Capitolo Quattro: Chi Ha Invitato La Secchiona?

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A questo punto sono disperata.

"Quindi quale sarà?" Mi chiedo con la voce di un conduttore di un game show. "Outfit numero uno? Outfit numero due? O outfit numero tre?"

Salto al lato opposto rispetto a quello dov'ero. Mi gratto il mento e batto i piedi a terra, come se ci stessi riflettendo su.

"Non lo so. Sembrano tutte buone scelte. Non riesco a scegliere."

Me lo immagino già. In prima pagina: Ragazza Che Parla Da Sola Rinchiusa In Manicomio. Ma finché non sarò condannata a un posto come quello, devo scegliere il mio outfit. Ogni outfit è diverso a modo suo, con diverse combinazioni. Jeans con un bel top, pantaloncini con un altro bel top, e una gonna con un bel top. Ho un bel top. C'è una quarta scelta di un vestito, ma penso sia meglio scegliere altro. Quindi forse la gonna e l'outfit numero due sono fuori.

Mi siedo sul letto e fisso i vestiti. I ragazzi della mia scuola hanno sempre fatto del mio senso dello stile una delle ragioni per prendersi gioco di me. Non è che abbia dei pessimi gusti. Riconosco un buon modello quando lo vedo, cos'è alla moda e cosa no. So quali sono buone combinazioni per un outfit, e gli accessori che potrebbero abbinarsi con esso. Ma anche se ne fossero consapevoli, non avrebbe importanza. Troverebbero sempre modi per insultarmi, anche se non fossero veri. Quanto sono grassa anche se non lo sono, quanto sono brutta anche se non lo sono, intendo ai miei occhi, e quanto sono intelligente- Oh aspetta, lascia stare, non mi importa. Quindi indosso vestiti semplici, principalmente dei jeans e una maglietta, qualcosa che non mi dispiacerà se si sporcherà se cadessi sul pavimento o se accidentalmente mi versassero del cibo addosso. Quindi è una sorta di ciclo. Loro mi maltrattano, io indosso vestiti semplici, e loro mi maltrattano per questo.

Ma forse questa per me è un'opportunità per dimostrarglielo. Per provare che si sbagliano e che ho senso dello stile. Lo sguardo sulle loro facce quando vedranno che ho un outfit migliore del loro. Sorrido, oh quando arriverà il momento... getto via gli outfit dal letto e prendo qualcosa dall'armadio. Ragazze, avete presente quando avete quell'outfit che pensate sia perfetto e resterà sempre dov'è, o lo conservate per un'occasione speciale? Beh io ho quello perfetto.

Sento un rumoroso beep fuori casa.

"Naomi! C'è una macchina fuori che ti aspetta!" Grida mia madre dal piano di sotto.

Spalanco gli occhi, sono i ragazzi. Mi blocco, non dovrei essere così emozionata. O forse dovrei. Hanno mantenuto la loro promessa e sono passati a prendermi. Da come mi trattano a scuola, mi aspettavo che mi dessero buca. Ma ad ogni modo sono qui, e mi stanno aspettando.

"Arrivo!"

Sfreccio fuori dalla mia stanza e mi precipito giù per le scale.

"Oh Naomi, adoro i tuoi vestiti!" Tuba mia madre.

Sorrido. "Davvero?"

Guardo il mio outfit. Sarà una serata fredda, quindi ho deciso di indossare dei jeggings a pinocchietto, che sono jeans e leggings. Li ho accoppiati con un top bianco di pizzo un po' largo nella parte superiore, che mi scivola sulle spalle fino a metà manica. Sotto ho indossato una maglia con un colore che contrasta quello semplice del mio top.

"Sì, adesso vai a divertirti. Torna per le 10, va bene anche se torni più tardi. Però chiamaci."

"Okay. E fate qualcosa adesso che sono fuori." Dico, prima di aggiungere. "Ma niente che mi traumatizzerebbe a vita. Solo una cena o qualcosa del genere."

I miei genitori si scambiano uno sguardo, uno sguardo strano e malizioso. Poi mi riguardano.

"Okay cara, ciao!"

The Good Girl's Bad Boys: The Good, The Bad, And The Bullied (traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora