Capitolo 12.

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INCUBO DI ELLY.......


Io e papà siamo appena andati a prendere il gelato, io ne ho preso uno enorme alla fragola, papà in macchina mi ha fatta sedere d'avanti per controllare che non mi sporcassi, si arrabbierebbe moltissimo se sporcassi la sua nuova macchina o il mio vestitino di fragola, lui si gira un attimo verso di me e io gli sorrido, poi torna a guardare attentamente la strada, è molto bello il mio papà, ha i capelli gialli e gli occhi blu, ora è tanto concentrato a guardare la strada, non vuole fare incidenti, si sente una bella canzone e per strada non c'è nessuno,è tutto tranquillo, ad un certo punto vedo una luce fortissima e un rumore bruttissimo, è tutto buoi e mi fa male la spalla, apro gli occhi e papà è affianco a me, immobile, con gli occhi aperti.

"P-papà" non risponde.

"Papi" ancora niente.

"Papino mio che hai?" inizia ad uscirgli del sangue dalla testa, gli accarezzo il viso... La sua pelle è fredda e bianca, Inizio a scuoterlo un pochino, forse è tanto stanco e sta dormendo, ad un certo punto sento dei rumori...i rumori di un ambulanza e della polizia.

No.

Ho visto questa cosa in un film.

NO.

Non può essere successo anche al mio papà...

LUI NON È MORTO!!! Inizio a piangere, non è il momento di fare la bambina, lo so, ma è più forte di me, non riesco a smettere, mi rannicchio sul sedile, abbraccio le mie ginocchia e abbasso la testa, sto tremando ma non mi importa, continuo a piangere, sento qualcuno che mi prende in braccio, ma io continuo a piangere, è un signore, lo capisco perchè ha le braccia grandi, mi tiene appoggiata al suo petto ma poi mi tira un po più indietro mentre cammina, in modo che possa guardarlo, è tutto nero, vedo solo il suo sorriso e gli occhi... Sono blu come quelli di papà...sono come quelli del mio papino che ora non c'è più.... Ma cos'ha dietro? Sono...ali? Sembra un angelo, sono grandissime queste ali, sono grandi e bianche, ne prendo una piuma, mi viene da sorridere e lo faccio, sorride anche lui e mi stringe forte, lo abbraccio anche io lasciando cadere la piuma a terra, nel buio, guardo lontano e...vedo la macchina di papà, è tutta rotta, ma l'altra macchina è di.....mamma!! È lì inpiedi, sta piangendo verso un grande lenzuolo bianco con la forma strana, inizio ad urlare

"MAMMA , MAMMA, MAMMINA SONO QUI"

ma dalla mia bocca non escono suoni, inizio a scalciare, tremo più di prima, l'angelo mi stringe più forte

"sshhh...va tutto bene piccolina"

mi accarezza, mi calmo al contatto, ha le mani grandi grandi.

Rialzo gli occhi in direzione di mia mamma e la vedo ridere,

perchè ride?

papà non c'è più e lei ride, la vedo avvicinarsi al corpo pallido del mio caro papino mentre prende un coltello dalla sua borsa color porpora che porta sempre con se mi guarda dritta negli occhi e un pizzico di speranza mi balena nella mente, ma scompare subito quando la vedo affondare il coltello nel petto di mio padre, riprovo ad urlare, e magicamente questa volte la mia voce esce, più squillante che mai, il mio è un grido disperato e seguito da tante lacrime mentre mia madre, la donna che mi ha cresciuta con così tanto amore continua a ridere bevendo da una bottiglia di alcool,sento il forte odore di vodka entrarmi dentro le narici, ho sempre odiato quell'odore, è segno di tristezza e pazzia per me, provo così tanto odio verso di lei, si la odio, l'angelo mi abbraccia forte e quasi riesco a sentire il suo odore.

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