Non possiamo stare insieme

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<< Il consiglio degli anziani sta tradendo la sua gente dandola in pasto ai demoni tutto questo per proteggere il loro culo mentre noi c'è ne stiamo qui buoni sognando nel mondo delle favole aspettando la nostra morte già segnata? Tutto questo è assurdo Evelyn.>> mi dice Alisia con tono sarcastico. << E quindi Daniel è solo una delle tante vittime di questo sistema di merda creato dal preside e i nostri insegnanti?>> mi chiede Michael cercando di realizzare tutti questi fatti. << So che è difficile da digerire non è stato facile nemmeno per me, non sapevo nemmeno come comportarmi ma le cose stanno così.>> << Alisia ma allora i nostri genitori? Hanno sempre saputo tutto fin dall'inizio, loro fanno parte del consiglio degli anziani.>> Lei sospira e dice << A questo punto c'era anche da aspettarselo, non sono sempre stati così gentili con me è di loro natura essere egoisti e maligni.>> << Ma i miei no.>> dice sorpreso Michael. << Mi dispiace per te ma vorrà dire che i tuoi genitori hanno creato per te un perfetto mondo dei sogni per scostarti dalla vera realtà.>> gli dice Alisia con una punta di amarezza. Gli occhi di Michael sono sbarrati dalla rabbia e allo stesso tempo contrae la mascella cercando di allentare il nervosismo. << Devo parlare con loro.>> dice lui. << No! Non puoi.>> intervengo subito prima che lui possa dire qualche altra stupidaggine. << E perché no?>> << Dobbiamo mantenere un profilo basso e stare al loro gioco. Di certo se lo dicessimo a tutti non ci crederebbero e i vostri genitori smentirebbero tutto poi solo gli Dei sanno cosa ci faranno. Dovremo essere delle spie invisibili e soprattutto se vogliamo smascherarli dobbiamo trovare delle prove.>> << Si ma questo non aiuterà molto, la situazione lì fuori è più grave di quanto pensiamo. Smascherarli non risolverà questi problemi perché nessuno è d'aiuto, non c'è soluzione per scampare all'inferno. Non ha senso nemmeno provarci.>> dice Alisa con aria triste e abbattuta. Dopo pochi istanti di silenzio Michael se ne esce con un'idea abbastanza assurda << L'unica nostra speranza è trovare gli Dei.>> io e Alisia ci voltiamo incredule verso di lui ma lui ci guarda speranzoso e determinato. << Keller conosci per caso qualcuno che in questi cento anni abbia mai visto un Dio?>> << No ma... Noi potremo essere i primi.>> dice euforico. Alisia appoggia la mano in fronte e scuote la testa rassegnata << Non sappiano né dove sono né se esistano veramente, si dice che noi discendiamo da loro ma ciò non significa sia vero. Non ci sarà modo di arrivare a loro è solo una perdita di tempo, piuttosto preferisco fare tutto ciò che posso per godermi ogni singolo giorno prima di morire.>> << Alisia! Per favore cerchiamo di ragionare. Forse l'idea di Michael non sembra così assurda, pensaci, se noi riusciamo a trovarli saremo salvi. Non dovrai più alzarti la mattina con il pensiero che da un giorno all'altro potresti morire.>> Lei sospira e dice << Okay, vi assecondo in questa follia. Da dove iniziamo?>>

Sono seduta da più di un'ora davanti al tavolo cercando di capire cosa sto leggendo, mentre i miei occhi mi stanno per abbandonare a un sonno profondo. So che avrei dovuto cercare qualche informazione sugli Dei ma mi appoggio giusto qualche secondo così mi sentirò meglio. <<Signorina, state bene?>> alzo di scatto la testa per vedere di chi sia questa voce sconosciuta e mi ritrovo accanto a me un ragazzo alto con dei tratti chiari, occhi azzurri e capelli così chiari che risplendono come il sole. Non l'ho mai visto in giro, chissà chi è. <<Oh sì sto bene. Sono solo un po' stanca.>> il ragazzo continua a fissarmi e questo mi crea un leggero imbarazzo. << Che stavi cercando qui in biblioteca?>> istintivamente abbasso gli occhi sul tavolo e guardo il libro accanto a me. << So che potrebbe essere assurdo o folle ma stavo cercando di saperne di più sugli Dei. Sai tutti li venerano e adorano ma mi chiedo se mai qualcuno ne abbia visto uno veramente e quindi eccomi qui. Tu invece?>> Lui mi rivolge uno sguardo serio e si abbassa leggermente << Io sono qui per parlare con te Evelyn.>> subito il mio corpo diventa teso sentendo pronunciare il mio nome. << No non spaventarti per favore, sono qui in segno di pace.>> si abbassa facendo un inchino mettendo un braccio dietro la schiena. Lo guardo ancora un po' scettica ma lo lascio continuare <<Arriviamo dritti al dunque, quando il mondo inferiore si scontrerà con quello umano i demoni avranno accesso al mondo celeste. Questo non deve accadere, tu sei l'unica che ha il potere per sovrastare l'oscurità che sta per abbattersi sul vostro mondo. Se le porte dell'inferno dovessero aprirsi la razza umana verrà sterminata e gli Dei saranno in pericolo.>> <<Aspetta, aspetta. Quindi gli Dei esistono veramente?>> << Gli Dei sono assopiti in un sonno eterno da millenni e da quando i demoni hanno raggiunto le terre di Astria il loro potere ha iniziato ad aumentare. In ogni strega risiede una piccola percentuale di magia divina che è collegata agli Dei e loro se ne cibano per diventare sempre più forti. Non c'è più tempo devi fermarli prima che di questo mondo non rimanga più niente.>> Queste parole mi ricordano molto quelle di Eterea ma lei non mi ha mai fatto accenno agli Dei. << Tu conosci Eterea?>> il suo viso si tramuta in un'espressione sorpresa e si avvicina a me << Sai chi è? Dimmi dov'è! Caspita non si è mai fatta vedere dopo tutto questo tempo, ho bisogno di parlare con lei. Puoi aiutarmi?>> Di fronte a questa domanda rimango un po' perplessa soprattutto perché non capisco il legame tra questo ragazzo ed Eterea. << Io non so...>> improvvisamente sta diventando tutto sfocato e la sua figura diventa sempre più lontana. << Evelyn, ci rivedremo presto!>> mi urla il ragazzo prima di svanire del tutto. In questo istante mi rendo conto che vedo tutto buio e ho il viso appoggiato alle braccia davanti a me. Apro gli occhi e quando metto a fuoco capisco di essere ancora in biblioteca, sposto lo sguardo accanto a me e non c'è nessuno. Quindi era solo un sogno eppure sembrava così reale e tutte quelle cose che diceva il ragazzo sembravano vere. Non riesco proprio a capire mi viene difficile credere che sia frutto della mia fantasia, lui cercava di avvisarmi. Mi alzo di scatto e per sbaglio cade la sedia a terra creando un forte rumore e tutti si girano a guardarmi. Esco subito dalla biblioteca e presa dal panico corro per i corridoi dell'Accademia per uscire dalla porta principale e finalmente respiro aria fresca. Di questo passo diventerò pazza ne sono certa, senza accorgermi dove stavo mettendo i piedi vado a sbattere contro qualcuno tanto che l'impatto mi ha fa cadere a terra. <<Ahi! Che male.>> << Stai più attenta dove metti i piedi, fragolina.>> alzo lo sguardo e incontro due occhi neri come il buio. <<tra tutte le persone dovevo incontrare proprio te, che disgrazia!>> <<Una fortuna volevi dire.>> mi dice beffardo. << Potrei mai? Sei la sfortuna in persona, mi fai schifo.>> dico con tutto l'odio che provo nei suoi confronti. << Purtroppo per te dovrai vedere la mia faccia per il resto della tua vita.>> Si abbassa fino ad arrivare alla mi altezza e continua a dire <<Soprattutto perché quando domineremo questa Terra so che cercherai di ostacolarmi in ogni maniera. Ma bambolina, tu non hai speranze contro di me, ti do la possibilità di sottometterti come mia schiava e avrai la vita salva.>> dice sorridendo malignamente. << Ti piacerebbe. Non mi avrai mai. Preferisco la morte che stare sotto al tuo comando, demone.>>Mi avvicino minacciosamente ma lui sta fermo al suo posto per niente intimorito. << Tutto ciò che hai fatto per tenermi in vita da qualsiasi minaccia e tutte quelle volte che mi hai aiutato non contano niente per me. Lo sappiamo entrambi che volevi avermi solo dalla tua parte con l'inganno.>> <<Con l'inganno o meno ti avrò lo stesso, non puoi sottrarti al gioco crudele del destino a cui fai parte.>> Bruscamente lo afferrò per la maglietta tirandolo verso di me e gli dico << Non osare fare un passo falso perché se provi a fare del male a qualcun altro ti ucciderò e non avrò pietà.>> <<Non hai mai fatto del male a nessuno e pensi di uccidere me? Pensi di riuscire almeno ad affrontare tuo padre?>> Le mie mani diventano tese e ogni parte del mio corpo ribolle di rabbia, lo spintono con tutta la mia forza tanto che indietreggia di qualche passo. Lui continua a sorridere ma non reagisce al mio gesto << Non nominarlo questo non è affar tuo!>> non mi mostrerò debole un'altra volta. << Quello è il tuo punto debole.>> non voglio che lui sappia come mi sento ogni volta che c'è mio padre. << Tu provi paura->> voglio sprofondare. <<rabbia->> non è ciò che voglio sentire! << e un profondo senso di impotenza>> <<NON È VERO!>> di fronte alla mia affermazione lui si mette a ridere facendomi sentire una stupida. Alzo il braccio per tirargli uno schiaffo per aver oltrepassato il limite della mia pazienza ma lui mi blocca il polso a mezz'aria e mi tira verso di lui. Con l'altra mano mi prende il mento tra il pollice e l'indice e dice << Quando la ragione è offuscata dai sentimenti si finisce spesso per sbagliare. Io agisco usando la testa senza che i sentimenti ostacolino il mio cammino. Tutto ciò che voglio me lo prendo, anche con la forza se necessario. I sentimenti ti rendono vulnerabile.>> sbuffo sentendo le sue parole << Tipico dei demoni.>> << Ti sei appena resa vulnerabile senza rendertene conto.>> <<Sotto, sotto anche tu sei fragile. Puoi costruirti tutte le corazze che vuoi ma anche tu hai dei sentimenti, anche se decidi di non sentirli.>> Si allontana bruscamente da me e dice ad alta voce <<Cazzate!>> << Tu hai solo paura->> non mi da il tempo di finire che mi mette una mano nella bocca per zittirmi e mi fa indietreggiare fino a farmi toccare con le spalle il muro << No, no. Stai zitta! Non dire un'altra parola!>> mi urla contro. Ci guardiamo l'un l'altra intensamente nei occhi e il vento sposta lievemente i suoi folti capelli scuri, piano piano abbassa la sua mano e dice << Arriverà il giorno in cui ti strapperò il potere dalle mani e mi implorerai in ginocchio di risparmiarti la vita.>> Il suo respiro è irregolare lo sento pungente nel mio collo come se fosse veleno. Non facciamo altro che ferirci a vicenda perché anche se si mostra duro e apatico lui prova qualcosa. E diciamocelo i sentimenti sono quella scintilla che ci spinge a fare qualcosa a cui teniamo di più. << All'inizio pensavo fossi diversa da tutti invece ti sei rivelata ad essere come gli altri. Ti sei rivelata per essere la cosa che più desidero, che cerco da tanto tempo. Non sapevo come, ma hai sempre suscitato un misterioso fascino, ho visto ogni tuo sorriso, ogni tua lacrima buttata nel letto a piangere nelle notti in bianco. Ho visto com'eri disprezzata da tutti, come soffrivi per essere evitata e messa in disparte, per essere maltratta ogni giorno da tuo padre. È ogni parte del tuo corpo voleva urlare al mondo io sono qui, volevi far sentire la tua presenza e mostrare a tutti chi sei veramente. E mentre te ne stavi in silenzio negli angoli bui della tua stanza io ti osservavo da lontano come si osservano le stelle lucenti che non smettono mai di brillare.>> Non riesco a credere a ciò che sta dicendo, lui sa tutto della mia vita mi ha sempre guardata e non c'è niente di più vero nelle sue parole. << Sono sempre stato qui, fragolina.>> Alza una mano per sfiorarmi dolcemente la guancia mentre l'altra è appoggiata al muro di fianco alla mia testa. Tutto il mio corpo cerca di aggrapparsi al muro per non cedere alla marea di emozioni che mi attraversano come se fosse un violento urgano. Io non posso stare con lui, è mio nemico e un giorno dovrò ucciderlo per il male che sta causando. È inevitabile. << Il giorno in cui smetterai di essere qui sarà quando ti ucciderò e questo inferno finirà.>> lui mi guarda sorridendo come se fossi una persona minuscola e dolce << Mia cara, l'inferno lo vedrai con i tuoi stessi occhi.>> mi dice sussurrando all'orecchio, marcando con enfasi le ultime parole con tanta sicurezza. Nel suo viso si dipinge un'espressione soddisfatta e senza pensarci due volte si allontana da me e se ne va per la sua strada. Non possiamo stare insieme.

L'angelo è quiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora