Capitolo 8☆

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"Da dove comincio?!" Dissi camminando per le strade di Palm Springs.
Il radar mi diceva di andare a nord così iniziai a correre verso nord. No, ora mi indicava l'est. Mi fermai e corsi invece a est... no no, ora a sud... ora di nuovo a est... ma insomma!
La persona che aveva la pietra era in continuo movimento!

Ma non può stare fermo?! Non riesco a inseguirlo così!

Mi lasciai condurre dal radar, anche se continuava a cambiare direzione. Ad un certo punto si fermò, quindi anche la pietra si era fermata.
Mentre correvo non guardavo dove andavo quindi capitai in un posto che, anche guardando la cartina, non riuscivo a localizzare.
Ero affaticato dalla corsa, avevo fame, sete e mi ero perso. Può andare peggio di così?
Mi girai alla mia destra e vidi un bar. Non era ne troppo grande ne troppo piccolo. Era uno di quei locali che si vedono nei film. Aveva la porta in vetro e tutto il locale, invece dei muri, aveva delle grandi finestre sempre fatte in vetro che andavano dal pavimento al soffitto, apparte in alcune parti dove c'erano pilastri naturalmente fatti di mattone.
Entrai, avevo fame. Certo, erano le 13! Avevo camminato per due ore di continuo.
I tavolini erano vicino alle finestre e per sedie c'erano delle poltrone che giravano attorno al tavolo da tre lati. Mi sedetti in uno dei tavoli centrali.
Non so per quale motivo presi la pietra e la iniziai a rigirare fra le mie mani.
Era strano, fra tutti i miliardi di persone che ci sono in questo mondo solo quattro sono state scelte, fra cui io ero uno di loro. Quale sarebbe stato il mio, il nostro compito una volta riuniti? Chi sono le persone che sto cercando? Ragazzi come me? Sarei riuscito a fare amicizia con loro? Oppure ci saremmo evitati, e avremmo collaborato solo per finire in fretta la missione?
Mentre pensavo a tutto questo una voce femminile mi distrasse.
Mi girai e in contemporanea posai di fretta la pietra in tasca.
"Buongiorno signore, benvenuto alla Italy House. È la prima volta che viene?" Chiese una cameriera.
Era una ragazza giovane, poteva avere la mia età. Aveva i capelli neri e un paio di occhi verdi chiarissimo.
"Ecco... si..."
"Capisco. Ha scelto cosa ordinare?"
"Veramente..."
Mi girai a guardare il menù. Non lo avevo neanche toccato o avuto pensiero a guardarlo.
"Ehm...mi porti il piatto del giorno, per favore"
"Lasagne al forno quindi?"
"Mmm...sì vanno bene" risposi
"Bene arrivano subito" disse la ragazza allontanandosi.
Capii che questo era un locale all'italiana. Insomma, il nome, il menu, le bandiere italiane e le foto dei monumenti più famosi italiani lo facevano capire subito.
Ripensandoci...L'Italia è dappertutto! Mi perseguita!
Circa mezz'ora dopo la ragazza tornò con un vassoio di lasagne e una bottiglia d'acqua.
Mangiai in fretta. Appena finito rimasi un po nel locale, tanto non avevo niente da fare...apparte cercare e ricercare quella persona.

Mmm...Italia...potrei fare un video in questo ristorante e poi inviarlo ai miei, per fargli credere che sia veramente in Italia..........Sì è un'idea grandiosa!

Presi il cellulare e misi la telecamera. Iniziai a fare il video fingendomi di essere davvero in Italia.

Appena finii di fingere e staccai la fotocamera si avvicinò la cameriera di prima per prendere il vassoio che avevo ancora sul tavolo.
"Far credere ai genitori di essere in un posto mentre si è in un altro. Scappatina da casa?" disse ridendo
"Beh, in un certo senso" risposi ridendo anche io.
All'improvviso suonò l'orologio. Misi la mano sopra ad esso per zittirlo un po.
Presi dei soldi e li lasciai sul tavolo alzandomi.
"I-i-io vado il cibo era buono arrivederci!" Dissi con un sorriso come se non fosse successo niente.
Mentre correvo fuori sentii il rumore di qualcosa che cadeva ma non ci feci caso. Andai nel retro del ristorante, lì era poco transitato.
Sullo schermo lessi una scritta: CG

C...G? Che sarebbe?

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