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note: CIAO BELLX BUONE FESTEEEEH


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Oggi ho incontrato la Pettinelli e abbiamo parlato di come dovrei affrontare il compito. Ho apprezzato il suo punto di vista, e ne farò tesoro, con la speranza che sia possibile mantenere questo rapporto di disponibilità anche nei compiti a seguire. La mia proposta di aggiungere un balletto è stata accettata, per cui in seguito ho incontrato alcuni professionisti per parlare di come sviluppare la coreografia.

In sostanza, abbiamo tenuto conto del fatto che non sono allenata, e soprattutto che non ho fiato abbastanza da poter sostenere canto e ballo insieme. Quindi i movimenti saranno di facile esecuzione e poco bruschi, in modo da non mettermi troppo affanno. Ciccia fuori anche l'idea di eseguire la coreografia con i tacchi, così da camuffare meglio l'essenzialità del movimento. Non mi oppongo affatto, ma un po' mi imbarazza pensare di dovermi esibire con dei tacchi alti.

Oltre al compito, uno degli altri pensieri è la cover per la gara. Stavolta me la rischio, portando di nuovo lo tesso genere della scorsa puntata, rielaborando un pezzo amatissimo da tutte le generazioni. Voglio rischiare, perché probabilmente Rudy storcerà un po' il naso vista la ridondanza, ma dalla scorsa puntata mi porto dietro un certo senso di insoddisfazione. Se la scorsa volta ho potuto dare il 70%, questa volta voglio provare a darne il 90%.

Adesso, però, mi dico che devo smetterla di pensare troppo, quindi mi concentro sui tasti del piano che sfioro con le dita. Da quando ho sbloccato la paura del pianoforte, non riesco più a separarmene. Almeno una volta al giorno devo pigiare anche solo un tasto, giusto per sentirne il suono. Comincio a suonare un motivetto che da qualche ora mi ronza nella testa e a cui non riesco a smettere di pensare. La melodia che mi sta facendo letteralmente impazzire è Halloween, dall'omonimo film. Chissà, magari suonandola riuscirà ad uscire dalla testa come per magia.

- Deve morire qualcuno?

Tremo spaventata, portandomi entrambe le mani al cuore che minaccia di schizzarmi via dal petto. - 'Rcamadò...! - esclamo, guardando Angela che a sua volta mi fissa con aria divertita. È pure vero che quando la guardo mi fa venire il batticuore, e però così mi sembra un po' esagerato!

- Scusa, non ti volevo spaventare... - si scusa, ghignandosela lo stesso.

- Non ti preoccupare. Stavo solo per tirare le cuoia. - esagero, poi le faccio segno di sedersi.

- Ci stai sempre appiccicata. - Osserva. - Allora ho fatto una cosa buona.

Non so bene che rispondere, perciò non dico niente. Semplicemente sovrappongo una mia gamba sulla sua, suonando la prima nota che mi capita a tiro. Jolie mi poggia una mano sulla coscia, seguendomi a ruota con un'altra nota. A turno pigiamo i tasti del piano, creando una melodia sconclusionata e talmente ridicola che non riusciamo a trattenere le risate. Ci scambiamo uno sguardo complice, e io non posso fare a meno di imbambolarmi osservando ogni dettaglio del suo viso. I suoi occhi grandi ed azzurri, contornati da quelle ciglia nere che sfarfallano ogni qualvolta sbatte le palpebre, mi rapiscono in una sorta di trance. Guardo brevemente le sue labbra, e per qualche istante penso a come sarebbe darle un bacio. Per fortuna la mia chioma vistosa distoglie l'attenzione da più o meno qualsiasi cosa, perché credo di essere arrossita.

Di persone belle ne ho viste, in giro, ma lei possiede qualcosa che non ho visto mai addosso a nessuno. Lei col suo sguardo riesce a parlarmi, anche senza proferire parola. Proprio come adesso. Le sopracciglia leggermente corrucciate, come a volermi chiedere "che c'è?". Io le faccio spallucce, perché non c'è niente. O meglio, nel mio cervello c'è di tutto, ma non mi sognerei mai di dirle cosa ho appena pensato. Almeno non ora. In futuro, chissà. Vedremo.

YELLOW PERSON [LIL JOLIE] #Amici23Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora