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Mi sveglio sola nel suo letto quella notte oltre che strana non ho dormito per nulla.
non mi alzo subito sono stata un bel pò nel suo letto ,al calduccio dopodiché mi alzo chiedendomi dove si fosse cacciato il mio padrone e indosso la pelliccia che bjorn mi aveva regalato.
Ho cercato ivar in tutto il castello ma nessuna traccia di quel ragazzo bipolare.
Quindi di mia iniziativa esco dal palazzo e con mia sorpresa nessuno era nei paraggi davvero tutti andavano a salutare bjorn e ubbe?mi chiesi ma senza perdere tempo sono andata al porto dove c'era davvero tutta kattegat sono riuscita ad entrare in mezzo a quel mucchio di persone e farmi largo nella folla riuscendo a raggiungere il giovane uomo-"ce ne hai messo di tempo"-non rispondo alle sue parole lo abbraccio e mettendomi in punta di piedi sussurro al suo orecchio-"torna presto va bene?"-sento le sue braccia avvolgermi e alzarmi in aria per poi farmi fare un giro-"mi costa andare senza di te piccola navigatrice"-ho sorriso era davvero romantico ma il mio cuore apparteneva al fratello-"devo andare"-rispondo tagliando il discorso e lasciandogli un piccolo bacio sulla guancia.
Sono corsa di nuovo al palazzo ma con la mente cercavo di capire dove si era cacciato ivar non mi sarei sorpresa se si trovasse con qualche donna ma  non era in camera sua  perciò non sarà con una schiava,la gelosia mi ribolliva dentro solo a pensarlo con un'altra che potesse baciarla ma purtroppo nella sua vita non ero niente oltre che la sua schiava personale e questa affermazione data da me stessa mi faceva stare male per un attimo ho trattenuto il respiro cercando il lume della ragione e riflettendoci come cavolo potevo provare anche solo un sentimento che sia bello o brutto nei suoi confronti non aveva logica non lo conoscevo cioè conoscevo il suo lato freddo ma non ho mai visto se non qualche volta il vero volto del ragazzo.
sono entrata di nuovo in camera sua perché non era lì e guardavo  tutte le sue cose che mi affascinavano aveva un sacco di talismani e un sacco di libri aveva tante cose molto belle e preziose.
Ho sentito la sua voce chiamarmi per un attimo ho pensato che era la mia immaginazione che da tutte le volte che mi chiamasse lo sentivo anche se non c'era davvero, poi mi sono girata è ho incontrato i suoi occhi ho ringraziato odino per non aver toccato nulla e di averle espezionate per bene con gli occhi-" c'e qualcosa di queste che ti piace?"-l'imbarazzo mi ha avvolta ho scosso la testa-"le stavi guardando così intensamente che mi è sembrato volessi qualcosa"-ribadisce studiando i miei occhi-"sei andata a salutare mio fratello?"-ora il suo tono è cambiato notevolmente rispetto a prima-"mi sembra ovvio tutti sono andati a salutarli"-ero consapevole di quello che mi avrebbe potuto dire ma rimango scioccata dalla sua risposta-"tranne me"-perchè lui non era andato a salutare il fratello?perché provava tutto quel rancore per bjorn nonostante bjorn non lo provasse per lui o almeno credo-"lo odi vero?"-ora il suo viso aveva cambiato espressione quello era il ragazzo che ho visto sulla barca quando mi ha levato la freccia e curato la ferita ma è scomparso tutto in un nano secondo per un attimo le sue emozioni avevano preso il controllo-"queste sono cose che non ti riguardano schiava"-non riuscivo a guardarlo ancora ho abbassato lo sguardo-"la tua curiosità è molto fastidiosa quasi da bambina alcune domande non vanno porte al padrone e nemmeno quelle più banali in realtà  sarei al settimo cielo se non faresti più domande"-il mio sguardo è rimasto fisso alle mie scarpe vecchie non ho detto nemmeno una parola continua a parlare-"preparati quest'anno andremo ad uppsala"-ecco qua un'altra festività che non avevo mai visto ma sapevo bene in cosa consisteva e veniva celebrata ogni 7 anni e oltre a sacrificare moltissimi animali veniva sacrificata anche una persona ovviamente doveva essere consenziente sennò non sarebbe mai andata nel valhalla-"gli schiavi non vanno a uppsala"-mi giustifico sperando in vano che lui non ci andasse nemmeno-"ma tu non sei una qualsiasi schiava sei la schiava di ivar il senz'ossa perciò dovrai patire anche questa volta"-alzo lo sguardo il suo volto era impassibile come sempre-"non voglio andarci"-con passo lento e cigolante si avvicina poggiandosi dietro di me-"non vedrai mai il valhalla ma se vuoi ti lascio la libertà di offrirti come sacrificio"-deglutisco avvolte era fin troppo macrabo -"grazie per l'offerta ma no"-rispondo con tono sarcastico sento il suo volto caldo poggiarsi sulla mia spalla e il suo respiro caldo sbattermi sul collo siamo rimasti in silenzio per un bel pò ma fui io stessa a rompere il silenzio -"quando dobbiamo partire?"-chiesi esausta dei continui battibecchi che avevamo-"domani appena sorge il sole"-almeno potrò dormire non ho dormito la scorsa notte perciò spero che questa sia migliore della precedente.
Vorrei andare a dormire anche se è solo pomeriggio il suo calore mi faceva sentire al sicuro-"dormi in camera mia?"-per odino mi aveva chiesto se volevo dormire in camera sua per la prima volta me lo aveva chiesto e non era un ordine-"è una domanda?"-gli chiedo ridacchiando ma purtroppo si accorge del modo in cui me lo aveva chiesto-"certo che no"-mi giro verso di lui per un attimo ho esitato ma poi lo baciato ho poggiato le mani sul suo viso scavato non so con quale forza lo abbia baciato senza provare nessun tipo di imbarazzo ma lui ha ricambiato e mi poggia una mano sul fianco-"ti amo"- ho sussurrato ciò che provavo ma non ho ricevuto una risposta da parte sua non so nemmeno se mi ha sentita lo detto cosi piano che dubito mi abbia sentito

Ivar the boneless//ruthlessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora