Capitolo Venti: Ci Hanno Seguiti

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"Dite che possiamo seminarle se giriamo qui?" Ci chiede Bennett.

"Bennett!" Lo rimprovero.

"Sto scherzando," Mi assicura, poi mormora a bassa voce, "è quello che direi se non fossi davvero serio."

"Che cos'era quello Bennett?" Gli chiedo.

"Niente Naomi." Risponde.

Controllo con lo sguardo lo specchietto laterale visto che sono seduta avanti. La Volkswagen Bettle rosa ci sta ancora pedinando, ci segue mentre le portiamo alla tavola calda di cui stavo parlando. So per certo che Bennett ha davvero provato a seminarle un paio di volte sterzando all'improvviso o facendo delle inversioni ad U. Ma la macchina è restata sempre sul nostro percorso senza perderci. Ho superato la tavola calda molte volte quando passeggiavo per la città. Ha aperto qualche mese fa, credo durante l'estate. Avevo visto l'insegna del menù giornaliero che era appesa fuori dalla finestra. Sembrava un buon posto dove mangiare, ma non ho mai avuto la possibilità di provarlo. Sorrido per quanto sia stata furba a dire loro dove mangiare.

Non vedo l'ora di essere lì. Scommetto che ci divertiremo. Parleremo, faremo conoscenza, forse staremo anche insieme a scuola. Le ragazze diventeranno mie amiche. Usciremo insieme, faremo compere al centro commerciale, parleremo al telefono, faremo dei pigiama party. E anche i ragazzi saranno loro amici. Non vedo l'ora di-

Che sto pensando? Ho dimenticato che queste sono le stesse che mi maltrattano in continuazione a scuola? Gli insulti, i soprannomi, gli scherzi mi tornano in mente come un'onda. I brutti ricordi delle parole, le risate, le spinte. Aggrotto le sopracciglia. So che sono le mie bulle, non dovrei fidarmi di loro, non dovrei essere d'accordo con tutto questo, non dovrei essere così felice di mangiare con loro ricordando tutte le volte che si sono "per sbaglio" scontrate con me, facendomi cadere il pranzo addosso. Ma questa è la debolezza dei ragazzi impopolari, loro vogliono, desiderano di diventare popolari. Succede a tutti, popolari o meno. I ragazzi impopolari desiderano l'occasione di essere conosciuti, di avere amici, e faranno qualsiasi cosa per ottenerla. La stessa cosa vale per i ragazzi popolari, sicuri di esserlo già. Ma vogliono restare popolari o diventarlo di più, e faranno qualsiasi cosa per ottenerlo. È divertente quanto abbiano in comune i ragazzi popolari e impopolari.

Quindi lo stesso vale per me. So che non dovrei essere in combutta con queste persone. So che non dovrei neanche essere vista a parlare con loro. Ma non posso perdere quest'opportunità. L'opportunità di diventare popolare, l'opportunità di non essere maltrattata, o semplicemente l'opportunità di essere normale. Voglio quest'opportunità, chiunque al mio posto lo vorrebbe. Se i tuoi nemici popolari ti dessero l'occasione di diventare popolare, la coglieresti? Se no, lascia che la colga io per te.

"Ancora non riesco a credere che stiamo andando in qualche tavola calda quando eravamo a pochi centimetri dall'area ristoro," Si lamenta Jordan.

"Lo so, quelle ragazze hanno qualcosa che non va." Concorda Declan, è la prima volta.

"Non hanno niente che non va," Gli dico. "Hanno le loro ragioni. Devono essere state al centro commerciale così tante volte che non vogliono più mangiare quella roba."

"Ma io volevo mangiare quella roba," Dice Jordan. "Da quello che hai detto sul cibo ero pronto a mangiare come se non ci fosse un domani."

"Anche io volevo mangiarla," Ammetto. "Ho sentito che c'è una cosa chiamata pizza ripiena e-" Mi interrompo e scuoto la testa. "-Ma forse è una buona idea provare qualcosa di nuovo. Voi ragazzi praticamente vivete di pizza, è meglio provare qualcosa di diverso."

"Spero solo che la tua tavola calda abbia del cibo all'altezza di Jordan," Dice Jordan mentre si accarezza lo stomaco che brontola.

"È quello laggiù," Dico a Bennett, indicando il piccolo ristorante al lato della strada.

The Good Girl's Bad Boys: The Good, The Bad, And The Bullied (traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora