Capitolo 23.

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PARLA  ALEX


"no lasciatemi, non voglio andare, non voglio andare"

apro di scatto gli occhi e vedo Elly rivolgersi a delle infermiere, ha le guance rosse, i capelli scombinati e gli occhi socchiusa da cui escono delle lacrime, la voce le trema come del resto il suo intero fragile corpo, mi distrugge e stupisce vederla così, è impressionante vederla così fragile e debole agli occhi del mondo e sapere che in realtà in quel piccolo corpo c'è una forza sovrumana, la forza di chi ha sempre lottate e che continua a lottare nonostante ci voglia più coraggio di quanto lei non ne abbia mai avuto.

"ma dobbiamo andare signorina, è il suo turno"

mi alzo in piedi ed Elly si catapulta tra le mie braccia, stringendomi, io ricambio l'abbraccio e con una mano le accarezzo i capelli, inizio a dondolare da una parte all'altra per tentare di calmarla, mi fa male essere consapevole che questa potrebbe essere l'ultima volta che ci stringiamo.

"ho paura"

"ci sono io qui con te, andrà tutto bene"

le dico e lei annuisce andando a sdraiarsi sulla barella, aiuto le infermiere a trascinarla fino alla sala operatoria, poi rimango fuori e mi siedo su una di queste scomodissime sedie blu, aspettando.

Dopo un'ora finalmente un'infermiera esce dall'enorme porta plastificata in grigio

"scusi signorin-"

"non c'è tempo"

mi liquida per poi correre dritta d'avanti a se, pochi secondi dopo torna con un dottore e delle sacche di sangue

"che cosa cazzo sta succedendo?"

"non c'è tempo"

mi ripete l'infermiera

"ma vaffanculo"

mi ignorano e rientrano nella sala operatoria, cosa sta succedendo?

dopo circa mezz'ora il dottore entrato poco fa esce lentamente

"dottore cosa è successo?"

"l'intervento è andato bene"

sospiro

"ma..."continua lui

"ma?"

"ha perso molto sangue, c'è qualcosa che non ci quadra, è entrata in coma, se non si sveglia potrebbe entrare in pericolo di vita"

"cosa cazzo mi sta dicendo?"

"dobbiamo solo sperare figliolo, da adesso in poi è lei che dovrà fare tutto, dovrà lottare ed essere forte, ma tu puoi aiutarla dandole degli stimoli"

"che tipo di stimoli?"

"canzoni, voci, ricordi, qualsiasi cosa, ma le basta davvero poco per non risvegliarsi più"

mi si ghiaccia il sangue nelle vene, rimango fermo a fissare la sedia blu di fronte a me, immagini di una vita futura con Elly iniziano a sbiadirsi di fronte i miei occhi, 

se lei non si risveglierà...non potrò più sentire il suo profumo,

 perdermi nei suoi occhi color nocciola, 

sentire premute alle mie le sue labbra calde e morbide, 

vedere le sue piccole lentiggini , 

sentire il suono della sua risata, 

il suono della sua voce mentre canta o anche quando parla semplicemente, 

non potrò più sentire i suoi capelli morbidi strusciarmi contro il mente mentre mi abbraccia, 

non potrò più sentire le sue piccole braccia che mi stringono, 

non potrò più intrecciare le nostre dita o le nostre gambe, 

non potrò più addormentarmi con il peso ed il calore del suo corpo sul mio, 

che aderiscono perfettamente quasi come per fondersi, 

non sentirò più il suo cuore battere allo stesso del ritmo del mio, 

non sentirò mai più i nostri cuori così vicini da diventare quasi una cosa sola, perchè infondo è questo che siamo, due metà di un cuore, 

se non si risveglierà non potrò avere più lei.

No, non permetterò che questo accada,

no, questo non succederà, lei è forte, lei combatterà e vincerà.

ad un tratto la porta della sala operatoria si apre mostrandomi una barella, su di essa c'è lei, con gli occhi chiusi e la pelle pallida, i capelli ancora spettinati ed il viso spento, che non trasmette nessuna emozione al di fuori della tranquillità...sembra così tranquilla...spero che lo sia veramente....deve solo resistere, deve solo combattere quest'ultima volta.



ANGOLO  AUTRICE

Lo so lo so, in capitolo è corto...scusate ma...boh volevo distaccare le due parti, 

un commentino? *faccia da cagnolino bastonato*

baeee

un piccolo segretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora