Un altro mondo

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Oggi io e la mamma siamo al mercatino che fanno ogni fine settimana a Eclipse. Entriamo in uno stretto sentiero occupato da una lunga fila di bancarelle per abbigliamento e altre di cibo. Camminiamo fianco a fianco mentre lei guarda dritto per cercare qualcosa di interessante, io mi perdo a guardare delle caramelle gommose che sono esposte lungo i banconi. Di tanto in tanto mia mamma mi butta un'occhiata per non perdermi di vista ma è talmente concentrata a guardare i vestiti di fronte a lei che non si è accorta che mi sono allontanata. Corro subito prima a destra e dopo un tratto a sinistra e finalmente arrivo ai banconi stracolmi di frutta, i miei occhi si illuminano appena vedono un gruppo di fragole rosse raccolte in una cassa di legno. Mentre il negoziante è distratto nel parlare con altre persone allungo subito una mano e prendo due fragole. Prima di allontanarmi del tutto mi guardo in giro e sembra che nessuno mi abbia notata nel mentre mi avvicino a un albero per sedermi e gustarmi le fragole. << Sai che non dovresti stare da sola piccoletta?>> sobbalzo dallo spavento e accanto a me vedo un uomo giovane con indosso un maglioncino beige e pantaloni neri. Mi affretto ad alzarmi e indietreggio di un passo terrorizzata << Sei davvero adorabile, come ti chiami?>> richiudo in un pugno l'ultima fragola e scuoto la testa. Sento dei passi che si avvicinano << Evelyn? Dove sei?>> mi giro e trovo mia madre che urla il mio nome. Noto che l'uomo è scomparso nel nulla ma al suo posto a terra c'è una piuma nera, che sia di un corvo? Ma è troppo grande per essere quella di un corvo.

Dopo buoni 10 minuti esco dal bagno pronta per affrontare un nuovo giorno, Alisia è seduta nel letto che finisce di mettersi le scarpe. Dei rumori attirano la mia attenzione, sono metallici e forti da fare eco in tutta l'Accademia, mi affaccio alla finestra e vedo che nel giardino sono disposti sia a destra che a sinistra i soldati ordinatamente nelle file lasciando spazio al centro. << Alisia per caso sai se c'è qualche evento speciale?>> si alza dal letto e mentre si sistema la gonna dice << Mmm fammi pensare. Forse dovrebbero arrivare le sacerdotesse.>> La notizia mi fa battere il cuore tanto da destabilizzarmi << Come le sacerdotesse?>> << Si loro vengono periodicamente una volta al mese, per purificare la nostra Accademia e rinforzare le barriere che l'avvolgono oltre a renderla invisibile.>> << E perché ciò?>> mi guarda lanciandomi un'occhiataccia e dice << Mi sembra ovvio. È per non farci scoprire dai demoni, cerchiamo di allontanarli e confonderli in qualsiasi modo possibile e rendere l'Accademia più sicura.>> << Quindi sono davvero indispensabili.>> affermo. Alisia agguanta lo zaino e apre la porta << Mi sembri nervosa sta mattina o sbaglio?>> sospira e dice << L'idea di rivedere Keller non mi sta a genio. Ieri per poco non ho commesso un omicidio.>> Immaginare lei che prova a ferirlo mi fa ridere giusto un po' << Non dirai sul serio spero>> dico divertita. << Al 99% ti direi di no ma è più probabile l'1%, la mia pazienza è davvero suscettibile.>> Arrivate alla fine del corridoio entriamo in aula e vedo già il prof seduto nella cattedra intento a leggere un libro, io e Alisia lo salutiamo per educazione ma lui non sembra sentirci. Mentre passiamo in mezzo alle due file per andare nei nostri posti sento bisbigliare quel gruppo di ragazze in prima fila e guardarci ridendo. Cerco di ignorarle e mi siedo vicino al muro, Alisia viene accanto a me e trascina la sedia verso dietro per sedersi. << Non credi di potertela svignare così facilmente solo perché ieri ero andato alle lezioni dell'altra ala.>> << Che cosa vuoi Keller?>> chiede Alisia spazientita. << Non credo che il prof sarà contento di vederti seduta vicino a?>> mi guarda aspettando una mia risposta << Evelyn.>> dico schietta. <<Giusto, perdonami non mi ricordavo il tuo nome. Diglielo pure tu Evelyn che dovrebbe rispettare di più le regole.>> Alisia mi precede dicendo << Io le rispetto solo quando non ci sei tu. Con la tua presenza tutto è concesso.>> Michael sorride e dice << Attenta questa frase è un'arma a doppio taglio.>> L'espressione di Alisia da calma diventa furiosa e controvoglia si siede davanti a me accanto a Michael.

L'angelo è quiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora