutarlo lo guardato sciogliere uno ad uno quei nodi e mettersi a letto sono seduta hai piedi del letto adesso-"preferirei che dormi qui e non in camera tua"-un sorriso mi spunta sul viso ma poi continua dicendo-"solo perché sei ferita e dovresti farti a corsa dalla tua stanza alla mia se ti chiamo qui mi puoi sentire"-non ho ascoltato quello che ha detto mi sono messa sotto le coperte vicino a lui e poggiata sul cuscino più morbido che avevo mai provato e il materasso non era mica di meno stava guardando il tetto perso nei suoi pensieri ma parlo-"volevo chiedert.."-mi interrompe dicendo-"tu riesci a fare silenzio una volta ogni tanto o no?"-non rispondo e mi giro dall'altro lato e subito mi sono addormentata tranquilla vicino a lui che emanava un calore che riusciva a cullarmi.
La mattina a venire mi sono svegliata sola senza nessuno che mi chiamava ivar non mi ha chiamato nemmeno una volta e non era nel letto chissà se l'ho abbracciato ieri sera...al solo pensiero sono arrossita mi sono alzata piano perché ancora mi faceva molto male la ferita e sono uscita dalla sua stanza avevo un pò di fame perciò sono sgattaiolata in cucina dove la cuoca che era mia amica mi ha dato qualcosa da sgranocchiare poi sono uscita e sono andata al lago dove nessuno andava quale posto migliore per trovare ivar anche perché lo cercato per tutta kattegat e non c'era ma con mia grande fortuna l'ho trovato lì seduto ad osservare le acque calme del lago sono andata verso di lui e mi sono seduta-"perchè sei qui tutto solo?"-sbuffa-"chi dice che non sto aspettando qualcuno chi ti ha detto che sono solo?"-mi alzo e mi guarda-"scusami allora torno in camera mia e aspetterò che mi chiami"-mi prende per il braccio-"siediti"-faccio come mi dice e mi siedo c'era freddo e ancora non era arrivato l'inverno chissà che freddo che avrebbe fatto e io non avevo nemmeno un vestito decente per passare l'inverno-"come sta la tua ferita?"-mi sorprendo a sentire quelle parole-"ora è meglio"-i miei occhi ora non guardavano più il lago ma le sue mani che lasciavano cadere la sabbia -"ti fa male vero?"- annuisco ma ha la febbre?mi sono chiesta sembra quasi interessato a come stavo si alza e lo guardo-"andiamo c'è freddo qui per te e poi devo farmi preparare un bagno caldo"-mi alzo e lo seguo siamo arrivati al palazzo e siamo entrati lo seguito fino al suo bagno la dove ci aspettava una vasca piena di acqua calda ma non dovevo sistemargliela io?si siede e inizia a spogliarsi dalla forte vergogna sono uscita di corsa ma dopo poco mi chiama e entro coprendomi gli occhi ma sentire la sua risata mi ha intontita ancora di più non l'avevo mai sentita arrossisco ancora di più sentivo le mie povere gote prendere fuoco-"leva quella mani non potrai ammirare niente"-che arrogante stupido vanitoso mi levo le mani dal viso ma era ancora dentro la vasca-"siediti"-faccio come mi dice e mi siedo-"da dove vieni?"-nella sua voce riuscivo a sentire curiosità-"ti ho già detto da dove vengo"-fa un sorriso e continua-"sicura che i tuoi non sono stati banditi da kattegat o che tu non sia una strega"-io una strega?-"io una strega?no non credo e poi i miei genitori erano amici di tuo padre ma questo gia lo sai te lo già detto"-ora mi sta squadrando i suoi occhi mi mettevano i brividi-"non ti sei accorta nemmeno un pò che bjorn vuole portati solo a letto?"-mi dice con tutta la tranquillità del mondo-"i-io non credo abbia queste intenzioni ma anche se fosse cosa ti importa?"-si avvicina al bordo della vasca -"mi interessa più di quanto credi e poi bjorn non è quello che sembra usa le donne come se fossero stracci vecchi per poi getterle via"-perchè mi stava dicendo tutte queste cose-"bjorn non avrà nulla da me,non voglio perdere la mia verginità con un figlio di ragnar preferirei un uomo più semplice"-continuava a guardarmi sembrava così strana quella situazione quasi surreale-"ho fatto preparare un bagno pure per te con quella ferita devi lavarti per bene ora continuiamo questa discussione intanto vai "-esco senza dirgli nulla e vado in camera mia dove il camino era acceso e una vasca che aspettava solo me mi sono spogliata e mi sono immersa era così rilassante in quel silenzio ho sentito i cigolii che emettavano i così che aiutavano ivar a camminare sento i passi striscianti farsi più vicini fino ad entrare nella mia stanza Mi sono coperta il seno con le braccia appena lo visto sedersi hai piedi del letto-"non hai bisogno di coprirti ti ho visto già non hai nulla di che ma se ti fa sentire più a tuo agio fallo pure"-ma come si permetteva sono diventa rossa dalla rabbia-"come ti permetti a dire una cosa del genere razza di stupido per odino cosa devi capirne tu non devo piacerti per forza"-gli sbraito addosso ma a tutta risposta sul quel viso così bello aveva un sorriso beffardo razza di imbecille-"Non sbraitare più astrid non ho detto nulla di che "-questa è la seconda volta che mi chiama col mio nome e non schiava sentivo il cuore battere a mille-"ti farò insegnare da lagertha se è quello che desideri ti farò diventare una shield-maiden se tu lo vuoi ma prima devi riprenderti"-mi continua a dire perché stava facendo così?-"perchè mi stai dicendo tutte queste cose?"-si schiarisce la voce per poi ribattere-"perchè non hai bisogno delle parole di bjorn per fare quello che vuoi lui non ha nessun potere su di te a differenza mia so che ti da fastidio che ti chiamo schiava"-non avevo mai visto quella parte di ivar era diverso-"quindi mi farai venire ancora con te?"-annuisce allora continuo a parlare-"grazie"-alza un sopracciglio-"per cosa?"-mi chiede confuso-"per quello che fai per me e volevo dirti anche che di quello che dice bjorn non mi importa io non ti abbandonerei per stargli accanto sei l'unica persona di cui io mi fido"-non mi risponde vedo il suo sguardo abbassarsi sulle mie braccia che coprivano il mio seno e poi sulla mia ferita molto evidente-"ne verrà fuori una bella cicatrice almeno sul tuo corpo esile ci sarà qualcosa di guardabile"-ah ecco è tornato l'ivar che conoscevo si alza e esce dalla mia stanza senza dire nulla
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Ivar the boneless//ruthless
Historical Fictiondopo un naufragio la vita di astrid cambia del tutto