Capitolo Sessantasei: Non Ti Biasimo

2.9K 179 66
                                    

SUGGERIMENTO: prima della lettura di questo capitolo, vi consiglio di rileggere almeno per sommi capi il Capitolo Cinquanta.

*****

Sono uscita fuori a prendere la posta.

Dopo che siamo andati via dal ricevimento, Bennett ha rubato la limousine a Bentley e ci ha accompagnati a casa. Ci ha promesso di restituirci i nostri pigiami che abbiamo abbandonato nel suo appartamento quando ne avrà occasione. Jordan aveva proposto di andare a mangiare qualcosa insieme, sperando di rallegrare un po' Bennett, ma lui ha rifiutato dicendo che fosse tardi e che saremmo dovuti andare a dormire. Ero preoccupata per il vestito perché ovviamente non è mio, ma Bennett mi ha detto che posso tenerlo, probabilmente perché lui non vuole averne niente a che fare e perché non potevo togliermelo e restituirglielo nella limousine. Adesso è appeso nel mio armadio, e non ho intenzione di indossarlo a breve anche a causa del senso di colpa che provo per averlo tenuto.

Devo ammetterlo, non ho dormito molto ieri notte, nella mia testa si ripetevano gli eventi della serata. A un certo punto però devo essermi addormentata perché mi sono svegliata con i miei genitori che mi urlavano di alzarmi per andare ad aprire i regali. Abbiamo aperto i regali, sia quelli che ci siamo fatti a vicenda sia quelli che ci sono arrivati dai nostri familiari. Poi abbiamo controllato la trappola che avevamo preparato per Babbo Natale e abbiamo scoperto che ancora una volta non è caduto nell'inganno ed è riuscito a scappare.

Avremo più fortuna l'anno prossimo.

Dopodiché sono uscita di casa a prendere la posta per controllare se ci fosse qualche cartolina arrivata in ritardo da parte di qualche membro della famiglia. Speravo di trovare qualche biscotto o dei soldi appositamente per me nelle cartoline. Una volta uscita fuori, ho ritrovato tutto il giardino coperto da uno strato di neve. Prima che potessi reagire, mia madre mi ha superata correndo e si è buttata nella neve mentre mio padre usciva con delle coperte in mano. Dopo che mia madre è rientrata per bere della cioccolata calda, le ho promesso che avrei fatto gli angeli nella neve insieme a lei una volta che fosse tornata alla sua temperatura corporea normale. Poi sono tornata alla cassetta della posta e ne ho tirato fuori un paio di lettere.

Mentre rientravo in casa con l'odore di cioccolata calda a darmi il benvenuto, ho dato uno sguardo veloce alle lettere e ho notato che una era indirizzata a me e non alla famiglia Lorraine come le altre. Curiosa, ho aperto la busta e ho tirato fuori la lettera contenuta al suo interno. Ho letto ogni parola, ogni frase, ogni riga sempre più veloce. Senza rendermene conto stropicciavo il foglio man mano che leggevo. Mi sono fermata alla fine della lettera, l'ho ripiegata e sono entrata in casa per bere la cioccolata calda.

Adesso è sera, sono quasi le nove, e ciò significa che mi ci sono voluti circa 30 minuti per arrivare a Valley Park prendendo solo un autobus e percorrendo il resto della strada a piedi. Inizia a nevicare leggermente, ma non mi dà fastidio. Mi sono assicurata di indossare degli abiti adatti alle condizioni climatiche: un cappotto nero stile marina, un paio di jeans scuri, un paio di anfibi e una sciarpa rossa abbastanza grande da coprirmi la metà inferiore della faccia. Mi si appannano gli occhiali a causa del freddo, quindi di tanto in tanto sono costretta a strofinare le lenti con una manica per vedere bene.

Finalmente giungo sul posto, proprio al centro del parco. Aspetto per un paio di minuti strofinandomi le mani e provando a riscaldarle alitandoci sopra, il mio respiro sembra una nuvola di fumo. Non posso fare a meno di fare finta di fumare per qualche secondo prima di tornare a riscaldarmi le mani. Non so da quanto tempo sono qui, so solo che sono qui da abbastanza tempo da voler andare via. Sto per andare via per provare a prendere il prossimo bus per tornare a casa, ma una voce mi ferma.

"Non pensavo che saresti venuta."

Mi fermo e un sorrisetto si forma sul mio viso. Mi giro e stringo gli occhi verso di lui.

The Good Girl's Bad Boys: The Good, The Bad, And The Bullied (traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora