Il potere della creazione

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Sono passate due settimane dopo quello che è successo al lago di loto, le lezioni sono ufficialmente finite oggi e domani si terrà la festa a casa di Michael. Tutti i ragazzi sono in fermento e felici di aver superato la prova finale per essere ammessi al prossimo anno, l'Accademia è affollata e tutti stanno festeggiando tra pic nic e balli euforici per inaugurare la fine dell'anno. Mentre tutti si divertono io mi ritrovo nella camera di Daniel seduta nel letto accanto a lui. Dopo aver scoperto che lui è diventato un ibrido hanno iniziato a manifestarsi vari sintomi, evidentemente non era passato molto tempo da quando nel suo corpo è entrato in circolazione il sangue demoniaco. Il primo stadio è l'incapacità di controllare l'emozioni specialmente quelle negative come la rabbia. Il secondo stadio si manifesta con un perenne mal di testa e dolori al petto, questo dolore fisico può portare la vittima alla pazzia. Proprio perché il sangue demoniaco è dannoso per l'uomo provoca questi dolori, talvolta sono così insopportabili che conducono fino all'ultimo stadio: il suicidio. Di solito l'ultimo stadio si manifesta in modi differenti dipende dalla persona, può grattarsi la pelle fino a squarciarsela quindi infliggere del male a sé stesso oppure compiere dei atti aggressivi facendo del male agli altri e quando i sensi di colpa lo travolgono si toglie la vita. Ma c'è un particolare ed è quello che spiega il motivo per cui gli ibridi diventano dei mostri servitori dei demoni. Se l'ultimo stadio viene affrontato in modo diverso dalla persona con sangue demoniaco quindi si ribella alla sua controparte malvagia non si toglierà la vita ma lentamente inizierà a trasformarsi in una creatura demoniaca. All'inizio sembrerà una persona normale con tanto di lucidità ma le sue forze inizieranno ad abbandonare il suo corpo per far posto a quelle di origine malvagia. Dopo di che inizierà una trasformazione fisica, il suo corpo diviene più grande e asciutto in modo che si intravedono le ossa, le sue mani avranno delle unghie affilate e lunghe e dei canini così grandi spunteranno fuori dal labbro. Il suo viso sarà irriconoscibile con occhi infossati e gli zigomi ben tirati e naturalmente perderà tutti i capelli, tutto questo è scritto in un libro trovato nella sezione speciale della biblioteca riguardante i demoni. Quando ho letto tutte queste cose ne rimasi scioccata pensando a ciò che Daniel avrebbe dovuto affrontare. Dopo quell'episodio al lago immagino che lui si trovi ormai all'ultimo stadio, come ho potuto constatare la mia magia riesce a contrastare la sua trasformazione come se fosse la luce opposta all'oscurità. In queste due settimane sono andata spesso a trovarlo per aiutarlo ma ancora non si è ripreso del tutto. Ora è sdraiato nel letto che respira affannosamente mentre il suo corpo è abbastanza caldo e fiacco, la sua temperatura corporea supera i 38 gradi e sembra aumentare a poco a poco. Il suo petto si alza e si abbassa in modo irregolare mentre i suoi occhi dischiusi iniziano ad aprirsi fino a incontrare i miei. Riesce a malapena a sorridermi non credo nemmeno che abbia le forze per mettersi seduto, sospiro forse un po' troppo forte perché lui mi guarda con un'espressione confusa. << Nessuno sa di questo vero?>> butto fuori tutto d'un fiato. Lui scuote la testa a malapena e mi sorride, un sorriso sincero con occhi che brillano di speranza guardano me come se fossi la sua salvatrice. Non so se sarò in grado di aiutare questo mondo, queste persone se sarò in grado di salvare anche me stessa. << Non penso che questo possa durare a lungo.>> dice con voce flebile susseguito da un forte colpo di tosse. << Shh, non parlare. Risparmia le energie, troverò un modo per farti tornare normale.>> La mia mente è succube dei miei stessi pensieri oscuri, piena di paure e incertezze. A volte vorrei non ascoltarla ma ho mille voci nella testa che mi parlano fino a non capire quale sia la vera realtà. A volte i pensieri sono così nocivi che ti portano a fare cose che non avresti mai pensato di fare ed eccomi qui immersa in una marea di problemi senza capire quale sia la fonte, l'origine. Ogni problema personale o meno ha sempre un'origine e solo quando riusciamo ad affrontarlo avrà una fine. Non voglio disperare, stare ferma non porta mai da nessuna parte, so che c'è la posso fare e c'è la farà anche Daniel, deve farcela. << Non posso perdere anche te.>> dico sottovoce più a me che a lui. Gli prendo una mano e l'avvolgo nelle mie accarezzandola dolcemente << Non mi perderai in qualunque caso, starò sempre con te Evelyn.>> Una lacrima silenziosa mi scende velocemente lungo il mio viso fino a cadere nella mia mano, Daniel alza con un po' di fatica il braccio e mi accarezza la guancia. << Me lo prometti?>> gli chiedo speranzosa, lui mi guarda senza dire niente.

L'angelo è quiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora