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note: BUONA DOMENICAAAAA. questo capitolo è cortino rispetto agli altri, sorry. però succedono coseee (inoltre ci trovate uno spoiler sul brano del capitolo 7 lolol)

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Durante la settimana vengono assegnati una valanga di compiti dai vari professori, per fortuna per me ancora niente, e quindi chi più chi meno ha la sua buona dose di lavoro da fare.

Nel corso di questi giorni mi sono spaccata il culo per preparare il brano da portare nella puntata, riadattando un brano del repertorio grunge nonché un pezzo di storia della musica rock. Spero che il mio adattamento venga apprezzato, altrimenti confermerebbe che il mio metodo di lavoro non sta funzionando.

Oggi mi sento particolarmente stanca, quindi a malincuore non riesco a dare il 200% come di solito pretendo da me stessa. Ma poco male, approfitterò per ascoltare della musica e purificare la mia anima con le melodie che più mi aggradano. Suddette melodie sono del sano deathcore che mi aiuta a eliminare l'ansia, la rabbia e la tensione accumulatisi. Giuro che c'è qualcosa di terapeutico nell'ascoltare la musica metal. Mentre scarabocchio su un taccuino e mi sparo i Lorna Shore a tutto volume, stendo le gambe e faccio qualche esercizietto a caso per le caviglie. Le muovo in senso orario, poi antiorario; tendo le punte, poi le rilasso, arriccio le dita dei piedi e poi le distendo. Alterno questi movimenti finché non mi ritengo soddisfatta e rilassata a tal punto da raggiungere il nirvana.

Prendo a giracchiare per casa senza una meta, mentre la musica mi frigge i timpani, ma poco importa. In questo istante la mia anima ha raggiunto l'ascensione divina per cui nulla potrebbe turbare il mio stato astratto. Tra una piroetta e l'altra, e qualche lyrics mimato con le labbra, decido di cercare un po' di compagnia.

In cucina c'è chi mangia, chi pulisce, chi sta fuori a fumare. La mia attenzione, tuttavia, viene catturata da Jolie, Mew e Matthew sul divano. Mew e Matthew sono intenti a stuzzicarsi a vicenda, su chissà quale faccenda, mentre Angela è semplicemente stesa e pare cerchi contatto. Non saprei dire che cosa mi prende, ma una fitta di un'emozione che non riesco a decifrare mi attraversa il petto. Senza pensarci due volte, mi siedo per terra, vicino ad Angela. Le accarezzo un braccio, facendo sì che lei sposti la sua attenzione su di me.

La vedo aggrottare le sopracciglia. Mi chiede qualcosa che non riesco ad afferrare. Levo una cuffietta, facendole segno di ripetere di nuovo. - La musica si sente di qua. Che stai ascoltando?

Faccio spallucce. - Metal. Mi rilassa. - Le offro una cuffietta, ma lei rifiuta gentile. - Che fai?

- Niente. Dormo.

- Con gli occhi aperti?

Si gira a guardarmi, con un sorriso beffardo. - Mi sa che sto anche sognando.

...Ma intende me?

Questa sua affermazione mi coglie alla sprovvista, tanto che boccheggio come una sciocca alla ricerca di una risposta, ma alla fine acciuffo il cuscino che tiene in grembo e glielo frego, schiaffandoci la faccia su per celare il rossore delle mie guance.

Sento la risatina acuta di Matthew. - Bruna ma che sottona sei?

Affondo ancora di più il viso nel cuscino. - Non infierire! - Brontolo. - Scusa amo, lo picchi per favore? - mi rivolgo a Mew, che fino a qualche minuto fa aveva tutta l'intenzione di percuoterlo con una bottiglietta vuota. Nel momento in cui lei alza il braccio, quello scappa sghignazzando, per poi venire rincorso.

Rido di gusto, alzandomi da terra e accomodandomi nello spazio appena liberato. Mi appoggio al bracciolo del divano, stendendo le gambe fino a farle incrociare con quelle di Lil. - Mi dai un cuscino?

- No.

Faccio serpeggiare una mano fino alla sua caviglia, minacciandola di farle il solletico. - Necessito un cuscino. - e la mia morsa sulla caviglia si fa sempre più insistente.

Lei squittisce, dimenandosi un po'. - Va bene! Va bene! - concede, ma non prima di avermi lanciato il cuscino con tutta la forza che possiede.

Mi schermo con le braccia per pararmi dal colpo. - Aiuto...! - Ridacchio e afferro il cuscino, mettendomelo poi sotto la testa in modo da alleviare la posizione poco confortevole. - Questa cosa non va bene. Io ti regalo i fiori e tu me le dai di santa ragione.

- Sei una melodrammatica. - Mi sfotte. - Guarda che questo era un gesto di affetto.

- Va bene. - Condiscendo. - La prossima volta però voglio un abbraccio.

- Vabbè, dài. Fammi sentire un po'. - fa segno di darle una cuffietta.

- Aspetta, mi avvicino. - Mormoro e cambio posizione, stando attenta a non far ingarbugliare il filo delle cuffiette. - Fammi un po' spazio... - e mi posiziono, anche se un po' scomoda, sulla schiena, spalla a spalla con Angela. Mi spingo più verso l'interno, schiacciandola un po' contro l'imbottitura dello schienale, così da avere certezza di non cadere per terra come una pera.

- Grazie. - e chiude gli occhi.

Di passaggio, Dustin mi guarda insistente con un sorrisetto malizioso stampato sulle labbra, fermandosi anche nel mezzo della stanza.

- What? - mimo con le labbra.

- Niente. - fa il finto tonto per poi tornare a farsi i fatti suoi.

- Che vuole Dustin? - domanda Angela, facendomi sobbalzare.

- Scusa tu non stavi dormendo?

- La tua musica mi fa venire il mal di testa. - e mi ridà la cuffietta.

La riprendo, ridendo di gusto e la spingo ancora un po' per gioco, sistemandomi nel divano. - La mia musica è bellissima.

YELLOW PERSON [LIL JOLIE] #Amici23Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora